Crystals

Non mi chiamare tesoro

Okay, era bellissimo, i suoi occhi sembravano fatti di smeraldo, mentre i suoi capelli erano neri come la pece.
《Che lezione hai tesoro?》chiese lui appoggiandosi agli armadietti.
《Alla prima ora ho storia, ma non ho idea di dove sia quella maledetta aula.》Vero, non sapevo nemmeno se fosse al piano terra.
《Bhe, allora ti accompagno》rispose sorprendendomi.
Sorrisi, ero sicura di essere arrossita e questo non fece altro che peggiorare le cose, visto che nella mia pelle chiara si vedeva tantissimo.
《Grazie, ma mi arrangio》gli risposi sorprendendo anche me stessa. L'ultima cosa che mi serviva era sembrare piccola e dobole.
Lui rimase un momento fermo, come se non fosse abituato a ricevere un NO come risposta.
Mi avviai per il corridoio di destra senza girarmi a guardarlo.
《Strada sbagliata tesoro》urlò lui ancora fermo davanti agli armadietti.
Mi girai e tornai indietro, lui mi venne incontro incrociando le braccia al petto e sorridendo. Ragazzi che sorriso. Il sorriso più bello che avessi mai visto.
《Potrei esserti molto di aiuto se solo me lo permettessi tesoro》iniziò lui.
Mi misi a ridere ma annuii.
《Allora, da dove vieni tesoro?》chiese lui mentre ci incamminavamo nella direzione opposta a quella che avevo preso il pochi minuti fa.
《Non chiamarmi tesoro, o te ne pentirai》 risposi sorridendo cercai di fare il più possibile la mia faccia da dura.
《Come vuoi tesoro》disse ridendo, gli lanciai un'occhiataccia.
《Vengo dalla Florida》
《E come mai hai deciso di trasferirti?》 chiese tranquillamente.
《Sono qui da mia zia》risposi, in realtà non avevo nessuna voglia di rispondere a quella domanda.
Lui parve capirlo e annuì, nessuno dei due parlò per circa un minuto.
Ad un certo punto sentii delle voci di due ragazze, incredibilmente stridule, ridacchiare e dei passi avvicinarsi.
《Will》esclamò una delle due ragazze dopo averci raggiunto.
Era alta e slanciata con dei leggings e i tacchi, i capelli erano biondi tinti e aveva gli occhi grigi troppo truccati, la sua amica era più bassa, con i capelli scuri e occhi verdi, a parere mio decisamente più carina della puttanella di fianco a lei.
《Jessica, Sarah》rispose lui sciogliendosi dall'abbaraccio in cui lei lo aveva stretto.
Will mi lanciò un' occhiata di scuse, che io non capii fino in fondo, e fu allora che Jessica si accorse di me.
《E tu sei?》Jessica si girò verso di me con uno sguardo truce e altezzoso.
《Alexis Hill 》dissi rispondendo con uno sguardo altrettanto odioso.
《Jessica Jones》nessuno glielo aveva chiesto, ma, molto probabilmente, se glielo avessi fatto notare mi avrebbe cavato un occhio, percui decisi di tacere.
Okay, ridicolo, per una stupida presuntuosa stavo per arrivare in ritardo in classe.
《Jessica è stato un piacere, Will devo correre in classe, basta che mi dici dov'è e ti lascio.》dissi stanca di questa scenata da film.
《Aspetta, ti accompagno, Jessica ci vediamo dopo forse.》disse sorprendendomi. Non fecero nemmeno in tempo a capire cosa fosse scuccesso che Will mi aveva già presa per un braccio e trascianta via.
《Scusami》disse lui guardando ovunque tranne che verso di me.
《Di che?》accennai a un sorriso.
Okay, che sta succedendo?
《Niente, lascia perdere. Eccoci, questa è l'aula di storia.》mi sorrise e ancora una volta restai incantata davanti a lui.
Alexis riprenditi!
《Grazie Will, non ci sarei arrivata da sola, o meglio forse si, ma tipo tra due ore, percui..》scoppiò a ridere e io lo imitai.
《È stato un piacere tesoro》okay, quel sorriso avrebbe dovuto essere illegale, tutto di lui avrebbe dovuto essere illegale. Voleva farmi morire lì?
Entrai in classe, erano già tutti entrati, e penso anche da tempo.
Il prof alzò la testa e mi guardò. Sicuramente l'avevano avvertito di un'alunna nuova, vero?
《Ragazzi da quest' anno avrete una nuova comugna di classe》tirai mentalmente un sospiro di sollievo.
Sorrisi.
《Io sono il professore di storia, il signor Slater.》
《Alexis Hill, scusi il ritardo, mi ero persa》risposi stringendo la mano che il prof mi porgeva.
《Non ti preoccupare, siedi lì, stiamo ripassando i Greci.》
Okay, questa serebbe stata una lunga giornata.