Capitolo 4.

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Era stata una giornata... Piena.
Faith non avrebbe saputo definire meglio quei primi giorni ad Hogwarts.
Le lezioni, il carico di informazioni da assimilare, le varie classi e come erano divise nel castello.
Avere la fortuna di aver legato già con qualcuno la faceva sentire più leggera nell'affrontare le piccole difficoltà che le si presentavano.

Si accingeva ad uscire dalla sala comune, quando Harry la intercettò prima che potesse attraversare il buco del ritratto.
"Faith!"
"Oh ciao Harry!" Il ragazzo le sorrise raggiante uscendo dopo di lei dalla sala.
I due in piedi davanti il ritratto ormai chiuso della Signora grassa, si sorrisero ancora davanti al corridoio vuoto.
"Facciamo un po' di strada insieme?" Propose lui, affiancandola, lei annui.
"Sto andando giù nei sotterranei, il professor Snape vuole sapere come stanno andando questi primi giorni di scuola."
"Fantastico, ti accompagno se vuoi"
Annui nuovamente la ragazza, Harry la guardava profondamente negli occhi,

Faith si ritrovò a distogliere più volte lo sguardo, erano davvero profondi, nonostante gli occhiali tendessero a nasconderli un po', bastava essere più attenti per poter notare quanto fossero verdi e luminosi.

Camminarono per qualche corridoio scambiandosi opinioni sulle varie lezioni e Faith colse l'occasione per parlargli del duello con Draco.
"Sei stato veramente sportivo, oltre che un eccellente duellante. È stato un incontro emozionante, il primo che abbia mai visto per inciso." lui in quel momento arrossì e si passo una mano dietro la testa mentre lei fece una lieve risata.
"Oh be, non credevo che mi sarei divertito tanto. Vedi io e Malfoy non siamo mai andati molto d'accordo. Quest'anno sembra diverso."
"Megan mi ha detto che l'anno scorso hai fatto tanto per aiutare gli studenti a riprendersi, forse è per questo."
Lui scosse la testa.
"Non credo, non abbiamo avuto tanto a che fare. Lui ha quel suo gruppo di amici."
"Come te, lo vedo che sei sempre con Hermione e Ron."

Harry annui come se riflettesse sulla cosa in quel momento soltanto.
"Be si, effettivamente abbiamo giri diversi, se così si può dire. Ma sono contento che non ci sia quell'aria di sfida nell'aria. Credo che sia anche grazie a te."

"A me?" Faith aggrottò le sopracciglia, bloccandosi su un gradino, appoggiandosi al parapetto, Harry le si mise accanto un gradino più in basso.
"Si tu, non so spiegarti come, ma quando sei nei paraggi mi sento più tranquillo."
Faith poté sentire una piccola scossa nei pressi dello stomaco, sul plesso solare.
Lo guardò per qualche istante soppesando le sue parole.
"Sai effettivamente anche tu mi rendi tranquilla"
Lui sembrò molto stupito, si aggiusto gli occhiali sul naso e volto il capo verso di lei.
"D-davvero?" Lei sorrise e lui parve restare di sasso a quel sorriso, come se avesse visto un fantasma, per poi lentamente sciogliersi e ricambiarla.
"Devo affrettarmi ora, il professore di arrabbia se sono in ritardo." Lui farfugliò qualcosa e la lasciò andare salutandola e tornando verso i corridoi in alto.

***

L'ufficio del professore Snape era poco illuminato, ma faceva apparire la stanza più accogliente, il caminetto scoppiettava allegro, mentre su di un tavolo si trova un piccolo calderone con una pozione che sobbolliva all'interno.
"Oh Faith eccoti, ti prego siediti!"
Aveva con sé una tracolla che lasciò accanto al libreria vicino la porta, si avvicino al tavolo della pozione e prese posto su di uno sgabello.
"Sto lavorando ad una nuova pozione per... Sai per provare a rallentare la tua piccola "reazione". Se non è troppo di disturbo potremmo fare una piccola prova."
La ragazza sorrise grata al professore, avvicinò il viso al calderone per sentire l'aroma che ne veniva fuori.
"Mmmh speravo avesse un odore migliore, ma non importa se può aiutare proviamo."
L'uomo annui e con veloci movimenti di bacchetta riempi una fiala che porse poi a lei.
Faith la guardò attentamente.
"Cosa dovrebbe fare?" Chiede curiosa rigirandosi la fiala tra le mani.
"Dovrebbe agire da soppressore, non sono del tutto sicuro della durata, dovresti prenderla domani mattina prima di colazione e accidentalmente toccare qualche tuo coetaneo."
Faith annui e tenne ancora stretta la fiala tra le mani.
"Ti ringrazio, sai poco fa' camminavo nei corridoi con Harry, mi ha detto una cosa che mi ha fatta riflettere. Lui è davvero molto dolce e ho sentito una sorta di legame quasi da subito. E poi sai ho notato che i suoi occhi sono così... Così verdi."

La mascella dell'uomo era serrata, tutto il corpo sembrava essersi irrigidito di colpo.
"Faith..."
"Intendo dire che non abbiamo mai considerato che le mie visioni possano essere legate a qualcosa di diverso. Verde in se per se non significa niente. Se fosse il colore degli occhi?!?"
"Faith..."
"Sto solo cercando di variare ogni ipotesi, Harry non mi ha nemmeno mai sfiorata, potrei provare... Non so."
"Lui non è la tua metà"
"Come puoi saperlo?" La stanza stava cominciando a sembrarle più stretta ed una sensazione di calore le stringeva la gola.
"Lui non è la tua metà"
"Ma sto solo cercando di vagliare ogni opzione.."
"Lily! Potter non è la tua metà!"
Scese il gelo... La stanza di colpo era fredda, fredda come gli occhi dell'uomo che le stavano davanti, fissi nei suoi, che lentamente tornavano normali e poi... La vergogna sul suo volto.
"Faith mi dispiace! Io non..."
"Posso almeno sapere chi sia questa Lily?" Le mani della ragazza si erano strette a pugno, le piccole unghie formavano delle mezzelune all'interno dei palmi.
"Nessuno. Dovresti andare, è quasi ora di cena."

Un congedo e basta.

Nessuna spiegazione, non gliene dava mai. Non era la prima volta che accadeva, quel nome l'aveva usato anche in Norvegia quando si conoscevano da poco. Quando avevamo avuto il loro primo scontro, quello scontro che aveva cambiato ogni cosa, che li aveva legati. Eppure adesso lo sentiva distante e cosa peggiore non vedeva l'ora di mettere ulteriore distanza tra loro.

***

Sentiva la rabbia crescere dal basso ventre e salirle fin sopra la testa, mentre camminava velocemente trani corridoi, la tracolla che le sbatteva sul fianco, i pugni chiusi e gli occhi di uno strano colore brillante.
"Lily" Di nuovo. L'aveva chiamata di nuovo Lily...
La cosa che le faceva più rabbia non era essere scambiata per qualcun altro, d'altronde poteva accadere che in una scuola piena di studente un professore sbagli, ma sfortunatamente non era questo il caso.
Faith non sapeva bene perché, ma questa cosa la faceva infuriare e tutto il suo corpo lo avvertiva. Aveva bisogno di aria, aria pulita.

Quella era una serata perfetta, Faith si ritrovò vicino la porta del castello, assoporò quella sensazione fresca sulla pelle ad occhi chiusi e cominciò a camminare più veloce, senza pensare a dove stesse andando.
Più camminava più la rabbia prendeva il sopravvento, più la sua coscienza sembrava mettersi da parte.
Una patina bianca era scesa sulle iridi della ragazza, come fosse attirata da qualcosa il corpo si muoveva troppo velocemente verso la foresta.
Sembrava sentire una forza che la spingeva ad andare, di dover camminare e cercare qualcosa, ma cosa?

Faithverse Vol. 1 // L'altra Metà Di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora