Capitolo 7.

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Faith sospirò forte e quando si voltò per entrare nella sala grande si ritrovò Draco davanti con uno strano sguardo e la mascella serrata.

*Quella mattina, qualche ora prima*

Era l'alba e Draco si trovava disteso su di un enorme letto, non era il suo, non apparteneva nemmeno alla ragazza che giaceva al suo fianco, riccioli color miele erano sparsi sul petto diafano di lui.

Aveva scoperto che gli piaceva accarezzarli. Ormai si svegliava così da tre giorni, ma quella mattina aveva uno sguardo diverso, nella sua testa si affollavano mille pensieri. La luce nella stanza era rilassante, tenue lasciava che qualche raggio di sole si posasse sulle lenzuola. Il letto era grande e particolarmente comodo.

Un leggero movimento da parte della ragazza al suo fianco lo distolse dalla moltitudine di parole che aveva in mente, si voltò a guardare il viso addormentato e le carezzò una guancia.

La ragazza lentamente aprì gli occhi e subito sembrò imbarazzata, tanto da assicurarsi di avere il corpo coperto.
Lui fece un ghigno divertito e con un tono di voce basso e profondo le disse:

"Niente che non abbia già visto Granger. Sei carina quando ti imbarazzi, buongiorno."

Per lui era bellissima, lo era sempre stata, ma essere riuscito a realizzare quelli che prima erano soltanto sogni un po' caldi era tutta un'altra storia.

"Non sono ancora abituata a trovarti accanto a me nudo che mi fissi mentre dormo. Buongiorno anche a te."

"Così sembro un maniaco, sei nuda anche tu sai?"

Si punzecchiavano continuamente, era divertente e anche stimolante. Lei rideva alle sue parole soprattutto quando faceva il drammatico, praticamente in ogni momento.

"Non ho detto che mi dispiace, soltanto che è strano... Ma non è male."

"Oh be questo cambia tutto, se non è male..."

Draco si sollevò poggiandosi con un gomito e sporgendosi verso di lei, la bacio velocemente sulle labbra e poi si mise a sistemarle i capelli dietro le orecchie. Hermione chiuse gli occhi a quel contatto e sorrise, sembrava serena. Ma un pensiero le sfiorò la mente e la sua espressione si tramutò, si mise a sedere e diede le spalle al ragazzo.

"Dovremmo muoverci a tornare nei dormitori prima che gli studenti comincino ad alzarsi."

Draco era un po' deluso, ma annuì e si mise a sedere anche lui, ora si davano le spalle.

"Co-come sta Faith? Harry sembra sull'orlo di una crisi di nervi."

Draco chiuse gli occhi, sospirò piano e si inumidì le labbra.

"Ieri era ancora molto confusa, non ci sto capendo niente nemmeno io, questa storia è assurda. La maledizione, le fiamme. È tutto così fuori di testa."

"Quindi adesso puoi toccarla?"

Si era alzata e aveva cominciato a rivestirsi, sembravano domande innocenti, ma nel tono di voce c'era qualcosa di amaro.

"Per il momento... Non so quanto durerà, se è una cosa permanente."

Anche lui aveva cominciato a vestirsi, rimasero in silenzio per parecchi minuti finché Hermione con aria assai preoccupata gli aveva chiesto se questo avrebbe cambiato le cose tra loro.

Draco si sentì la testa pesante, nemmeno lui sapeva cosa comportava quel nuovo scenario.

Non sapeva cosa provasse davvero per Faith, non capiva se era affetto puro e semplice o altro, fino a quel momento il non poterla toccare, perché le avrebbe fatto male era stato sufficiente a tenerla lontana, a pensare il meno possibile a lei in quel modo.

Faithverse Vol. 1 // L'altra Metà Di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora