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6 settembre

Monica

Griffin mi abbracciò.

Appena interruppe il contatto fisico tra noi disse in un sussurro che mi fece rabbrividire: <<Chi era quel ragazzo, Monica?>>

Come glielo spiegavo che era il mio ragazzo e che, per un motivo o per un altro, mi faceva violenza praticamente ogni volta che ci vedevamo?

<<Nessuno...>> risposi, tirando su col naso e asciugandomi una lacrima. <<Lascia perdere>>

<<Neanche per sogno, dimmi chi era quel ragazzo>>
Sospirai intensamente.
<<Griffin, davvero lascia perdere>> insistetti.
<<No, mai>>
Sospirai di nuovo spostandomi i capelli dietro le orecchie.

<<Lui è Asher, il mio ragazzo...>> mi grattai la coscia sinistra.
<<E lo definisci ancora il tuo ragazzo?>>
Annuii.

<<Lui mi ama, lo fa perché mi vuole bene, per proteggermi>> cercai di convincerlo con la stessa scusa che usavo per cercare di convincere me stessa.

<<Tutte balle, l'amore non è questo>>
Rivolsi uno sguardo al cielo grigio.
<<Allora, mi vuoi dire perché non vuoi denunciarlo?>>

<<Perché lo amo, Griffin>>
Mi accarezzò la guancia con il suo polpastrello.
<<Se fa così, lui non ti ama>> Mi asciugò una lacrima.
<<Vieni qui>> disse in un sussurro attirandomi a sé in un altro abbraccio.

Lo conoscevo da un giorno e già mi dimostrava tutto questo affetto.
<<Denuncialo, Monica. Fallo per te stessa>> la sua voce mi sfiorò l'orecchio e piansi tra le sue braccia.

La scia di un improvviso Where stories live. Discover now