𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖘𝖊𝖘𝖙𝖔

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*Drinnnnnnnnnn*

Evvai la campanella di fine ora, non ne potevo più di fare matematica

"Come va il braccio?" chiesi a Satori

"Va tutto bene, ormai son passati cinque giorni" rispose guardandosi la bardatura

Vidi un due ragazzi avvicinarsi a me e satori gli mollò un occhiataccia di quelle brutte

"T/n, ti dobbiamo fare una domanda" disse Hiro, almeno mi pare che si chiamasse così

"Che c'è?" Chiesi

"Non ti stanchi di stare col guess monster?"

"In che senso guess monster, nel senso che è bravo a fare i guess block?"

"T/n andiamo" disse il rosso con la testa bassa diventando improvvisamente serio e tirandomi per la manica della camicia

"Aspetta" dissi bloccando con una mano

Hiro proseguì "no sciocchina, nel senso che sembra proprio un mostro di carattere e d'aspetto, potresti stare insieme a noi al posto di stare con quel fallito là"

"T/n, perfavore andiamo" disse il ragazzo tirandomi più forte la manica

"Ma guarda, non si sa neanche difendere è mediocre" disse l'altro ragazzo di nome jou "è solo uno strano psicopatico, le persone come lui dovrebbero rimanere da sole e per giunta è anche pazzo, diciamo che è un guess monster del cazzo"

Il rosso, stringeva i pugni e riuscì a vedere le prime lacrime che gli solcavano il volto, dopodiché a passi veloci uscì dalla classe

mi girai con gli occhi lucidi verso i due ragazzi

Quelle erano le stesse parole che mi dicevano le mie ex compagne di squadra

"Voi siete dei mostri voi...state rovinando la vita di un altra persona, mi fate schifo" dissi uscendo dalla classe andando a cercare Satori

Lo cercai in lungo e in largo e lo trovai in un albero un po'appartato nel giardino enorme della scuola

"Satori!" Esclamai

Ma il ragazzo mi bloccò con una mano e tirò sù la testa

Aveva occhi lucidi e lacrime che gli grondavano sulle guance

"Adesso mi abbandonerai come tutti gli altri, non è divertente? Ogni volta che una persona scopre la mia vera natura si allontana, farai come tutti gli altri non è vero?"

Io in quel momento gli tirai un forte schiaffo sulla guancia

Lui si toccò la guancia e mi guardò incredulo

"DOPO TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO PER ME PENSI CHE IO TI LASCI COSÌ FACILMENTE?! SMETTILA DI DIRE CAZZATE! ANCH'IO SONO UN GUESS MONSTER! ANCHE LE MIE EX COMPAGNE DI SQUADRA MI INSULTAVANO USANDO LA PAROLA GUESS MONSTER, SIAMO TUTTI E DUE VITTIME DI UNA SOCIETÀ MALATA!

SIAMO DEI MOSTRI A CAUSA DI UN PALLONE!"

"Oh T/n..." disse il ragazzo abbracciandomi e scoppiando a piangere "non sapevo che questa sorte fosse toccata anche a te..."

Poi ci fu il silenzio accompagnato dal pianto liberatorio del rosso

"Beh aggiunsi le migliori persone sono tutte pazze" dissi sorridendo

Dopo che il rosso si calmo si staccò da me e mi sorrise

"Ti ho fatto male con lo schiaffo prima?" Chiesi

"Nono, tranquilla" disse sorridendo

Quel dannato sorriso...

Quello che mi faceva venire il batticuore e che mi dava sempre una ragione per andare avanti

Mostri A Causa Di Un Pallone| Tendou Satori x Reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora