2 -Tu non la ami.

48 3 1
                                    

MARCUS LOPEZ'S POV

Appena la vidi, notai i suoi splendidi occhi color carta da zucchero intonati ai suoi capelli mossi. Il naso all'insù e la bocca medio-larga. La sua pelle era bianca, cosparsa di lentiggini. Probabilmente aveva utilizzato del fard, perchè i suoi zigomi erano ben pronunciati. Il suo carattere estroverso si notava dai capelli che portava sciolti e i ciuffi che le calavano sugli occhi. Portava una maglia decorata con motivi floreali, dei jeans lunghi e delle scarpe da ginnastica.
Aveva un carattere gioioso, un carattere che si gode la vita nei suoi aspetti migliori e vivace... Che non tutte le persone hanno. Ma allo stesso tempo grazioso e, in certi casi, riservato.

A distrarmi dai miei pensieri fu una voce.

«Cristo santo Marcus, mi senti?» Mi chiese Maria.

«Cosa c'è?» Risposi infastidito.

«Volevo avvisarti del fatto che stasera dormo in camera di Chloe, è un problema?» Domandò la ragazza che mi ritrovavo di fronte.

«Fai come vuoi, è indifferente per me.» Presi il telefono dal comodino.

«Ci sarà mai un momento in cui ti interesserà quello che dico?» Esclamò.

«Maria, ti ho detto va bene. Volevi sentirti dire di non poter andare perché devi stare qui con me?» Sbottai.

Mi guardò, aveva gli occhi lucidi ed era sul punto di piangere.
Chiuse la porta dietro di sé e rimasi solo nella stanza.

L'odio.
L'odio è uno dei peggiori sentimenti che l'uomo può provare verso i suoi simili. Un sentimento distruttivo, con il quale non si risolve mai alcuna questione, ma si sviluppano reazioni sproporzionate di vendetta e aggressività.

Si odia perché non si comprende abbastanza, non si prevede, non si giustifica oppure perché non si conosce a fondo il comportamento umano.

L'odio può derivare dall'invidia, quando si sente usurpata da altri una posizione che vorremmo fosse nostra, ma che inconsciamente consideriamo irraggiungibile.

L'odio non è legato all'amore, come comunemente si sostiene. Non è paritetico all'amore. E' un sentimento inferiore e sempre condannabile in tutte le sue espressioni, visto che non produce mai risultati apprezzabili, ma, anzi, devasta e distrugge.

Questo era quello che provavo per Maria.
Da poco era diventata antipatica, e aveva comportamenti sempre più infantili.

Stavo riuscendo ad aprire gli occhi, o era solo a causa della ragazza bionda arrivata da poco?

Uscì dalla camera e andai in quella del mio migliore amico, Billy.

Per me l'amicizia è un legame un po' particolare. Nei miei desideri si tratta di un rapporto naturale, che non richiede sforzi.
In realtà, come tutti i rapporti umani, mi sono accorto che anche l'amicizia richiede un certo tipo di fatica per andare avanti. È un rapporto fra due persone fatto di telefonate, di incontri e di volontà di vedersi; io, purtroppo, ci sono delle giornate che mi piace starmene da solo, a pensare, a sognare, a leggere e fantasticare per conto mio dove non ho voglia di vedere nessuno. Capita allora che gli amici talvolta ci rimangano male o si scoccino.
Penso anche di idealizzare l'amicizia, di essere molto esigente, per cui quando qualcuno non incarna il mio tipo ideale di amico, tendo io stesso a staccarmi. Al primo errore o alla prima delusione, mi distacco.

Esiste comunque quello che io considero il mio miglior amico. Si tratta di Billy, uno che sopporta queste mie complicazioni e che a modo suo mi sa capire, sa capire i miei umori e di che pasta sono fatto.

Billy è alto, ha un ciuffo verde, ha un corpo muscoloso e ci sa fare molto bene con le ragazze. Ha un carattere aperto, esuberante, spavaldo, voglioso di vita e di esperienze, un tipo di carattere che ho notato far colpo sul genere femminile. Come io sono tendenzialmente riflessivo, prudente, quasi timoroso e sempre pronto a valutare i pro e contro di ogni azione, lui si butta nella mischia senza valutare rischi e pericoli.

Unexpected | A Marcus Lopez Fanfiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora