CHLOE ANDERSON'S POV
Il mio viso e quello di Marcus erano così vicini, tanto da fare toccare i nostri nasi.
Il mio sguardo cadde sulle sue labbra carnose, che avevano qualche cicatrice a causa delle continue risse che faceva.
Riportai subito i miei occhi in alto, che lui fece incatenare ai suoi.«Non.Permetterti.Mai.Più»Sottolineò ringhiando l'ultima parola.
La presa sul mio polso diventava sempre più salda, così tanto che mi fece sussultare.«M-Marcus...Lasciami ti prego.» Lo supplicai, con la voce spezzata.
Dopo avere pronunciato quelle parole spalancò gli occhi, come se stesse pensando a cosa stesse facendo e lasciò immediatamente il mio polso, si allontanò da me, mantenendo il contatto visivo
Sospirai sollevata.«Scusami, non so cosa mi sia preso.» Provò a giustificarsi.
Lo guardai con uno sguardo deluso, dopodiché mi girai e continuai a camminare, senza rivolgergli la parola«Fanculo!»Urlò, facendomi girare e notai Marcus intendo a tirare un pugno verso l'albero dove prima ero poggiata io, ripresi la strada di ritorno, pensando a quello che avevo appena visto.
Era veramente troppo arrabbiato, e questo solo per causa mia, perché avevo detto che lui non era niente per me.
Pensai per tutto il tragitto; pensai che Marcus era un grande amico per me, ed era anche molto bello, ma purtroppo ci conoscevamo da pochi giorni e avrei solamente voluto conoscerlo meglio.
Cercai di non pensare più a quello che era appena successo e di portare la mia mente altrove.
Arrivai davanti all'hotel, ed entrai nell'atrio, quando dietro di me una voce mi richiamò.«Quindi ora ti scopi Lopez, non è così?»
Mi girai e vidi proprio lei.
Maria.
Cosa ci faceva Maria a Wall Street?«Maria...Cosa ci fai qui? Non dovresti essere a scuola in questo momento?» Domandai io, un po' impaurita.
«Rispondi Anderson! Cazzo!» Sbottò arrabbiata,
sbattendo il piede per terra.«Ma cosa stai dicendo?!Non potrei mai fare una cosa del genere.»Risposi anche io arrabbiata.
«Tanto si sa che sei venuta qui solo per fare la puttana con Marcus, lui non ti ama! Ficcatelo in quella fottuta testa di merda che ti ritrovi, Anderson!» Si avvicinò sempre verso di me alzando la mano destra verso la mia testa.
Cercai di colpirla anche io, ma appena aprii gli occhi la ritrovai a terra, con una figura maschile, che sembrava proprio lui, Marcus, posizionata a cavalcioni su di lei.«Devi stare zitta. Troia» Sussurrò al suo orecchio.
«La prossima volta non sarò così gentile come lo sono stato adesso. Hai capito?!»Urlò il ragazzo, dopodiché si alzò da lei.
Maria aveva le lacrime agli occhi e appena riuscì ad alzarsi se ne andò via a testa bassa.
Marcus mi guardò, con uno carico di emozioni, era come se si aspettasse qualcosa da me.«Avrei saputo difendermi da sola.» Sputai fredda verso di lui.
«Sei così bassa che non riusciresti a combattere neanche contro un bambino di cinque anni.» Ridacchiò lui.
Ero ancora arrabbiata, perciò mi girai ed entrai nell'atrio, raggiungendo immediatamente la grande scalinata in marmo.
Percepii Marcus accelerare il passo così tanto da superarmi e bloccarmi il passaggio.
«Abbiamo una missione da compiere insieme, non puoi ignorarmi per tutto il tempo!» Esclamò.«Sono solo molto stanca e mi è anche passata la fame con tutto quello che è successo.» Mi riguardai il polso, colorato di un viola avente sfumature giallastre e blu. «Fammi andare in camera, per favore, Marcus, continueremo il piano domani.» Abbozzai un piccolo sorriso.
Il ricciolo mi lasciò libero il passaggio e io entrai subito in camera, buttandomi sul letto e, dopo poco, sentii una lacrima rigare il mio viso, sentii la porta aprirsi e mi girai dall'altro lato per non farmi vedere in quello stato da Marcus.«Chloe.»Mi chiamò Marcus, che non ottenne una risposta.
«Chloe Anderson»Mi richiamò di nuovo, senza successo.
«Biondina»Disse venendo a sedersi dall'altro lato del letto, in modo da vedermi in faccia.
Si stese, prendendomi il viso tra le mani e poggiandolo sul suo petto e accarezzandomi il viso con il pollice, non dissi nulla, non volevo sprecare parole che sarebbero state inutili, quindi chiusi gli occhi beandomi di quel momento e dopo poco mi addormentai in un sonno profondo.-
«Chloe, smettila di fare la bambina!»Urlò Noah, con la vena sul collo evidenziata.
«Ti avevo chiesto di guardare un film! Cazzo!» Sbattei le mani sul tavolo alzandomi dalla sedia del salotto di casa sua.
Si avvicinò a me a passo svelto.
«Sei solo una troia»Mi tirò uno schiaffo, lasciandomi le cinque dita stampate sulla guancia.
Mi portai la mano al viso, stava cominciando a bruciare.
«Mi hai fatto male, cazzo!»Urlai.«Cosa hai un quel fottuto cervello!»
Vedevo i pugni di Noah farsi sempre più saldi, serrò la mascella, forse per contenersi.
«Ti odio così tanto in questo momento, Chloe» Si rassegnò buttandosi sul divano e mettendosi le mani nei capelli e con i gomiti poggiati sulle sue cosce, guardando in basso.
Provai a raggiungerlo, lo vidi muovere la gamba nervosamente.
Arrivai dinnanzi a lui, provando a sedermi sulle sue gambe, ma mi tirò un pugno al centro della pancia, provocandomi un fortissimo mal di pancia.
«Sei una troia, sai che c'è?! Ti ho tradita con Sara, la tua migliore amica.» Sbottò lui.
Sentii i miei occhi bruciare.
Le lacrime stavano prendendo il sopravvento.
«Vaffanculo, Noah! Vai a farti fottere da Sara!» Dissi salendo le scale e andandosene in camera mia.-
Mi alzai di scatto dal letto, feci sussultare Marcus, che aveva ancora la mano poggiata sul mio viso, lui era ancora sveglio.
Respirai affannosamente.«Chloe, che ti prende?» Domandò Marcus, preoccupato.
«Oh nulla, solo un incubo tranquillo» Abbozzai un sorriso, convincendo più me che lui.
«Sicura che va tutto bene?»Mi chiede di nuovo.
Tentennai,«Oh..Si certo che va tutto bene!» Esclamai.
Mi riappoggiai su di lui e prima di attivare il mutismo selettivo decisi di dirgli:«Marcus.» Lo guardai dal basso.
«Dimmi, biondina» Lo vidi sorridere.
Sospirai«Domani... Noi dovremmo parlare» Dissi tutto d'un fiato.
Vidi il suo sorriso svanire lentamente: «Certo, va bene» Disse accarezzandomi la guancia nuovamente con il suo pollice.
Mi scappò un piccolo sorriso, e provai a riprendere il sonno perduto qualche minuto prima, senza successo però; quindi cercai di godermi al massimo le carezze di Marcus.
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Unexpected | A Marcus Lopez Fanfiction
Romance«Soltanto per amore amami. E per sempre, per l'eternità» -Elizabeth Barrett Browing. Un adolescente, introverso e arrogante, proveniente da una famiglia benestante viene reclutato da una famosa scuola privata d'élite in cui le principali famiglie...