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Midway è una città maledetta.Sin dalla nascita Jane Kerry ha una cicatrice sul polso, questo significa che il compito di essere un serial killer è affidato a lei.Il suo primo atto avviene all'età di 16 anni,indossa una maschera e un complet...
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Si avvicina con il busto. «Perchè non hanno il coraggio di commettere omicidi» Alzo le spalle. «Questo è come la pensi» Mi alzo dalle scale e caccio il telefono dalla tasca.
23:12
«Cazzo,avevo il coprifuoco alle 11» Mia madre mi ucciderà,ma non posso lasciarlo qui ferito. «Forza alzati» «Magari potessi» Sbuffo e lo aiuto ad alzarsi,poggia il braccio sopra la mia spalla e inizia a saltellare.
«Sembri un deficiente» Rido mentre usciamo dalla casa e continua a saltellare. «Grazie del complimento,se ti do la macchina sai guidare?» Poggia la spalla sulla colonna fuori casa.
«No,ma posso provarci» Gli prendo le chiavi dalle mani.
China la testa e si siede. Faccio l'unica cosa che so fare:accendere la macchina. «Okay,adesso mi raccomando accelera ma non troppo» Poggio lo stivale così forte che sbatto con la testa sul sedile.
Cerco di rimanere concentrata sul volante ma Billy mi sta dando informazioni che non riesco neanche a capire. Vedo solo panico davanti a me,ma tutto ciò è così divertente. Mi prenderanno per una pazza psicopatica che rapisce un tizio con un buco al petto.
Giro le braccia verso destra,c'entro in pieno un cestino della spazzatura poggiato al lato del marciapiede. Si copre la testa mentre investo il cestino e tutta la sporcizia si sparge per la strada.
«Chi ti ha dato la patente dovrà essere più fatto di te» Esclama con il poco fiato che ha poggiando il braccio sul sedile. Peccato che non l'ho mai avuta la patente.
Arrivati a casa di Billy metto il freno. «Riesci a camminare fino al portone?» Domando mentre lui apre la portiera. Annuisce e si china al mio finestrino. «Mi raccomando.Stai attenta» Sbaglio o sento leggermente caldo.
Prendo le chiavi dalla tasca del jeans e cerco di fare più piano possibile. Apro la porta e lentamente accendo la luce del salotto. Mia madre si è addormentata sul divano. Il cellulare sul tavolino,infatti mi trovo sei chiamate perse. Sarà stata così preoccupata.
Quanto è brutto sentirsi in colpa.
Sulle punte dei piedi arrivo in camera e ciò che riesco a fare è sdraiarmi sul letto e non smettere di sorridere. Ma tutto ciò non è possibile. Il mio cervello non è daccordo con il mio cuore. E adesso da chi parte stare? Non mi sono mai sentita così confusa. Nessun ragazzo è riuscito a farmi questo effetto. Ma tanto per lui sarò come una foglia sull'albero,uguale a tutte le altre.