9-Love you too

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Febbraio era finalmente arrivato a stemperare leggermente il freddo invernale. Le giornate pain piano si stavano allungando anche se il sole era quasi costantemente coperto da grandi nuvoloni bianchi.

La pioggia caratteristica del clima londinese si faceva meno frequente e non durava più per tutti quei giorni come in gennaio.


***


Il due febbraio, Mattia decise di festeggiare il suo diciottesimo compleanno, insieme a Christian, Alessio e Michael, che avrebbe portato anche Samuele per presentarlo al riccio.

Era sicuro che sarebbero andati d'accordo.

In realtà il compleanno del biondo era già passato, infatti era il dieci gennaio, ma festeggiarlo da soli non gli è mai piaciuto. 

Christian si offrì di ospitare la piccola festa nella casa che i suoi genitori avevano comprato poco fuori Londra e, davanti all'arduo compito di decidere se passare il pomeriggio a giocare a Call of Duty o a Just Dance, il festeggiato scelse quest'ultimo senza esitazioni.

Mattia amò quel gioco dal primo istante, anche perché stava spiazzando tutti gli altri collezionando una vittoria dopo l'altra.

Christian non si mostrò altrettanto entusiasta. Si costrinse a pensare alle cose più assurde pur di non scandalizzare tutti i presenti ogni qual volta che Mattia dimenava i fianchi al ritmo di ogni canzoni, il labbro perennemente tra I denti e i capelli appicciati sulla fronte.

«Dio perfino quando suda è sexy.» Mormorò disperato Christian tra sé e sé passandosi una mano sulla fronte.

«Grazie strip club a qualcosa sei utile!» Esclamò  a un certo punto il riccio, nel bel mezzo del ballo di "Rich Girl", felice riuscendo ad azzeccare ogni mossa del gioco.

Inutile stare a dire l'imbarazzo di Samuele quando scoprì che Mattia era il ragazzo che si esibiva sotto le spoglie di Scarlet.

Michael invece era solo sconvolto.

La serata si concluse con una montagna di cibo spazzatura e un pigiama party in soggiorno. Samuele e Michael intrattennero gli altri con delle brevi storie horror e se Mattia ne fu terrorizzato, non lo diede a vedere.

Christian era però convinto che la forte stretta del più piccolo, sotto le coperte, gli avesse almeno rotto qualche osso della mano.



Martedì 5 Febbraio


«Dove mi stai portando?» Chiese Mattia camminando piano con le braccia tese davanti a lui. Riusciva a sentire solo il rumore dell'erba secca e delle foglie calpestate dalle sue scarpe.

«Mi stai portando in mezzo a un bosco per uccidermi?» Aggiunse facendo scoppiare in una risata cristallina il moro.

«Se te lo dicessi non sarebbe più una sorpresa Bambi!» Rispose Christian, continuando a coprire gli occhi del più piccolo con le sue mani fredde. «Ci siamo quasi.»

Mattia sentì Christian allontanarsi. «Non aprire ancora gli occhi!» Esclamò il più grande. Il biondo sentiva il rumore dei suoi passi sull'erba, poi nulla all'improvviso.

«Chri?» Disse alzando di poco la voce. «Posso?» Chiese impaziente non sapendo cosa stava succedendo.

« Ora!»Mattia aprì di colpo gli occhi e la prima cosa che vide fu Christian, seduto su un telo, una coperta sulle sue spalle. Attorno a lui c'erano altre coperte e cuscini, una marea di cuscini, e un enorme cesto da picnic.

And when I sleep I'm gonna dream of how you tasted|| ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora