Le nuvole scure coprivano interamente il cielo sopra Londra quella mattina e Mattia era stato svegliato bruscamente dal miagolare di un gruppo di gatti randagi mentre rovistavano nel pattume fuori dalla sua abitazione.
"Siamo nella stessa situazione" pensò
Tristemente mentre si vestiva per la scuola, sentendo lo stomaco brontolare rumorosamente. Corse trafilato giù per le scale e prese la sua cartella al volo prima di uscire di casa. Si diresse verso la panetteria del quartiere, entrando dalla porta di servizio.
«Sono qui Lì!» Urló mentre si affrettava a raggiungere lo stanzino per allacciarsi il grembiule rosso a strisce.
«Era ora giovanotto!» Disse la donna, stringendogli tra due dita una natica, facendo sobbalzare il riccio.
«Lisa!» Esclamò il biondo facendo ridere la donna.
«Su mettiti al lavoro, se fai il bravo ti regalo qualche pasta stamattina.»
Mattia annuì e si mise velocemente al lavoro, impastando una miscela di farina, acqua e spezie profumatissime.
Quel piccolo lavoro part time era l'unica occasione per mangiare decentemente la mattina e Lisa, l'anziana proprietaria del forno, non mancava mai di regalargli panini e paste reduci dalla giornata precedente.
Dopo una forte dose di caffè e qualche assaggio rubato dall'impatto crudo dei croissant che stava finendo di infornare, il minore ripose il grembiule nell'armadietto dei dipendenti, 'pronto' per un'altra giornata di scuola.
Lungo la strada diede qualche morso al muffin cioccolato e banane che Lisa gli aveva dato e giurò che prima o poi, avrebbe fatto santa quella donna.
***
Le ore seguenti furono strane, decisamente strane. Mattia intravide Christian solo un attimo prima della campanella, già mescolato tra la ressa degli studenti all'entrata.
Già, il biondo non poté fare a meno di pensare quanto fosse strano che il riccio entrasse puntuale nell'edificio. Non era mai, mai successo prima.
Per tutto il resto della mattina Mattia non riuscì a intravedere Christian neanche per sbaglio.
Durante la pausa pranzo si mangiucchiò le pellicine attorno al pollice, camminando rapidamente per i corridoi. Si sentiva inquieto, arrivò a pensare che il moro lo stesse evitando di proposito e non poté non chiedersi cose avesse fatto di male per ricevere tale trattamento.
Cercò di scacciare dalla sua mente l'unica risposta che questa gli stava dando: la sera precedente.
Sentì un sapore ferroso in bocca e solo così si accorse di quanto aveva martoriato le proprie dita coi denti. Sbuffò sistemando i ricci biondi all'indietro, per tenerli in ordine, ma sembrava che quei capelli avessero vita propria, quindi era inutile, incamminandosi verso la mensa, sperando che il ragazzo fosse lì.
Dovevano decisamente parlare.
Aprì con una spinta la porta della mensa, vagando con lo sguardo in cerca di Christian tra gli studenti seduti a quei tavoli.
Rimase pietrificato quando notò il suo Christian seduto al tavolo con tutti i suoi amici e una ragazza sulle gambe. Una ragazza.
Una morsa gli attanagliò il cuore dolorosamente, tanto da frantumare quel forte muscolo e sentì le gambe cedere quando quella moretta lo baciò. E non era solo un piccolo bacio casto sulla guancia, no, era talmente disgustoso che Mattia fu costretto a distogliere lo sguardo e serrare gli occhi per non vomitare sul posto.
«Che cazzo vuoi frocetto? Non vedi che siamo occupati?»
Davvero pensavi che Christian si sarebbe potuto innamorare di qualcuno come te?
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And when I sleep I'm gonna dream of how you tasted||Zenzonelli
Fiksi Penggemar!Hatetolove Performer!Mattia; Bully!Christian Mattia vive una tormentata doppia vita dividendosi tra scuola e lavoro notturno. Christian, una sera, entra in un certo club. ※※※ Ship principale: Zenzonelli ⚠ Se non ti piace la ship, o in generale la...