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Mi dovresti dare una possibilità, una sola, me la merito esattamente come Jason.

Fisso lo schermo del mio cellulare chiedendomi con quale faccia tosta Sterling si faccia sentire dopo ciò che è accaduto ieri sera, nemmeno per scusarsi, ma per chiedermi una possibilità, praticamente per provarci con me. Quello che è successo ieri sera è surreale. Sì, surreale, non trovo nemmeno le parole per descrivere il comportamento di Sterling... okay, ci può anche stare che io gli piaccia, d'altronde non è lui a decidere chi gli può piacere, così come io non ho scelto che a piacermi fosse suo fratello, ma trovo assurdo il fatto che abbia rivolto tutta quella cattiveria al fratello.

Qualcuno si mette sul letto e mi stringe con il braccio, mi giro a guardare Jay.

Mi sono svegliata poco fa, né lui e né Billy erano più qui con me, ho preso il cellulare per vedere se mi avesse scritto, ma l'unica cosa che ho trovato è stato il messaggio di Sterling...

Blocco il cellulare chiedendomi se debba dirglielo... non voglio che litighino ancora, ma non voglio nemmeno che scopra di quel messaggio da suo fratello e che saremo io e lui a litigare...

«Dov'è Billy?» gli chiedo.

Ieri sera stavamo per baciarci, ora non è imbarazzante la situazione, però... non lo so, non so se ci riproverà, io sicuramente non ne ho il coraggio, ho paura che se ci provassi lui possa tirarsi indietro.

«Alex è venuto a prenderlo.»

«Mi ha scritto tuo fratello.» gli confesso, tutto d'un fiato.

Se l'avessi tenuto per me lo avrebbe sicuramente scoperto in malo modo e sarebbe andata male... peggio di come andrà a finire adesso.

«Ti prego, dimmi che parli di Taylor.» sussurra.

«Uhm... non arrabbiarti, non gli ho nemmeno risposto, lui ha...» mi strappa di mano il cellulare e si mette seduto leggendo ciò che mi ha scritto.

L'ultima cosa che voglio è che due fratelli litighino per me, soprattutto se si tratta di loro due, dei fratelli con cui sono cresciuta. Tra fratelli non si dovrebbe mai litigare per una ragazza, così come tra sorelle non si dovrebbe mai litigare per un ragazzo... è un sollievo sapere che a me e ad Ebony non piace lo stesso tipo di ragazzo.

«Gli vuoi dare una possibilità?» mi chiede, passandomi di nuovo il cellulare.

«Non per quello che pensate voi. Puoi comunque evitare di litigarci per me? Non mi va, e poi...» improvvisamente appoggia le labbra sulle mie.

Amo quando lo fa, anche se non dovrebbe mettere fine ad una discussione, bella o brutta che sia, non mi metterò a discuterci per questo. Voglio godermi ogni singolo istante insieme a lui, voglio recuperare tutto il tempo perso e so che lo vuole anche lui, anche se ormai lo so: non sappiamo cosa siamo, non sappiamo cosa faremo, ma sicuramente saremo insieme, sempre, perché se non starò con lui non vorrò stare con nessun altro. Mai. Non penso che proverei tutto questo con chiunque altro, nemmeno la metà di tutto questo, perché lui è la persona giusta, lo è sempre stato, solo che non l'ho capito fino a poco tempo fa, e per questo sono una vera idiota.

«Sono pazzo di te Elle.» mi dice, non riuscendo a tenerselo per sé, per poi riniziare subito a baciarmi e levarmi la maglietta.

Abbiamo aspettato troppo per un semplice bacio a stampo, poi per il primo vero bacio, ora non voglio che nessuno dei due aspetti chissà quanto per la prima volta, la mia e la nostra, perché mi sento pronta, lo sono per davvero, e so che questo è il momento giusto con la persona giusta.

Sono pazza anche io di lui, non sa nemmeno quanto, potrei mettere fine a questo bacio per dirglielo, e per cercare di spiegargli tutto ciò che sto provando, ma penso che i nostri baci rappresentino a pieno i miei sentimenti, e anche i suoi, anche se, devo ammetterlo: dentro di me ho sempre paura che possa sparire come ha già fatto... mi fa paura pensare che potrei stare di nuovo male a causa sua... non c'è niente che mi spaventi di più, perché è l'unica persona in grado di farmi stare davvero male, e lui lo sa, lo sanno tutti, è per questo che tutti cercano di allontanarci... ma io starei male senza di lui, troppo... la gente non capisce.

«Non voglio che tu ti senta obbligata. Possiamo aspettare, non c'è fretta.» mi dice.

È una cosa molto bella quella che ha detto. Vuole farmi sapere che possiamo aspettare, che non c'è fretta, ma va tutto bene.

Jason è il bambino che ho conosciuto al parco quando avevo sei anni, è colui che è diventato il mio primo e unico amico, il mio migliore amico, è lo stronzo che mi ha mollata senza darmi nemmeno una spiegazione dopo avermi promesso che mi avrebbe protetta da ogni persona che mi avrebbe voluto fare del male... e ora è sopra di me e io sto per dirgli che voglio farlo, perché lui non è più soltanto quello per me. Lui non è più soltanto il bambino con cui sono cresciuta e che ho sempre considerato il mio migliore amico. Lui ora è colui che, dopo avermi spezzato il cuore, è riuscito a ricucire insieme tutti i pezzi, facendomi battere forte il cuore, facendomi sentire le farfalle nello stomaco. Lui è questo ed è molto altro, per me, e io voglio che lo sappia.

«Voglio farlo.» gli dico, lasciando mi slacci il reggiseno e mi riempia di baci.

La prima prima volta, e ce ne saranno anche altre. Non so dove, non so come, non so quando, l'unica cosa che so è che saranno con lui, perché io ho intenzione di passare il resto della mia vita con lui. Il fatto che ci siamo incontrati quando avevamo sei e otto anni e che non ci siamo più separati, a parte quel piccolo periodo che definirei "pausa"... mi fa solo chiedere perché non ci siamo incontrati molto prima, ma non importa, va bene così: insieme per sempre, come ci siamo promessi da bambini.

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