alone.

683 81 9
                                    

Dopo quello che è successo, le mie amiche non vollero più vedermi, troppo impaurite di finire come quella ragazza.
Ero rimasta sola.
Sola con le mie paura.
Sola con lui.
Sola e impaurita.
Ora resto a casa tutti i giorni, non uscendo più.
È da giorni che non accendo il telefono o esco fuori per respirare aria pura o anche solo per andare a prendere la posta.
Mia mamma pensa alla spesa, per fortuna.
È l'unica che pensa e si preoccupa ancora per me.
Quel giorno, decisi di andare fuori a prendere la posta, curiosa di sapere se qualcuno mi aveva pensato in quei giorni.
Era scesa dal letto infilandosi subito dopo le mie pantofole rosa a forma di coniglio, mi misi la giacca e uscì fuori.
Quella domenica mattina era tutto tranquillo.
Nessuna macchina passava e nessun bambino giocava a pallone.
Era una mattinata strana quella.
Feci spallucce e mi diressi verso la cassetta della posta color rosso fuoco prendendo poi la posta che stava all'interno.
Maggior parte di quelle lettere erano bollette per la luce o cose del genere.
Solo una lettera era diversa dalle altre.
Era tutta nera con i contorni rossi.
Era un po' inquietante.
"Per Ashley" c'era scritto sopra.
Nessun indirizzo.
E da lì cominciarono i brividi di paura.
L'aprì con una lentezza estenuante.
"Cara Ashley.
Sai, dopo quella sera sono stato sempre vicina a te.
Ti osservo a tutte le ore del giorno e della notte.
Sei così bella Ashley.
Ma sei anche così puttana.
Tutto quello che ti sto facendo te lo meriti, devi soffrire come sto soffrendo io.
Se non mi lasciavi questo non sarebbe mai successo.
Ps.le tue amiche sono state delle vere stronze ad abbandonarti, non ti preoccupare, ho fatto piazza pulita.
Dirigiti nel vicolo vicino al parrucchiere.
Buona giornata, tesoro."
Non sapeva da quanti giorni quella lettera stava lì, ma cominciò a correre.
Cominciò a correre verso quel vicolo dove aveva capito chi era il ragazzo che la perseguitava.
L'inizio del l'incubo vero e proprio.
Quando cominciò ad avvicinarsi al vicolo, sentì un odore familiare.
Odore di sangue.
Le lacrime cominciarono a salirle, ma cercò di non scoppiare a piangere.
Cominciò a entrare molto lentamente nel vicolo, e man mano che si avvicinava la puzza aumentava.
Quando arrivò lì, quello che vide le fece cacciare un urlo inquietante e di dolore.
Tutte le sue amiche erano stese lì, senza vita.
Con tutti gli organi fuori dal corpo e sparsi in giro.
Sentì delle voci avvicinarsi e chiamare la polizia e l'ambulanza.
Poi vide tutto nero.

ex boyfriend ☢ njhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora