You are mine.

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"Ti sono mancato, piccola?"



"A dire la verità, no, per niente."
Gli mandai un sorriso strafottente, sapendo che lo facevo incazzare.
Voleva avere il controllo su tutto e tutti, e quando gli rispondevo così, faceva sembrare che avessi io il coltello dalla parte del manico.
"Ohw, piccola." Si avvicinò a me, e mi prese per il collo, facendomi mancare l'aria.
"Lo sai che quando mi parli così, mi fai incazzare ancora di più, no?"
Avvicinò il coltello al mio viso, e mi accarezzò la guancia con quest'ultimo.
"Non vuoi finire in pezzi già ora, giusto?"
Mi strinse ancora di più il collo, e mi feci scappare un piagnucolio di dolore.
"Che ne dici se ci divertiamo un po' prima che ti uccido, mh? Ti va?
Mi ricordo ancora come usavi la tua bocca."
Fece passare la punta affilata sul mio labbro inferiore.
Mi guardò le labbra con fare estasiato, e si avvicinò ancora di più.
Le nostre labbra erano vicine, troppo.
"Peccato che mi hai lasciato, ti sei comportata come una puttana."
Infilò il coltello sotto la mia maglietta, e in modo lento, fece passare la lama affilata in mezzo ai miei seni.
Rabbrividì.
"Ah, metti ancora il pizzo?"
Sorrise con fare malizioso, facendomi salire la voglia di sputargli in un occhio, ma attesi.
Mancava poco.
Si avvicinò ancora di più, e quando poggiò le labbra sulle mie, fece anche cadere il coltello a terra.
Così può toccarmi liberamente, il figlio di puttana.
Attesi ancora un minuto, e poi gli diedi un calcio dove non batte il sole.
Cadde a terra e si toccò il posto colpito.
Gli diedi un paio di calci nello e stomaco e paio di pugni in faccia.
Poi, presi il coltello e glielo conficcai nella spalla sinistra.
Lui urlò e svenne subito dopo.
Scappai.
Entrai in un ristorante abbastanza piccolo e chiamai la polizia, che mi raggiunse in pochi minuti.
Quando arrivammo, però, lui non c'era.
Però, aveva lasciato una scritta.
Sul muro.
"Tu sei mia.
Ricordalo."
Era scritta con il sangue, con il suo sangue.
Caddi a terra e piansi.
Sentì una suoneria proveniente dal mio telefono.
Mi era arrivato un messaggio.
Presi il telefono e lo lessi.
Mi fece mancare l'aria.

Vuoi continuare a giocare, tesoro?
Allora giochiamo ;-)
23.53

Accecata dalla rabbia e stufa di tutta questa situazione, gli inviai un messaggio.

Attendo la tua prossima mossa con impazienza, stronzo.
23:54

E con ancora i residui delle lacrime sulle mie guance, sorrisi.

ex boyfriend ☢ njhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora