La campanella suonò e Chuya mise i libri nella sua cartella di pelle nera che usava ogni giorno per attraversa quei corridori ormai a lui fin troppo famigliari. A ogni passo che faceva si chiedeva per quale motivo avesse scelto proprio l'indirizzo di psicologia; perché non sapeva cosa scegliere?, Perché gli piace realmente quello che sta studiando?, O perché vuole riuscire a capire fino in fondo quali sono i pensieri delle persone?
Mentre era afflitto dai suoi pensieri non si accorse che era già davanti all'uscita dell'università, e che il suo amico Akutagawa lo stava aspettando seduto in una panchina sotto un albero,per cercare un po' di sollievo dal sole, che quel giorno aveva deciso di brillare e fare più calore del solito.
Appena Chuya riuscì a liberarsi da quei morbosi pensieri, si avvicino ad Akutagawa:
C.-"ciao"
Ak.-"ciao"
C.-"sei appena arrivato?"
Ak.-"si"
C.-"che ne dici di andare a pranzare al solito posto?"
Ak.-*annuisce*
Mentre i due si dirigevano verso il bar, per smorzare l'atmosfera, iniziarono a parlare degli argomenti più disparati; da come era andata la giornata a dove andranno nelle vacanze estive.
Arrivati al bar si sederono al solito posto ed entrambi ordinarono le solite cose; per Chuya un'insalata con rucola, carote, pomodorini, bresaola, grana e mais, e da bere un bel calice di vino rosso; invece per Akutagawa un tagliere di salumi e formaggi, e da bere dell'acqua frizzante.
Mentre stavano mangiando Akutagawa fece una domanda che Chuya stava cercando di evitare in qualsiasi modo:
Ak.-"Non riesci a non pensarci. Vero?"
C.-"Ti sbagli, non ho alcun ripensamento."
Ak.-"Non fingere. Si vede lontano un metro che non riesci a liberarti di quelle immagini"
A quel punto Chuya, infastidito dalla perseveranza dell'amico, prese la sua cartella in pelle nera, lascio i soldi sul tavolo e se ne andò senza nemmeno salutare.
Mentre camminava per tornare a casa li tornarono in mente in modo sempre più vivido le immagini di quel giorno, o meglio, di quella sera.
Flashback
Mori-"questo è il tuo prossimo incarico"
Mori aveva appena passato due fascicoli di fogli impregnati d'inchiostro, di chi sa quale stampante, a Chuya. Appena esso lesse i nomi di chi doveva uccidere restò pietrificato; erano i nomi dei genitori del suo attuale ragazzo, Dazai Osamu.
Prima di rispondere a Mori ingurgito la salita e prese un bel respiro per cercare di restare il più neutro possibile. Poi disse:
c.-"va bene, ma a patto che Dazai sia escluso da tutto questo"
Mori-"a Dazai non succerà niente; infondo solo in pochi riesco ad uscire dalla mafia senza morire, e questo è dovuto alla loro grande astuzia e manipolazione. Quindi Dazai ha delle capacità che ci possono tornare sempre utili"
Quella stessa sera Chuya andò alla casa di Osamu per uccidere i suoi genitori. Li uccise con rimorso e pentimento perché sapeva, che dopo quel gesto, avrebbe dovuto dimenticare Dazai. Uscì dalla casa coperto di sangue, per poi sparire in mezzo alla notte.
I giorni si susseguirono e i messaggi disperati e le chiamate a vuoto di Dazai avevano ormai preso il pieno controllo dei telefono di Chuya. D'altra parte lui preferiva non saperne più niente di Osamu anche se in fono sapeva di amarlo, e questo li provocava la sensazione che il suo cuore si stesse divorando e lacerando da solo.
Solo dopo una settimana di malesseri continui e notti insonne riuscì ad uscire di casa e continuare con la sua solita vita; anche se ormai sapeva che per lui non sarebbe stata più la stessa.
Fine flashback
Era ormai arrivato davanti all'entrata del suo condominio, quando alzo la testa e lo vide; era Atsushi. Chuya lo conosceva perché era il miglior amico di Osamu e ogni tanto gli parlava, ma mai si sarebbe aspettato di trovarselo sotto casa.
Passo un breve lasso di tempo prima che Atsushi parlò.
At.-"Lui vorrebbe incontranti"
Chuya rimase immobile, come una statua, con gli occhi sgranati. Non si aspettava nulla di ciò che stava accadendo in quell'esatto momento. Poi disse:
C.-"non ne voglio sapere niente"
Detto ciò prese le chiavi che aveva in tasca e inizio a camminare verso la direzione di Atsushi, che si trovava proprio dietro la porta. Però esso non lo lasciò passare, bloccandogli con il corpo la porta d'ingresso.
At.-"lui ha bisogno di parlarti"
C.-"ma io no, l'ho già dimenticato"
At.-"perché parli come se la colpa fosse sua?"
A quel punto Chuya, già infastidito fin troppo dalla giornata che aveva avuto, prese il braccio di Atsushi e lo tirò per poi farlo fine steso sul pezzetto di erba che c'era all'entrata del condominio. Quando Chuya entrò Atsushi dovette andarsene con il rimorso di non essere riuscito neanche a strappare una buona parola da portare a Dazai.
______________________________________
Ciao ( ̄▽ ̄)
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto!
Vedremo cosa combinerò nel secondo.
( ̄▽ ̄)ノ
STAI LEGGENDO
[I always loved you]~Chuya x Dazai
RomanceChuya ha sempre amato Dazai, e Dazai ha sempre amato Chuya; Ma non tutte le storie d'amore finiscono tra coriandoli e festoni, a volte possono finire anche in laghi di sangue. Soukoku Boy×boy Se non vi piace il genere non leggete ( ̄ヘ ̄) Gli aggiorn...