2.Sakè e vino

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Appena apri gli occhi vide un calice, ormai vuoto, e una bottiglia di vino. Allungò il braccio per cercare di sentire se c'era il telefono, che noto subito dopo essere accanto alla bottiglia. Accese lo schermo per controllare le notifiche e subito l'occhio gli cadde sull'orario, le 11:30; Decise che quel giorno avrebbe saltato l'università perché era troppo tardi. Poi guardò più in basso, dove c'erano le notifiche, e noto un messaggio da un numero sconosciuto. Decise di aprirlo per curiosità. Nel messaggio c'era scritto "vieni oggi alle 16:00 nel bar Lupin"; nient'altro, solo queste due parole, per di più da un numero sconosciuto. Chuya pensò che chi gli aveva inviato il messaggio doveva essere pazzo; Insomma, chi è che va in un posto che non conosce per incontrare uno sconosciuto?

Decise di lasciare stare lo strano messaggio per andarsi a preparare.
Poi sistemo il casino che aveva fatto la sera prima e andò a cucinare.

In tutto questo Chuya non riusciva in alcun modo a togliersi di mente lo strano messaggio che gli era arrivato quella stessa mattina, così, alla fine, spinto dalla curiosità decise di andare.

Scoprì che il bar Lupin non era poi così distante da casa sua e decise di andare a piedi.

Come al solito prese la sua cartella di pelle nera e, visto che il meteo diceva che avrebbe fatto più freddo, per sicurezza si portò anche una felpa.

Dopo circa una quindicina di minuti arrivò al bar e decise di sedersi al bancone mentre aspettava che si facessero le 16:00 o che gli arrivasse un'altra notifica.

A un cero punto sentì qualcuno che gli toccò la spalla. Chuya si girò è lo vide, era Dazai.
Chuya rimase senza parole tanto che iniziò Dazai la conversazione.

Dz.-"ciao! Sono stato io ad inviarti quel messaggio"

A quel punto Chuya voleva solo essere a casa o in qualsiasi altro posto dove non c'era Osamu. Così l'unica cosa che gli venne in mente di dire era questa:

C.-"Scusa, ma devo andare"

Mentre il rosso stava per alzarsi Dazai lo prese per un braccio e lo blocco per non lasciarlo andare via.

Dz.-"questa volta non ti lascio andare se prima non mi dai delle risposte"

Detto ciò il castano portò il rosso a un tavolo e poi entrambi ordinarono da bere; per Dazai un sakè e per Chuya un calice di vino rosso.

Poi i due iniziarono una lunga discussione.

C.-"perché mi hai fatto venire qua?"

Dz.-"volevo incontrarti. Dopo la morte dei miei genitori sei scomparso nel nulla!"

C.-"ero occupato a studiare. In quel periodo avevo molti esami"

Dz.-"così tanto occupato da non rispondere al tuo ragazzo che aveva appena perso entrambi i genitori in un'omicidio?"

Chuya non disse niente.
Non sapeva nemmeno cosa dire o cosa inventarsi talmente tanto era il senso di colpa e lo shock.

Per sua fortuna in quel'esatto momento arrivo il cameriere con il sakè e il vino.
Appena il cameriere andò via, Chuya prese il calice e se ne bevette metà in un solo sorso.

Solo dopo si accorse che Dazai era lì impalato a fissarlo.

C.-"perché mi guardi?"

Dz.-"stavo pensando a quanto sei carino"

Chuya arrosti di botto per il complimento e fece finta di niente, ma io moro voleva mettere Chuya in difficoltà.

Dz.-"perché sei arrosato? Forse il mio complimento ti ha fatto effetto?"

Disse Dazai con tono di sfida.

C.-"figurati! Non arrossisco certo per un complimento del genere! E tutta colpa del vino"

Detto ciò i due finirono i loro alcolici e si alzarono per andare via.

Appena misero piede fuori dal locale si accorsero che stava piovendo. Chuya pensò di esser uno stupido per aver lasciato a casa l'ombrello.
Il moro se ne accorse e allora chiede a Chuya:

Dz.-"non hai l'ombrello?"

C.-"si"

Dz.'"se vuoi ti posso dare il mio"

C.-"no, grazie. Non è un problema, chiamerò un taxi"

Dz.-"insisto. Ti accompagno io a casa."

A quel punto Dazai prese per il braccio Chuya e lo tiro sotto l'ombrello con lui.
Al ché Chuya capì che ormai era troppo tardi per opporsi e gli sarebbe toccato fare la strada insieme a Dazai.
Così i due iniziarono a camminare verso la casa del rosso sotto la pioggia.

Dazai's pov

Mentre stavano camminando nel più assoluto silenzio sentirono uno sterzo di un'auto, e poco dopo Dazai non vide più Chuya. Il moro lascio cadere l'ombrello non appena vide il rosso un metro più avanti di lui in una pozza di sangue. Dazai corse subito verso la sua direzione.

C.-" Chuya! Chuya! Chuya!"

Lo chiamo ma lui non rispose. Poco dopo senti delle sirene in lontananza e poi gli comparve davanti agli occhi un'ambulanza.

Da un momento all'altro tutto gli comparve come un'incubo, come se lui fosse finito in un vortice da cui non poteva uscire. Si sentì la testa scoppiare dal casino di voci che sentiva, erano tutte sovrappose e rimbombanti, ma c'era una domanda che sentiva in modo veramente vivido, "dov'era Chuya? E che cosa era appena successo?"

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Ciao ( ̄▽ ̄)ノ

Spero che fino a qui la storia vi stia piacendo.

Scusate se gli aggiornamenti sono lenti ma in questo periodo non riesco a scrivere molto spesso.

[I always loved you]~Chuya x DazaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora