Yoshiko Nishimura è di ottimo umore e sale di corsa le scale che portano alle classi terze per andare da Sugawara quando vede Shimizu appoggiata alla parete, la ragazza si volta seria e le fa cenno di tacere. Lei si avvicina con passo silenzioso, si mette ad ascoltare e riconosce le voci di Koshi, Daichi e Asashi. I tre stanno discutendo del loro futuro scolastico e dell'intenzione di continuare a giocare a pallavolo per il torneo primaverile, appena si allontanano Yoshiko inizia a scendere lentamente pensierosa.
"Stavi andando da Sugawara poco fa?" la ferma Shimizu.
"In effetti si, senpai Shimizu. Hanno fatto vedere quasi tutta la partita in tv e volevo fargli i complimenti per come ha giocato e chiedergli come sta ma... ecco, non mi sembra il caso..." risponde senza voltarsi con tono dimesso
"Non ti capisco... perché?"
"Voi siete al terzo anno e io al primo e solo adesso vedo chiaramente la differenza. Suga vuole giocare ancora ma deve anche studiare per essere ammesso all'università con un buon punteggio..." sospira e riprende "e io sarei di troppo in questo periodo, non può avere tempo anche per me. Sparirò in silenzio così come vi ho conosciuti."
Shimizu le si para davanti con uno sguardo più addolcito: "Credo, anzi sono sicura che dovresti far decidere a lui. Se lo eviterai, ti cercherà sicuramente perché ci tiene a te e lui non è uno che si arrende così."
"Io gli voglio molto bene però finora abbiamo solo pranzato insieme qualche volta, ci scambiamo qualche messaggio e siamo usciti un pomeriggio quindi posso ancora fermare le cose per il bene di entrambi..."
"Lo fai per lui o perché pensi di non saper gestire la situazione? Non puoi cancellare quello che provate e commettere qualche errore non è un reato, pensaci bene." Sentenzia la manager e si allontana.Yoshiko torna a casa e, mentre ripensa alle parole di Shimizu, scrive un messaggio a Suga per fargli i complimenti e augurargli il meglio la prossima volta. "Oggi non credo che guarderà neanche il telefono, ha abbastanza cose per la testa... Forse ne parleremo domani." pensa tra sé e sé.
È talmente assorta che non sente neanche il campanello e sua madre è costretta ad andare in camera per distoglierla dai suoi pensieri. "Yoshiko, sveglia! Non hai sentito che ti stavo chiamando? C'è un certo Koshi Sugawara del tuo liceo alla porta che vuole parlarti. È davvero un tipo carino e gentile."
"Cosa? Come mai è qui?" sobbalza la ragazza sul letto e si alza di scatto.
"Vieni e chiediglielo tu." Le risponde la madre mentre la osserva per cercare di capire la sua reazione improvvisa.
Yoshiko esce in ingresso e se lo ritrova davanti sorridente come sempre. "Nishimura perché mi hai mandato un messaggio invece di passare in palestra? I ragazzi erano delusi per la sconfitta ma non hanno mai mangiato nessuno che io sappia."
"Ecco, io... io non volevo intromettermi..."
"Perché non fate due passi prima che torni tuo padre, è una bella serata." Li invita la signora Nishimura vedendo la figlia in evidente imbarazzo.
I due obbediscono e si incamminano fino al ponte dove si fermano appoggiati al parapetto a fissare l'acqua che scorre sotto di loro.
"Sei strana, che ti succede oggi? Volevi evitare la squadra oppure solo me?" chiede diretto Sugawara.
"Un po' tutti e due. Ecco penso che dovrei fare un passo indietro e tornare al mio posto di spia del Karasuno... tra lo studio e il torneo primaverile sei già abbastanza impegnato per avere altri pensieri. È il tuo ultimo anno ed è giusto che lo passi con i tuoi amici."
"Tu non sei un impegno, sei una persona e sei un'amica che voglio continuare a conoscere finché saremo al liceo insieme. Quando smetterai di sottovalutarti e vederti solo come una timida primina? Sei molto di più e lo pensano anche gli altri, anzi mi hanno detto che puoi passare a trovarci quando vuoi perciò puoi toglierti la maschera da spia del Karasuno."
Yoshiko si volta a fissarlo e lo vede serio ma tranquillo e rassicurante. "Dici sul serio?"
"Certamente, anzi Shimizu sta cercando un'aiutante... se te lo chiede pensaci. Potrebbe essere un'ottima occasione per farti conoscere da tutti e vedermi giocare al torneo."
"Vederti giocare dal vivo mi piacerebbe molto però potrei aiutarla solo temporaneamente... Ecco, non te l'ho ancora detto, ma io sono una ginnasta. Ho avuto un infortunio al ginocchio durante l'ultimo campionato nazionale ed ho ripreso da poco ad allenarmi per cercare di entrare nella squadra di ginnastica del Karasuno. Ho poche probabilità che il mio ginocchio torni come prima ma la loro allenatrice mi ha visto gareggiare ed ha deciso di darmi una possibilità dopo le vacanze. Se non ci riuscirò, valuterò qualche alternativa."
"Tu sei una ginnasta? E sei stata anche al campionato nazionale? Questo spiega i tuoi movimenti così fluidi, il tuo fisico e il passo felpato da spia!" sorride il ragazzo felicemente sorpreso. "Allora come fai a sapere tante cose sulla pallavolo? Solo chi gioca conosce i tipi di attacco e termini come asso."
"Ho una sorella maggiore che ha giocato finché non si è sposata e anche due cugine molto brave al liceo perciò per giocare 2 contro 2 hanno insegnato un po' di tutto anche a me."
"Davvero? E posso sapere che ruolo avevi?" chiede sempre più curioso.
"Mia sorella era una bravissima schiacciatrice perciò io ho imparato a difendere e alzare ma sono decisamente mediocre..."
"Fossi in te lo farei giudicare a chi gioca e poi lo sai anche tu che Hinata ha cominciato praticamente da zero e guardalo ora."
"Fermo lì, rimanda in palestra il senpai Sugawara e ridammi il mio amico Koshi. Io sono e resto una ginnasta fino a prova contraria." Controbatte con fermezza.
"E' la prima volta che ti sento così determinata e sono felice di sapere che hai anche tu un sogno da inseguire. Andiamo ti accompagno a casa e domani pranzi con me, Daichi e Asashi. Se non ti vedo in mensa, veniamo noi a prenderti, sappilo."
"Va bene, va bene. Ci sarò." Alza le mani in cielo in segno di resa.Pian piano il personaggio di Yoshiko è tornato a fare capolino nella storia ma non so ancora che ruolo avrà in futuro, questa primina riservata mi piace ma la sto ancora studiando anch'io come fa Sugawara. Ah ah ah!
Intanto mi piaceva farla interagire con il perno femminile della squadra e Shimizu si dimostra lapidaria ma comprensiva nelle sue parole. Poi il confronto in cui Yoshiko inizia a svelare qualcosa della sua famiglia e della sua vita che nessuno conosce e che porta Suga a cercare di farla sentire parte delle sue amicizie. Cosa succederà? Al momento non lo neanche io...
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La spia del Karasuno
FanfictionUn'ombra misteriosa spia la squadra di pallavolo portando scompiglio tra i giocatori, chi sarà mai e cosa vorrà da loro? _________________________________________________________________ "Vi dico che è una spia di un altro liceo! Ne sono sicuro!" Af...