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Povs Logan
L'ambulanza arrivó dopo 2 minuti. Caricarono Sarah sulla barella e con lei andò con mia madre che nel frattempo si era svegliata dopo tutto quel trambusto.
Io risalii in camera e cercai invano di riaddormentarmi, non ci riuscii. Presi il cellulare di Sarah, scesi nel cortile e presi il coltello che era rimasto nel giardino e andai a fare una "passeggiata" con Cuck fino dalla polizia. Arrivati alla stazione entrai..

L-Buongiorno... Dovrei far analizzare degli oggetti..-

P-Ok faremo i test e i risultati li avremo tra tre giorni-

L-Ok, grazie e arrivederci-

P-Arrivederci-

Camminai per un'altra mezz'oretta e mi trovai nella zona vicino all'ospedale così chiamai mia madre e mi feci dire la stanza dove era Sarah: n28.
Salii su per le varie scale e arrivai davanti alla porta della stanza, stavo per entrare quando mi si piazzarono davanti due medici che mi squadrarono da capo a piedi.
Io-Che c'è che non va?- chiesi spazientito
I medici non mi risposero ma guardarono Cuck, io capii subito. Non sapevo cosa fare stavo andando nel panico quando dalla stanza uscirono mia mamma e la madre di Sarah. Mia mamma capì al volo la situazione e prese il cane con se mentre lei è la madre di Sarah andarono verso il bar. I medici se ne andarono e io potei entrare nella stanza.
Non me lo ricordavo così l'ospedale. La stanza era tutta bianca, con un orologio nero che scandiva il tempo e due letti: uno vuoto e uno dove era sdraiata Sarah. Mi avvicinai a lei e mi sedetti su una sedia lì vicino. Aveva uno di quei "camici" che mettono ai pazienti; i suoi capelli erano l'unica cosa colorata in quella camera, di un castano stupendo. Inizia a guardarla e istintivamente le strinsi la mano; rabbrividii, era ghiacciata. Ero lì da ormai mezz'ora quando ad un certo punto sentii la mano di Sarah stringere la mia; mi girai velocemente nello stesso momento in cui le aprì i suoi occhi verdi. Non erano il solito verde brillante che avevo sempre visto era un verde più spento. Quando i nostri sguardi si incontrarono si illuminò e accennó un sorriso stanco. Le sorrisi e avvicinai la sedia al suo letto. Lei cercò di tirarsi su ma non ci riuscì, evidentemente la ferita glielo stava impedendo. Premetti un pulsante che fece alzare lo schienale del letto e finalmente riuscimmo a vederci bene. Nessuno di noi due parlò, il silenzio era assordante e la tensione si sarebbe potuta tagliare con un coltello.
Io-Come ti senti?- le chiesi io ad un certo punto
S-Bene- ammise con tono debole.
Altro momento di silenzio.
Non sapevo cosa dire.
S-Come va?-
Io-Oh..Ehm..Bene- dissi sorridendo.
All'improvviso entró dalla porta un'infermiera sui 40, mi guardò e disse:-Oh tu devi essere il suo fidanzatino, mi spiace disturbarvi ma ora devo cambiare le bende a..- guardó la cartellina che aveva in mano-..Sarah giusto?-
Sarah annuì.
Io rimasi lì.
L'infermiera mi guardó.
Poi guardò la porta.
Io capii.
Uscii.
Mentre stavo chiudendo la porta arrivarono vero di me mia mamma e la mamma di Sarah.
M-Bene Logan, ora è meglio tornare a casa, ciao Claudia- salutammo la mamma di Sarah e ce ne andammo.

SPAZIO AUTRICE
Scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate scusate.....scusate.
Avete il diritto di uccidermi😂, cooomunque.. ho aggiornato, volevo pubblicare ieri per farvi tipo un regalo di Natale, ma avevo finito internet: DISAGIO😂
Comunque le altre storie le tengo in stand-by e vado avanti con questa.
Non so quando aggiornerò la prossima volta, spero presto.
Bacioni😘❤️
-Sara

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 01, 2016 ⏰

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