merda, merda, MERDA

279 12 3
                                    

Nonostante faccia ancora fatica a respirare, non perdo tempo a filarmela dietro al comandante, lontana da quella stanza di matti.
<comandante è successo qualcosa di grave?> Interrompo il silenzio, cercando di non far notare il collo rosso e il tremore che ancora percorre tutto il mio corpo.
<c'è stat na' scoperta ca' riguard o'caso tuo>
<COOSA?? davvero? oddio non ci credo.>
Una lacrima di gioia percorre la mia guancia, al solo pensiero di andarmene via da qui.
<sono innocente? mi liberano? sisi cazzo lo sapevo...>
La sagoma davanti a me si ferma all'improvviso, facendomi sbattere contro la sua schiena.
<Chiara stat calm, nun te agitar, ti spiegherà tutto a'direttrì>
Lo guardo negli occhi, non sprizzano gioia quanto i miei, anzi ci vedo tristezza e pietà, credo di aver parlato troppo presto.
...
Sto entrando nell'ufficio, chissà che avrà da dirmi la direttrice.
<ciao Spina, siediti pure.>
Mi siedo, senza emettere un suono, ho ansia, tanta ansia.
<Bene, adesso possiamo parlare>
Cazzo mi si è rotto l'elastico, a furia di tirarlo dal nervoso.
<La polizia è riuscita ad impossessarsi delle registrazioni di una telecamera nelle vicinanze, che non conferma la tua versione dei fatti>
Spalanco gli occhi, in preda alla confusione.
Lei mi guarda, io la guardo, nessuna delle due proferisce parola.
Cazzo direttrice dimmi di più, in che senso non confermano la mia versione?
Queste sono le parole che tanto vorrei dire, ma non ci riesco, è come se i miei muscoli facciali si fossero paralizzati.
Lei continua ad osservarmi, forse per studiare una mia possibile reazione.
<Chiara hanno le prove, sei colpevole, ti condanneranno al carcere definitivamente, per poi chiudere il caso!>
Sembra non esserci più ossigeno nella stanza, non riesco a respirare. In testa ho il continuo rimbombo dei battiti del mio cuore, fin troppo veloci. Merda.

-2 giorni prima-
Sto ballando in mezzo al caos più totale, cazzo si. Credo di essere in discoteca, ubriaca AHHAHAH.
Sono in discoteca, ubriaca,UBRIACA IO? HAHAHA
Me lo ripeto più volte iniziando a ridere come una pazza, per fortuna la gente è troppo fatta per accorgersene.
Inizio a fare un ballo strano visto in tv, si chiamava twerk? non me lo ricordo, come non ricordo che cazzo ci faccio qui.
Il miei pantaloni continuano ad abbassarsi, fino a far intravedere le mutandine di pizzo, a causa del ballo abbastanza movimentato.
Non ci do molto peso,  finché non sento qualcosa di duro, appoggiarsi sopra al mio lato B.
Mi giro di scatto, davanti a me si presenta un ragazzo alto, moro e con i ricci.
Beh è sexy.
Inizio a ballare con lui, dimenticandomi la sua mancanza di rispetto, verso il mio corpo.
Stiamo ballando, ci avviciniamo sempre di più, lui mi stringe le natiche, io gli stringo i capelli.
<mi ecciti assai sconosciuta, guarda> mi prende la mano e me la infila nei suoi pantaloni, dove in effetti, sento l'alza bandiera.
All'inizio rimango immobile, non avevo mai fatto una cosa del genere, non sono mai stata toccata e di conseguenza non ho mai toccato, io sono vergine. Dopo questa consapevolezza, non riesco comunque a fermarmi. Inizio a toccarlo, facendo su e giù.
<ferma> mi dice bloccandomi la mano.
<jamme in nu' posto tranquill>
Mi prende il braccio e mi tira lontano da tutta quella gente, ed io lo seguo, senza pensare alle possibili conseguenze.
Ci fermiamo in una stradina deserta, di fianco ad un negozio di alimentari, ovviamente chiuso.
Iniziamo a baciarci e a toccarci, mi sfila i pantaloni e li butta dall'altra parte, io faccio lo stesso con i suoi, ma nel farlo noto una pistola agganciata alla cintura.
<perché hai una pistola?> gli chiedo tranquillamente, senza accorgermi della gravità della situazione.
<nun te preoccupà, mo' a' poggiamo qui, nun te farò ro' male>.
Lo dice mentre appoggia la pistola sopra ad un cassonetto, per poi abbassarmi le mutandine.
A tutto un tratto però, vedo due uomini avvicinarsi. Il ragazzo che prima risultava molto gentile e delicato, ora inizia a stringermi i polsi un po' troppo forte. Mi fa male.
<io a'tengo ferm, voi fate chello ca'vulite>.
Spalanco gli occhi, al comando che ha appena riferito ai due uomini.
In un arco di tre secondi, spintono il ragazzo, prendo la pistola e inizio a sparare, senza il più pallido controllo.
I due uomini cadono a terra, il ragazzo riesce a scappare; io mi immobilizzo, con la pistola ancora puntata sopra ai corpi, ormai privi di vita.

Adesso ricordo tutto, ricordo tutto cazzo!
Ricordo il dolore ai piedi a furia di ballare, ricordo il fastidio che mi provocavano i pantaloni di pelle, fin troppo attillati...ricordo quel fottuto ragazzo dai capelli ricci, che oltre alla mancanza di rispetto, mi consegnò a due cazzo di stupratori...forse in cambio di soldi o droga...davvero valgo così poco?
Ricordo l'ansia, il panico, il cuore che se avesse potuto mi sarebbe uscito dal petto, il male ai polsi a furia di essere stretti...ricordare fa male.
Ho lo sguardo fisso sui miei polsi, se si guarda attentamente si notano ancora i segni.
<Chiara tutto bene?>
Alzo gli occhi, è la direttrice.
Ah sono ancora nel suo ufficio, me ne ero completamente dimenticata.
<Domani andrai in tribunale....>
<Mi volevano stuprare> la interrompo, impassibile. Finalmente riescono ad uscirmi delle cazzo dì parole.
Mi fissa e non dice assolutamente nulla.
I suoi occhi sprizzano pietà, come se fossi un cucciolo smarrito. Cazzo, non ho bisogno della sua compassione.
<Chiara per quanto io ti voglia credere, nella registrazione ti si vede ubriaca, che a mala pena ti reggi in piedi, che però, non si sa come, riesci a mirare alla perfezione la testa dei due uomini, ammazzandoli. Essi non hanno dato segno di un possibile attacco verso di te. Questo è omicidio>.
Merda, merda, MERDA.
<e l'audio?>
<non è stato registrato, non sappiamo cosa vi siete detti>.
Fanculo. Mi alzo e me ne vado.

 Me so 'mbriacat e'te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora