9-la stanza 88

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"Camille svegliati!"disse Gustav scuotendo la ragazza sdraiata sul letto.
Era ormai passato più di un mese dal loro ultimo tour,e quel giorno ci sarebbe stato il secondo, quello che attendeva di più Camille,il concerto un Francia,perchè Camille non era italiana ma era francese,si viveva in Italia ma era nata in Francia,i suoi genitori per motivi di lavoro si sono dovuti trasferire in Italia.
Ancora assonnata Camille si andò a lavare,fece più veloce possibile essendo che gli altri la stavano aspettando sotto,e poi si vestì,si mise dei semplici Baggy jeans e una felpa rossa nera e grigia con la cerniera,e un cappellino della New York nero,scese poi giù tutti avevano già fatto colazione
"Hey" disse lei salutando tutti
"Hey!"disse Tom,avvicinandosi alla ragazza facendo il loro solito saluto,avevano legato parecchio in questo mese,erano divemtati migliori amici,si vedevano praticqmente sempre per suonare o parlare di gossip,due cose che entrambi amavano e non ne potevano fare a meno.
Camille si andò a sedere su uno degli sgabelli in cucina
"Gus non è che mi fai una camomilla perfavore?"
"Come mai? Non stai bene?"
"No,ho un pò di mal di testa" disse massaggiandosi le tempie
"Vuoi una tacchipirina?"
"No no,preferisco una camomilla grazie"
"Come le vecchie" disse Tom entrando in cucina
"Esatto,come le vecchie" disse Camille
"Stai davvero così male?"
"Si,da cosa lo deduci?"
"Con la frase che ho detto di solito mi avresti lanciato qualsiasi maledizione con i tuoi soliti insulti"
"Beh oggi non sono in vena"
"L'ho notato,se più noiosa di Gustav,e ci vuole tanto per esserlo"
"Ti sento stronzetto"
"Lo so,ci sono arrivato,cos'avete di buono in questa stupenda cucina?" Tom iniziò ad aprire tutti gli armadietti che c'erano lì
"Ci sono ancora delle skittles" disse la ragazza
"Ecco a te la tua camomilla,Tom ma abbiamo appena finito di fare colazione!" Esclamò Gustav
"Lo so! Cercavo qualcosa da portarmi dietro per il viaggio!" Tom prese le skittles mettendole nello zaino
"Che ladro del cazzo" disse Camille sorridendo sorseggiando un pò della sua camomilla
"Cos'hai detto scusa?" Chise Tom ironicamente
"Niente"

"Possiamo partire?"chise Gustav mettendo a posto lo specchietto retrovisore
"Si!" Esclamò Georg euforico
"Da dove esce tutta questa felicità?"chise Tom guardando il suo amico davanti a lui
il suo amico lo zittì lanciandogli un'occhiataccia, Tom e Camille erano seduti nei sedili in fondo al furgone,come sempre Gustav era alla guida e Bill al posto del passeggero,invece Georg era da solo mentre faceva i suoi soliti cruciverba,era passata un'ora,tutti si stavano annoiando
"Devo pisciare!" Esclamò Tom
"Ma ci siamo appena fermati all'autogrill!" Disse Gustav
"Si ma prima non mi scappava,mi scappa solo ora" Gustav si fermò al alto dell'autostrada facendo scendere Tom e Camille che doveva solo coprire
"Non capisco perchè quelle teste di cazzo hanno fatto scendere me per coprirti mentre pisci"
"Perchè non volevano scemdere,e poi tu ne hai già visti di robe così"disse in modo malizioso
"Si,ma tuo fratello te l'avrà già visto" Tom a quella sua risposta si sorprese
"Invece di traumatizzare me che sono una ragazza potevano far scendere Bill"
"Heyy,che intendi per traumatizzare?"
"Senti Tom,lo sai benissimo che non ho il piacere di vedere quel cosetto che hai in mezzo alle gambe"
"Beh non ci sarebbe niente di male"
"Ma sentilo, che schifo,pittosto hai finito?"chise Camille girata di schiena per non vedere il ragazzo mentre faceva quello che doveva fare
"Si quasi"
"Sbrigati,che sono stanca di stare in piedi"
"Fatto"
"Finalmente!"detto questo tornarono sul furgone,pronti a farsi altre orette di viaggio

"Quanto manca?" Chiese Camille,
"Tre ore"
"Cosa?!" Splancò gli occhi
"Già,tu prova a dormire così la smetti di chiedermi ogni minuto quanto manca all'arrivo"
"Che palle" si portò il cappellino sopra gli occhi per coprirseli,e poi cercò di sdraiarsi appoggiando la testa sulle gambe di Tom, a quel gesto il suo amico appoggiò una mano sul suo fianco, facendola scorrere aventi e indietro provocandole dei brividi su tutto il corpo, si addormentò così,con la mano calda di Tom che la faceva rilassare ma allo stesso tempo le faceva provare delle sensazione strane,soprattutto nello stomaco,sensazione che non aveva mai provato,con nessuno eccetto che con lui.

"Siamo arrivati!" Esclamò Tom
Camille venne svegliata in questo modo,subito si spaventò alzandosi di colpo,
"Cosa?!" Chiese lei ricordandosi di essere ancora sul pulman
"Siamo arrivati Mill!"era il soprannome che Tom le aveva dato,e lei lo adorava soprattutto detto da lui
"Siii!" I due scesero iniziando a saltare abbracciati mentre ridevano
"Smettetela voi due,dobbiamo ancora prendere le camere"i due su ricomposero,presero le valigie ed entrarono in hotel
"Buon giorno,voi dovreste essere i Tokio Hotel,giusto?" Chise la ragazza alla reception
"Si,ho prenotato cinque camere" disse Bill
"Cognome?"
"Kaulitz"
"Mi spiace signore,lei ha ordinato solo quattro camere"
"Come?"
"Lei non ha prenotato cinque camere ma quattro"
"Può dirmi quanto ho pagato perfavore?"
"Certamente,lei ha speso ottocento euro,le camere costano duecento l'una"
"Oh,okay,va bene grazie mille"
"Perfetto, se vuole posso guardare se ho delle camere perfavore" Bill si girò versos i suoi amici notando i sorrisi stampati sui volti di Tom e Camille,già pronti a stare nella camera insieme,poi si girò ed annuì,
"Mi spiace ma sono tutte occupate"
"Fa niente,può darci le chiavi perfavore?"
"Si certo, avete tre stanze tutte vicine, tranne una,quella più grande che dall'altra parte delle scale,ma sempre sullo stesso piano"
"Benissimo,grazie"
Prese le chiavi ed andarono sul quinto piano
"Perfetto,ora dobbiamo decidere chi dormirà nella stanza più grande" disse Bill
"Noi!" Camille e Tom alzarono la mano
"Non pensateci nemmeno" disse Gustav
"Perchè?"chise abbattuta la ragazza
"Non mi fido di voi due,non voglio diventare zio"
"Ma Guss Tom ha dormito svariate volte da noi,o io ho dormito tante volte da lui,e poi siamo migliori amici"
"Va bene,ma non fate niente di schifoso"
"No no tranquillo" Camille prese le chievi e poi corse in camera,seguta da Tom,che appena entrato in camera si buttò sul letto
"Com'è?"chise Camille
"Comodissimo"disse Tom chiudendo gli occhi
"Levati"disse Camille spingendolo giù dal letto per poi sdraiarsi
"È morbidissimo"
"Fammi spazio"e così pure Tom si sdraiò al suo fianco
"Non vedo l'ora che sia stasera che potrò sdraiarmi e dormire su questo comodissimo letto" disse Camille fantasticando
"Pure io"

I due svuotarono le valigie piene di roba,erano gli unici del gruppo che portavano tanta roba per pochi giorni
"Cosa facciamo ora?" Chiese Camille
"Non lo so,andiamo dagli altri,credo che Gustav avesse dei progetti per oggi" i due si fecero strada verso la stanza di Gustav,la stanza numero 86
"Gustav!" Disse Camille bussando
"Che c'è ora?" Chise uscendo dalla stanza
"Non sappiamo che fare,tu avevi pensato a qualcosa?"
"No,potete fare quello che volete basta solo che non rompete,sono stanco sta mattina mi sono svegliato presto"
"Va bene allora noi usciamo" Camille prese per mano Tom andando verso l'ascensore
"Mi raccomando tornate presto le previsioni mettono temporale,quindi non state tanto fuori"
"Okay,ciao" e così entrarono nell'ascensore

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