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Dopo una trentina di secondi Bill finalmente si calmò e il fratello si presentò massaggiandosi la guancia che la ragazza aveva colpito con forza.

"Sei davvero forte per essere una ragazza sai?!" Disse il ragazzo

"Beh ho fatto un corso di box qualche anno fa e poi sei tu che te la cerchi toccandomi il culo" Rispose poi a tono t/n

"Va bene, hai ragione anche se in realtà ti avevo scambiata per la ragazza che era in bagno con me prima...Comunque sono Tom" Aggiunse poi il chitarrista

"Puoi chiamarmi t/n" Disse la ragazza.
I ragazzi e t/n tornarono poi al tavolo e ordinarono qualche drink.

Si fecero le 2 di notte e t/n salutò i ragazzi e uscì dal club incamminandosi verso casa. C'erano pochi isolati per arrivare a casa sua ma la strada era buia e fece venire i brividi alla ragazza che vide 3 uomini di mezza età (probabilmente ubriachi) che la stavano seguendo e per poco non la raggiungevano. T/n iniziò a aumentare il passo fingendo di essere a suo agio (nonostante avesse il battito del cuore a mille e stava quasi tremando dalla paura).

D'un tratto T/n sentì un rumore di un motore che stava rallentando alle sue spalle e si girò per cercare di chiedere aiuto. Cercó di guardare chi stesse guidando l'auto e lo vide, proprio lui.
Tom Kaulitz.

La ragazza non era molto emozionata all'idea, ma salì subito sull'auto del ragazzo che le aveva offerto un passaggio a casa per potersi scusare dell'accaduto al club.

Entrata in macchina la ragazza stette lì in silenzio, guardandosi le mani sopra le ginocchia, fin quando il ragazzo ruppe il ghiaccio.

"Comunque mi dispiace per prima non pensavo fossi te...se lo avessi saputo non ti avrei sicuramente toccata" Disse Tom cercando di guardare in viso la ragazza per vedere la sua reazione.
T/n non rispose.

Tom accostò l'auto per potersi affacciare e vedere meglio il viso di t/n notando una lacrima colare sulle rosee guance della ragazza.

Notando ciò Tom si sorprese e cambiò atteggiamento diventando più calmo e meno irritante.
"Ehy tutto bene?" Disse con un tono serio il ragazzo.
T/n alzò lo sguardo e con occhi lucidi e guardò Tom. Dopo qualche secondo di silenzio ella si asciugò le lacrime e i suoi occhi sembravano essere più arrabbiati che tristi ora.
"Sono solo delusa e arrabbiata che ci sia gente come i tipi di prima al mondo" Disse poi la ragazza.

"Tranquilla ora sei con me" la rassicuró il ragazzo con un sorrisino innocente.
T/n si mise a ridere e Tom fece ripartire l'auto.

I due arrivarono davanti la casa della ragazza che salutò e ringraziò Tom.
"Se avrai ancora questi problemi chiamami" Disse il ragazzo porgendo a
t/n un biglietto con il suo numero.

"Spero di potermela cavare da sola la prossima volta" Le rispose la ragazza prendendo il biglietto.
Il ragazzo le sorrise guardandola andare via quando t/n si girò sul ciglio della porta di casa e gli urló: "Comunque mi piacciono molto i tuoi dread!"
Il ragazzo rise e poi se ne andò.

T/n andò subito in camera sua e si buttò sul letto con un sorriso stampato in faccia.
Poco dopo la ragazza sentì vibrare il telefono e si precipitò a guardare chi fosse.

<numero sconosciuto>
"Ehy stai già sognando i miei dread o sei ancora sveglia :))?"

T/n aveva capito di chi si trattasse e gli rispose:
"Ti piacerebbe! Comunque sì, non riesco ad addormentarmi"
In realtà la ragazza stava morendo di sonno però voleva parlare un pó con Tom.

"Comunque come hai avuto il mio numero?" Chiese t/n.

"Bill" Disse Tom. La ragazza si ricordò poi che al club aveva dato il suo numero a Bill per poter uscire assieme per divertirsi.

"Domani io e i ragazzi abbiamo un'intervista ma poi siamo liberi, vorresti venire con noi a farti un giro?" Chiese il ragazzo.

T/n accettò e andò a dormire.


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