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Il pomeriggio seguente t/n si vestì con dei baggy jeans a vita bassa, una canotta bianca e collane colorate. Non voleva impegnarsi molto, era troppo pigra, così si mise un filo di trucco e uscì di casa che ancora si stava infilando le sue sneakers.

5:40 pm

T/n vide in lontananza i ragazzi e si avvicinò a loro.

"Come va?" Chiese Bill avvicinandosi alla ragazza.
"Bene dai, dove andiamo di bello?" Chiese lei.
"Abbiamo detto a Tom di raggiungerci in quel bar, arriverà tra una ventina di minuti penso, dipende dalle domande che gli faranno"

T/n fece una faccia stranamente incuriosita e gli chiese: "Già vero, lo stanno ancora intervistando?"
"Sì, lo hanno voluto intrattenere ancora per fargli qualche domanda sulla sua situazione sentimentale dato che la notte....diciamo che ha molta compagnia"

T/n fece una piccola smorfia ma, effettivamente, c'era da aspettarselo, Tom era un musicista adolescente di molta fama alla quale tutte le ragazzine giravano in torno. Eppure t/n lo vedeva in un'altro modo dopo quella sera ma neanche lei sapeva come.

6:10 pm

I ragazzi si stavano per accomodare nei tavoli del bar quando arrivò Tom che rubò il posto a Bill e si sedette vicino a
T/n.
"Ti sono mancato?" Chiese poi il ragazzo con i dread.
"Nei tuoi sogni sfigato" gli rispose la ragazza con un sorrisino ironico.

I ragazzi iniziarono a chiacchierare tra loro scherzosamente quando T/n si sentì osservata; si girò e notò Tom guardarla dalla testa ai piedi.

"che c'è pervertito, non hai mai visto una ragazza swag quanto me?" Disse scherzosamente la ragazza incrociando le braccia.

"Bhe sì ma tu sei la più bella" le rispose poi Tom osservandola per ancora qualche secondo e mettendole un braccio sulle spalle.

"Testa di cazzo" Disse poi t/n sorridendo e gli tolse il braccio da sé.

I ragazzi decisero poi ad andare a fare un giro per i negozi e furono costretti da t/n ad entrare in un thrift shop (negozio dell'usato).
La ragazza diede un'occhiata in giro e si innamorò di un cappellino rosso.
"Ne ho uno a casa che è uguale" Disse Tom notando l'accessorio di T/n.
"Se vuoi te lo posso regalare, non lo metto più tanto..." Aggiunse poi lui.
"Wow, potrò avere un oggetto del chitarrista dei Tokio Hotel?!?" Disse poi la ragazza ironicamente e i due scoppiarono a ridere.

8.15 pm

"Ciao ragazzi, è stato divertente oggi ma ora devo andare, ho promesso a mia madre di tornare per cena. Ci vediamo;)" Salutò poi la ragazza.

T/n stava andando via quando sentì la voce di Tom a pochi metri da lei gridarle: "Fai attenzione a tornare a tornare a casa, bel culo!"
La ragazza continuò a camminare e gli alzò il dito medio sorridendo e solo successivamente si girò vedendo il ragazzo con i dread ridere.
Quella scena l'aveva alleggerita, non sa come mai, ma anche dopo, quando ci ripensava, le sfuggiva una piccola risatina che faceva rinascere la sua parte infantile che ormai pensava aver perso da tempo.

T/n tornò a casa e trovò lo zio aiutare la madre con la cena. Lo salutò e i tre cominciarono a mangiare.

"Come sta Marcus?" Chiese la madre rivolgendosi al fratello.
Silenzio.
Sentendo il solo nome il cuore di T/n si fermò per un attimo e iniziò poi a battere rumorosamente.

"Mi sembrava messo bene." Rispose lentamente lo zio. "Ho incontrato anche sua moglie e i suoi figli, sembrano apposto..." Aggiunse poi l'uomo.

Marcus era il padre di T/n che scappò di casa dopo aver instaurato in t/n una dozzina di traumi e se ne andò quando ella aveva 9 anni. Marcus si trasferiva spesso e aveva cercato anche dei contatti con t/n che però rifiutò bruscamente.Il solo pensiero del padre faceva venire un'immensa paura a t/n che neanche lei riusciva a controllare.

T/n si alzò subito dalla tavola e corse nel bagno a vomitare. La madre non era stupita, capitava spesso che la ragazza si comportasse così quando si parlava del padre.

Dopo essersi rimessa in sesto t/n si scusò con lo zio e fece che dirigersi in camera sua quando lo zio la fermò.

"Mi dispiace t/n non volevo farti stare male..." Disse l'uomo.
"Tranquillo non è colpa tua" gli
rispose t/n.
"Comunque tieni, sono i biglietti per i Tokio Hotel, ho saputo che hai fatto amicizia con i ragazzi e loro ci terrebbero che venissi." Le disse poi lo zio porgendole i biglietti.
La ragazza pensava solo a distrarsi e accettò subito l'invito e si congedò in camera sua dove cadde subito in un sonno profondo



~SPAZIO AUTRICE~☆

Ecco l'atteso capito! Scusate se in questi giorni ho pubblicato di meno ma tra verifiche e compiti ho avuto da fare.
Xoxo♡






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