CAPITOLO 14

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Il giorno seguente, Blake accompagnò Rowena dal dottore. Lei aveva pensato che ci sarebbe andata da sola, che dopo essere mancato dal lavoro per quasi una settimana, Blake avesse premura di tornare in ufficio. E invece, Blake andò con lei e si trattenne per l'intera durata della visita.

Il medico si lamentò del gonfiore e notò che c'erano ancora proteine nelle urine. Le rivolse una serie di domande su come si sentisse, dopodiché fu assolutamente categorico nel prescriverle di nuovo riposo assoluto.

Blake annotò ogni parola e, una volta rincasati, Rowena era certa che l'avrebbe chiusa a chiave in camera e non le avrebbe più consentito di uscire fino alla nascita del bambino.

Era preparata alla solita predica, ma Blake non disse nulla del genere. E non le ordinò neppure di allungare le gambe sul divano, una volta varcata la soglia di casa... cosa che lei fece comunque.

"Se fai tutto quanto con moderazione, non vedo perché tu non debba uscire di casa. L'importante è non strafare," disse lui. "Quello che il dottore ha richiesto è di tenere d'occhio la situazione, stare attenti a vari cambiamenti e di tornare da lui se non dovrai sentirti bene o troppo stanca... E noi lo faremmo..."

Grazie al cielo, stavolta non era più il Blake apprensivo di qualche giorno fa. Rowena fu contenta della linea ragionevole da lui intrapresa. Sarebbe impazzita tutto il giorno chiusa in casa.

"So che ti piace molto camminare, passeggiare, per cui, avevo pensato di portarti a fare due passi nel parco qui vicino per prendere una boccata d'aria. Fa freddo, vista la stagione, ma non dovrebbe piovere o nevicare," annunciò Blake. "Poi, se ovviamente te la sentirai, vorrei invitarti a cena fuori."

Lui aveva ricordato anche questo dettaglio, anche se non era tenuto a ricordare niente, e questa cosa la fece sorridere e annuire. Prima di conoscere Blake e anche dopo, nei loro primi tempi insieme, le piaceva uscire la sera. Le piacevano le luci della città, le trattorie molto semplici, i bar molto piccoli e senza troppe pretese.

"Ho fatto una piccola lista per arricchire il tuo guardaroba invernale. Ho chiesto a Stewart di comprare qualche abito un po' più pesante e un capospalla più caldo e più comodo di quello che hai adesso," disse lui.

"Blake, non dovevi farlo..."

"Gioia, sono solo un paio di cose, finché starai bene e potrai fare shopping personalmente. A quel punto, dovrai solo dire dove e quando ed io andrò con te. Sarò il tuo autista e assistente personale," aggiunse sorridendo.

Rowena sapeva quanto Blake odiasse andare in giro per negozi. Per cui, apprezzò moltissimo questa sua proposta.

"Avevo pensato che sarebbe il caso, a breve, di fare un po' di acquisti per il nostro bambino."

Sulle prime, la proposta la sorprese. Poi Rowena si guardò il pancione e si rese conto che Blake aveva ragione. Mancavano poche settimane all'arrivo del bambino. E se il bambino decideva di nascere prima del previsto? Bisognava prendere in considerazione anche questa possibilità.

Santo cielo... Non era affatto preparata all'evento...

A Houston viveva con i soldi contati, cercando di risparmiare il più possibile per quando avrebbe partorito. Non aveva le possibilità economiche per sostenere quelle spese che di solito i genitori affrontano quando aspettano un bambino, quindi non ci aveva mai neppure pensato.

"Oddio, Blake, è vero!" esclamò lei con un tono carico di panico.

"Gioia, non volevo farti agitare," disse Blake con voce calma, sedendosi vicino a lei, "Ti giuro che non ti ho detto questo né per stressarti inutilmente, né per spaventarti. Pensavo solo che andare in giro a mettere insieme il corredo del nostro bambino, ti avrebbe riempito di gioia ed entusiasmo."

DI NUOVO & PER SEMPRE (2 LIBRO DELLA SERIE "AMORE E POTERE")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora