CAPITOLO 2

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Rowena s'impose di mantenere la calma, scrutandolo con sguardo freddo, inespressivo, quando invece emozioni violente minacciavano di eruttare come lava incandescente.

"Non sono affari tuoi, Blake."

"Lo sono, invece, se sei incinta di mio figlio" ribatté lui, reprimendo l'ira visibilmente.

Lei incrociò le braccia sul petto e lo fissò imperterrita.

"Come diavolo ti è saltata in mente un'assurdità del genere?"

Per un uomo che è stato fin troppo propenso a credere che fosse passata con molta disinvoltura da un letto all'altro, era piuttosto singolare che le piombasse ora in casa, a pretendere che gli rendesse conto della paternità di suo figlio.

"Dannazione, Rowena, eravamo fidanzati! Vivevamo sotto lo stesso tetto, dormivi nel mio letto... facevamo sesso. Ho il diritto di sapere se questo bambino è mio."

Rowena sollevò un sopracciglio e lo studiò per un istante.

"Impossibile saperlo di certo... Dopotutto, sono stata a letto con una moltitudine di uomini, no? Compreso tuo fratello."

Si strinse nelle spalle in un gesto di noncuranza e girò sui tacchi, dirigendosi verso la cucina. Blake la seguì come una furia. Sentiva la rabbia emanare da lui, in ogni suo respiro.

"Sei una sgualdrina, Rowena! Una squallida e calcolatrice sgualdrina. Ti ho dato tanto e tu che hai fatto? Hai gettato via tutto per saltare da un letto all'altro."

Di fronte ad una tale offesa, Rowena piroettò su sé stessa, dandogli le spalle. Strinse la mano in un pugno, desiderosa di colpirlo, però, alla fine, dovette irrigidire le braccia lungo i fianchi per non farlo.

"Vattene fuori da casa mia! Esci subito da qui e non tornare mai più!"

Un lampo d'ira gli guizzò negli occhi.

"Io non vado da nessuna parte, Rowena. Starò qui finché non mi avrai detto quello che voglio sapere."

"Molto bene. Questo bambino non è tuo. E ora, sparisci da qui e dalla mia vita per sempre!"

"Allora, questo bambino è di Victor?"

"Perché non lo chiedi a lui?"

"Mio fratello ed io non parliamo di questo," disse lui con tono duro.

"Ma tu guarda... Una cosa sulla quale la pensiamo allo stesso modo, visto che io non voglio più parlare con nessuno dei due. Non è figlio tuo, Blake! Adesso esci da casa mia e dalla mia vita. In fondo, quando me lo hai chiesto tu, io l'ho fatto."

"Non mi hai lasciato altra scelta, Rowena."

"Scelta..." sbuffò lei, scuotendo la testa. "Questa sì che è bella. Non mi risulta che tu me ne abbia offerta una. Sei stato tu a fare una scelta per tutti e due."

Lui la fissava incredulo.

"Certo che hai una bella faccia tosta! Anche adesso stai ancora giocando la parte della martire..."

Basta! Ne aveva abbastanza!

Rowena marciò spedita verso la porta e la spalancò, aspettando impaziente che uscisse. Ma lui non si mosse.

"Perché vivi così, Rowena?" le chiese Blake, guardandosi intorno. "Ho pensato tanto a quello che è successo e non riesco a capacitarmi perché l'hai fatto. Ti amavo così tanto... Maledizione, ti avrei dato qualunque cosa mi avessi chiesto! Avresti potuto vivere come una regina con me. Anche dopo che ho scoperto il tuo tradimento e ci siamo lasciati, ti ho sborsato una considerevole somma di denaro perché non accettavo l'idea che potessi vivere in miseria! Per poi scoprire che abiti in un tugurio e fai un lavoro ben al di sotto delle tue potenzialità."

DI NUOVO & PER SEMPRE (2 LIBRO DELLA SERIE "AMORE E POTERE")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora