28|Una merengue in città

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Barcellona, 12 Agosto

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Barcellona, 12 Agosto

Assunta. Siria continua a fissare la mail sul suo pc. Non ci può credere, è un passo più vicina al suo sogno. Quando è andata al colloquio per un posto nello staff di gestione delle relazioni pubbliche del Barcellona le era parso di capire di non avere alcuna speranza e invece alla fine l'hanno presa.

È al settimo cielo, soprattutto perché inizierà a lavorare subito, con la prima partita della stagione. Non c'è niente che le impedisca di emettere un urlo di felicità e Carlotta per lo spavento si precipita nella sua stanza, mentre si asciuga le mani con uno straccio.

«Che succede?» chiede spaventata, rimanendo immobile davanti alla porta.

Siria si lascia trasportare dall'entusiasmo e corre ad abbracciarla. Gesto alquanto insolito che non fa che aumentare la preoccupazione della sua migliore amica, ma ha così tanta adrenalina in corpo che non sa come scaricarla.

«Mi hanno presa» annuncia finalmente, continuando a saltare sul posto come una molla.

Non c'è bisogno che specifichi a cosa si sta riferendo, Carlotta ha seguito attentamente tutte le mosse degli ultimi giorni e sa perfettamente che Siria è andata a consegnare il suo curriculum al Barcellona per tenersi impegnata e fare esperienza durante il master. Aveva perso le speranze prima di quel giorno, ma evidentemente qualcosa comincia a girare nella sua direzione.

L'italiana sgrana gli occhi incredula. Anche lei era poco fiduciosa, sa quanto quel mondo possa essere crudele, specialmente quando si è al centro delle polemiche, ma è felice di apprendere finalmente che a Siria venga riconosciuto il suo impegno non per il cognome che porta.

«Che stai dicendo?» le chiede, facendosi contagiare dal suo entusiasmo e cominciando a gridare con lei. «Sono così felice per te!»

In quel momento l'argentina finalmente realizza e capisce che già dal giorno seguente sarà parte del team di uno dei club più titolati d'Europa. È un ottimo trampolino di lancio per la sua carriera, tutto ciò che potesse desiderare.

«Non ci posso credere» esclama, con una mano che le copre la bocca e lo sguardo perso nel vuoto. Le viene quasi da piangere percependo di star costruendo qualcosa di solido nella sua vita, da sola.

«Te lo meriti, Riri, hai lavorato sodo in questi anni» si congratula Carlotta, passandole teneramente una mano sui capelli e guardandola con un'aria fiera. «Una Merengue che lavorerà nel Barca, questo sì che è divertente!»

Prima che il momento si faccia troppo serio e scoppino entrambe a piangere, l'italiana pensa ad alleggerire il tutto con una battuta piuttosto scontata, che però fa ridere entrambe. Forse quello è davvero l'ostacolo più grande. In tutta la sua vita Siria non si sarebbe mai aspettata di far parte dei blaugrana, ma dopo essersi innamorata di uno di loro, non la stupisce più nulla.

In the name of love - GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora