"Gola"

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La prima stanza ti ha lasciato dolorante ma anche vogliosa di scoprire i piaceri delle porte successive.
Pensi che forse Namjoon non sbagliava, saresti tornata da lui sicuramente, da quel corpo scolpito e possente.
Ti sistemi la vestaglia, struscia sulle natiche arrossate provocandonti una smorfia di dolore, ma nemmeno in quel momento ti penti di ciò che hai subito poco prima.

La seconda porta è uguale alla precedente, l'unica differenza è il nome riportato sulla targhetta "Gola".
Apri la porta e ti accoglie un ragazzo alto e allenato, meno muscolo di Namjoon.
Stavolta non indossa un paio di boxer, il suo unico indumento è un grembiule di pelle nero che si allaccia al collo e alla vita, le sue natiche sono scoperte.
Deglutisci la saliva, la bellezza apparteneva a quella casa, i due ragazzi che avevi incontrato solo con uno sguardo potevano farti cadere ai loro piedi.

Lui è Seokjin.

"Hai fame?"
Ti chiede sorridendoti maliziosamente.

Tu non sai cosa rispondere visto dove ti trovavi, sicuramente era una frase a doppio senso, ti confermò il tuo pensiero quello che disse dopo.

"Ho voglia di assaggiarti, sembri così saporita".
Si lecca le labbra e si avvicina a te, ti afferra la mano e ti conduce nel letto facendoti sedere su di esso.

Ogni stanza aveva un letto a baldacchino con le lenzuola di un rosso scuro.
All'interno ognuno di loro aveva una vetrina con oggetti comuni e quella con oggetti appartenenti alla propria stanza, al proprio peccato.
Lo guardi mentre si avvicina ad un mobiletto nero, solo quando lo apre e da esso estrae una bomboletta di panna spray capisci che si tratta di un frigo.
Si posiziona davanti a te con un ghigno stampato in volto.

"Distenditi, diventerai il mio dessert".

Tu lo guardi e capisci che con la panna ti decorerà.
Con le gambe ti spingi sul letto distendendoti al centro di esso.
Lui successivamente sale sopra di te, racchiude le tue gambe dentro le sue.
Quella visione potrebbe uccidere chiunque.
Apre la bomboletta, la scuote non smettendo di guardarti negli occhi, solo il suo sguardo ti sta facendo avvampare.
Spruzza un ricciolo di panna sul tuo collo, si abbassa e inizia a levarlo leccandolo, appena senti la sua lingua sulla tua pelle un brivido percorre tutto il tuo corpo.
Ti apre la vestaglia,il secondo ricciolo di dolcezza lo deposita sopra un tuo capezzolo,lecca via tutta la panna arrivando a morderlo e succhiarlo.
Inizi a gemere, le sue labbra sono una cosa meravigliosa, carnose, morbide. Appoggia la bomboletta e poi mentre continua la tortura con le sue labbra afferra l'altro seno stringendolo tra la sua mano.
E proprio in quel momento come nella prima stanza inizi a bagnarti tra le gambe, stavi provando l'esatto opposto e la cosa rendeva tutto ancora più eccitante.
Lascia la presa del tuo capezzolo e con la lingua scorre lungo il tuo addome, si solleva leggermente per poterti aprire le gambe.
Si abbassa con la testa fino ad esse, riprende la panna e lascia un ricciolo al di sopra della tua intimità, inizia a levarla con la lingua toccando ripetutamente il clitoride, succhiandolo successivamente.
Tu inarchi la schiena e infili le mani tra i suoi capelli gemendo, la sua lingua gioca ancora un po' per poi staccarsi.
Risale verso di te abbassando il bacino, sfiorando con la punta della sua elezione la tua pelle, era così calda.
Porta il viso vicino al tuo orecchio.
"Lo hai sentito? Questo sarà tuo la prossima volta".
Ti sussurra all'orecchio mordendolo successivamente.

Ti lascia senza fiato e senza parole, ti chiude la vestaglia e si alza ghignando.

"La tua fragolina era ottima con la panna".
Si lecca le labbra e ti sorride maliziosamente.

Tu arrosisci violentemente coprendoti, forse non sai nemmeno tu se sopravivverai fino alla fine delle stanze.
Gli sorridi con il volto in fiamme e lasci la stanza.

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