"Allora come ti sembra?" dice Luke con un sorriso.
"È mitica papá!" dice Rose saltellando sul divanetto.
"Mi sta venendo il mal di mare." dice Calum portandosi una mano davanti la bocca.
Siamo nello studio di registrazione di Los Angeles. Sono così contenta di aver seguito il mio cuore. Luke ci sta facendo ascoltare una 3 delle canzoni che hanno già inciso e sono fantastiche.
"È stupenda." dico scuotendo la testa incredula. Mi sono data una spinta girando sulla sedia con le rotelle. Luke viene verso di me e poggia le mani sui braccioli. Si abbassa su di me e mi dà un tenero bacio.
"Ti amo." sussurra con un sorriso. Gli accarezzo il viso. "Anche io." dico non riuscendo a nascondere un sorriso.
"Ho parlato con i ragazzi ieri e ci è venuto in mente qualcosa." dice sedendosi in braccio a me. Faccio un verso di dolore e cerco di spingerlo via.
"Luke togliti." dico soffrendo per quanto è pesante.
"Sh, va tutto bene." dice accarezzandomi i capelli. Cerco di sistemarmi al meglio che posso per non sentire tutto il suo peso.
"Cosa avete deciso quindi?" dico avvolgendolo tra le mie braccia.
"Che dovresti fare una canzone insieme a noi." dice con tutta la naturalezza del mondo, come se fosse normale.
"Cosa?! No, canto solo per Rose." dico ritirando le braccia e incrociandole al petto.
"Hai gia cantato per tantissime persone. Perchè adesso dovrebbe essere diverso?" dice con le sopracciglia aggrottate, leggermente irritato.
"È da tanto tempo che non canto per delle persone, e non so se sono disposta a rifarlo." dico abbassando lo sguardo sulle mie dita intrecciate. Ho paura che tutto si ripeta di nuovo.
"Mamma è bravissima. Mi canta sempre la canzone della buonanotte." dice Rose mettendosi finalmente a sedere. Calum tira un sospiro di sollievo e si passa una mano fra i capelli.
"Lo so che mamma è bravissima." dice rivolgendosi a sua figlia. È così strano pensare qualcosa del genere. "Vorrei solo sentirla cantare di nuovo." dice stringendomi la mano.
"La ricordo ancora a memoria, e so che l'ho cantata milioni di volte, ma so anche che è lei ad aver permesso che tutto questo si realizzasse." dico ricambiando la sua stretta. Mi alzo in piedi e dopo aver detto qualcosa al ragazzo che si occupa di tutte quelle apparecchiature, entro nella camera insonorizzata.
Sento le orecchie ovattate. Prendo le cuffie davanti a me e le indosso con mani tremanti. Posso farcela, l'ho già fatto. Sento le note di quella canzone rimbombarmi nel cranio e chiudo gli occhi cercando di farle mie.
For a while we pretended
That we never had to end it
But we knew we'd have to say goodbyeYou were crying at the airport
When they finally close the plain door
I could barely hold it all insideLe immagini di quel maledetto giorno in cui sono tornata a quella che pensavo essere casa mia mi colpirono come una treno in corsa. Lui era li ed io stavo andando via. Cosa mi era passato per la testa? Cosa ci era passato per la testa?
Ho finito la canzone, intendendo ogni singola parola. Non la cantavo da anni ormai e provavo una grande emozione. Per un momento mi ero immaginata di nuovo sul palco a cantare per la folla urlante. Amavo farlo nonostante molti mi odiassero a causa della relazione che avevo con Luke.
Tolgo le cuffie ed esco con cautela. Trovo Luke ad aspettarmi oltre la porta. Poggia le mani ai lati del mio viso e cattura le lacrime che stanno scivolando sulle mie guance. Non me ne sono neanche accorta.
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I have a dream, him. -OneShot
FanfictionNiky e Luke sembravano aver preso strade diverse. Ma l'amore trova sempre il modo.