capitolo 5- Nemmeno se fossi l'ultimo uomo sulla terra

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Dopo essermi recata a lezione e seduta accanto a Tay, non riesco a fare a meno di chiedermi di cosa stessero parlando Thomas e i suoi amici.

So che non sono affari miei e sicuramente mi pentirò di essermelo chiesto, ma questa domanda mi rimbomba in testa da ormai un'ora.

Sembrava che stessero parlando di qualcosa di losco, qualcosa che non può essere rivelato.

«L'hai presa?» aveva chiesto Thomas.

Che cosa?

Non lo so, ma non posso fare a meno di pensarci.

Cerco di focalizzarmi sulla lezione che ormai sta finendo.

«Senti...» Tayler richiama la mia attenzione, «Vorrei invitarti a uscire, se ti va, uno di questi giorni, come amici», specifica.

Lo guardo negli occhi per qualche istante, anche lui è un ragazzo bellissimo, e credo che mi farebbe bene avere degli amici con cui uscire più spesso.

«Si, certo», rispondo e subito il suo volto si illumina.

Ricordati che è il fratello di Thomas.

Eppure, sembra non aver niente a che fare con lui, a parte qualche raro momento di ira, in cui i due si somigliano molto.

Mi sembra che Thomas stia solo con la sua cerchia ristretta. Ma sono fratelli, dovranno pur avere un legame, no?

«Ci esci spesso con Thomas?» chiedo senza scrupoli.

Se dobbiamo uscire insieme, devo conoscerlo meglio.

Lui ci acciglia, come se non si aspettasse quella domanda. «Si, cioè no. Voglio dire, viviamo insieme e ogni tanto esco con James e Sam, ma non così spesso come lui», mi racconta.

«Non avete un buon legame?»

«Si, lo abbiamo. Ci vogliamo bene. È che non siamo molto simili, abbiamo amicizie differenti», ammette lui con un po' di rammarico, come se la cosa non lo facesse molto felice.

«Capisco.»

«Tu hai fratelli o sorelle?» mi chiede.

Scuoto la testa in segno di diniego.

«Ci vediamo domani, ragazzi.» Il professore ci comunica che la lezione è finita.

Mi alzo per andare a mensa e Tay mi segue, ci sediamo insieme a Logan e Carmen e...insieme alla ragazza mora che stava leccando la gola di Thomas come se stesse cercando un tesoro perduto, proprio in quel punto.

«Ariel, ti presento Tiffany, è una mia cara amica», asserisce Carmen.

Tiffany fa un sorriso timido e io ricambio.

Non eri molto timida ieri, quando ti baciavi con Thomas davanti a tutti, però.

Ma che pensieri faccio? E che m'importa?

Oddio, sto diventando come mia madre.

«Piacere di conoscerti», le dico, cercando di stemperare la tensione che mi si è accumulata in corpo. Non so spiegarmelo, ma questa ragazza mi mette a disagio, non so se sia per la sua bellezza innata, o se per la sua disinvoltura. «Quindi...sei la ragazza di Thomas?» le chiedo, perché non so tenere la mia boccaccia chiusa.

Tutti scoppiano in una risata, come se avessi detto la cosa più esilarante del mondo.

«Che c'è?» domando confusa, sentendomi lievemente presa in giro.

«Thomas non ha una ragazza, Ariel», È Carmen a prendere la parola e Tiffany annuisce, ma nel suo viso compare un'espressione triste.

Okay...

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