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Qualche mese prima

Yoongi pov's

"Caro diario del cazzo, si proprio così ti voglio chiamare oggi perché mi sono stufato e non immagini quanto. Volevo iniziare a scriverti come sfogo per tutto il brutto periodo che sto passando, ma non sono riuscito nel mio intento. Namjoon ha quasi scoperto i tagli, ieri voleva fare sesso con me però come gli avrei spiegato i cerotti sulle cosce senza litigare di nuovo con lui? Lo amo eppure ultimamente non sono convinto che lui provi lo stesso, ho trovato delle lettere segrete che gli ha lasciato un ammiratore segreto e nemmeno ne ha parlato con me che sono il suo partner. Faccio schifo come fidanzato e mi faccio schifo come persona, vorrei ssparire dalla faccia della Terra una volta per tutte, non ci riesco purtroppo. L'ultima volta mi ha fermato Hobi dal buttarmi dal balcone e stava piangendo a dirotto, gli ho fatto promettere di non dirlo a nessuno, soprattutto a Nam e spero vivamente che mantenga la promessa fatta. Ho paura a fidarmi degli altri nonostante sappia che Hobi è di parola, sono ritornato paranoico su qualsiasi e non voglio essere sostituito nuovamente, non lo sopporterei un'altra volta. Dannato fidanzato scemo e dannato me che lo sono ancora di più quando mi ci sono messo lo scorso anno, oggi stava anche flirtando amorevolmente con un ragazzo, me ne sono andato senza parlargli, tanto che senso aveva? Avrebbe detto che mi faccio troppe seghe mentali e che ama solamente me, ciononostante non so se posso fidarmi davvero. Non riesco a odiarlo tuttavia lo amo troppo e so già che entro la fine della serata lo chiamerò perché sono troppo sottone, è quasi sempre stato così tra di noi."

Chiuse con rabbia e frustrazione quel quadernino, lo stesso che il suo psicologo gli aveva detto che poteva essere utile per sfogare tutti i suoi pensieri negativi purtroppo non era stato così, anche lui gli aveva mentito.

Un po' tutti ultimamente gli stavano mentendo.

Era senza speranza, si sentiva messo all'angolo da tutte le disgrazie che gli erano capitate una dietro l'altra e delle quali non riusciva a parlarne quasi con nessuno, se non con il suo dottore che cercava di salvarlo disperatamente prima che compiesse qualche pazzia.

Yoongi preso dalla rabbia implacabile del momento, lanciò l'oggetto dei suoi sfoghi in direzione dello specchio, spaccandolo in tanti pezzi che finirono su tutto il pavimento della sua camera.

Era in casa da solo, come la maggior parte del tempo dato che i suoi lo evitavano ormai conea peste, nemmeno fosse stato affetto da essa è che avrebbe potuto attaccargliela per davvero.

Aveva sviluppato un odio contro di loro che non aveva mai sperimentato prima, era diventato il loro tiro al bersaglio per quando tutto andava male, cosa che aveva anche pensato di meritarsi per essere un pessimo figlio e per far schifo come persona.

Aveva iniziato a punirsi facendosi del male e smettendo di mangiare da qualche settimana, le cose erano andate rapidamente giù da tre mesi a quella parte rendendolo quasi a pelle e ossa con i polsi pieni o di braccialetti oppure di nastri kinesiologici che poteva usare liberamente con la scusa del basket.

Nessuno lo aveva notato tanto, indossava sempre vestiti larghi o la tuta dato che la sua scuola non obbligava l'uso della divisa e ne aveva ampiamente aproffittato, tanto a chi sarebbe importato se avesse perso peso?

Nemmeno Namjoon quando facevano sesso se ne era accorto, troppo impegnato a marchiare di succhiotti il collo del maggiore e a sfondarlo con la propria erezione.

Il ragazzo dai capelli bianchi decise di alzarsi dal suo letto per raccattare tutti i vetri da buttare via nel sacchetto della spazzatura, eppure rimase incantato da un pensiero fisso vedendoli così per terra, un pensiero stranamente macabro che avrebbe cambiato tutto da quel momento.

Nonostante spesso gli fosse sfiorata quell'idea malsana e che aveva provato a ignorare, mai avrebbe pensato di voler portare a fine davvero quel tentativo estremo di cessare il suo tormento interiore una volta per tutte e senza rimorsi.

Ne scelse uno né troppo grande né troppo piccolo, della misura ideale da tenere in mano senza ferirla, in passato quando suonava il pianoforte si prendeva molta cura delle sue mani e dopo quel pensiero passò la parte appuntita sul braccio, per tutta la sua lunghezza vicino alla vena che si intravedeva molto bene data la sua carnagione.

La sua pelle pallida venne presto macchiata dal rosso del sangue, il quale cadde ovunque nella stanza e il giovane poteva benissimo sentire la testa che iniziava a girare, segno che molto presto o avrebbe perso i sensi o sarebbe morto.

Già la tanto attesa e agoniata morte che aveva desiderato da mesi a quella parte, la quale avrebbe messo fine meno a tutte le sue pene si era detto e quindi si mise comodo sul suo amato letto, attendendo il momento in cui avrebbe lasciato quel mondo orrendo che non gli aveva regalato niente anzi gli aveva tolto quel poco che aveva.

Prese il telefono con ormai la vista sfuocata, doveva fare un'ultima cosa prima di lasciare quel mondo malato che lo aveva fatto soffrire per la maggior parte del tempo, dire addio a Namjoon il suo primo e unico vero amore.

Nonostante le cose non andavano nel migliore dei modi da qualche settimana a quella triste parte, doveva dirgli un ultimo ti amo, doveva illudersi di ricevere un'ultima volta una risposta del minore anche se solo con un cuore colorato, per essere definitivamente in pace con sé stesso e quella decisione che aveva preso in fretta r in furia.

I suoi genitori non meritavano nemmeno un addio, con tutti gli ulteriori problemi che gli avevano dato, non erano degni secondo lui di un ultimo disperato gesto di affetto nei loro confronti anzi se avesse avuto la possibilità gli avrebbe urlato tutto il patimento che aveva subito a causa loro.

Quindi con la convinzione di lasciare la sua triste vita lì in quel momento e in quel modo, scrisse al suo fidanzato un messaggio breve e disperato per quanto gli permettesse la debolezza che lo stava impossessando man mano che le sue energie vitali lo stavano abbandonando del tutto.

Ti amo Namjoon, spero che nella prossima vita tra noi vada meglio e sii felice ti prego.❤

E dopo quello vide solo il buio troppo debole per la perdita della sua linfa vitale che continuava a sgorgare via dal suo corpo, il suo telefono cadde per terra rompendo i cristalli liquidi ma con una chiamata in arrivo, quella del più piccolo che chiamava disperatamente e a ripetizione il suo ragazzo che ormai giaceva senza vita tra le coperte.

Angolo di Minmin:
Buongiorno eccomi con un aggiornamento per questa storia, spero che abbiate preparato i fazzoletti perché il prossimo capitolo sarà pure peggio di questo. Tengo comunque a fare una piccola precisazione, i temi trattati in questa storia saranno molto delicati, per questo l'ho inserita nella categoria per adulti. Se mai doveste avere problemi di autolesionismo o addirittura pensieri suicidi, per quanto sia difficile parlarne con altre persone, cercate di farlo. Se non volete con le persone fare a voi, esiste una linea apposta che è sicura e anonima,  02 2327 2327 oppure il sito www.telefonoamico.net
A presto,

Minmin

  Please don't leave me |Namgi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora