...♡ Capitolo 1♡ ...

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Rieccomi!
Un'altra storia, un'altra minsung... Strano vero?

Questa volta sono uscita dalla mia comfort zone e mi sono lanciata in qualcosa di diverso.
Non sarà una classica storia cuori e fiori ma sarà ricca di azione, intrighi, armi, violenza, sesso...
Si, sarà smut anche questa tanto per cambiare 😏
Spero possiate apprezzarla come avete fatto con quella precedente e di cui non smetterò mai di ringraziarvi!

Gli aggiornamenti saranno un po' più lenti perché scriverla è più complicato di quello che pensavo 😅

Sadang-dong, Seoul agosto 2020

"Cazzo Minho, puoi guidare dritto? Non riesco neanche ad accendermi una sigaretta"
Si lamenta il passeggero al mio fianco

"Fottiti, se non te ne sei accorto ci stanno inseguendo da 15 minuti, non me ne frega un cazzo della tua sigaretta"

E detto questo imbocco una strada laterale sterzando all'improvviso e urtando un secchio della pattumiera con il posteriore dell'auto

"Fortuna che non ho mangiato prima di venire, avrei potuto vomitarti nell'auto"

"Ti avrei ucciso con le mie stesse mani, lo sai quanto ci tengo a questa macchina, ho cambiato gli interni solo l'anno scorso" gli ricordo.

Guai a chi mi tocca l'auto, è la mia bambina, audi RS e- tron gt, un gioiellino da guidare, modificata e personalizzata dal mio meccanico di fiducia per sfrecciare in città con la massima sicurezza e prestazioni, se potessi me la sposerei.

Alzo lo sguardo sullo specchietto retrovisore e noto che il SUV nero ci sta ancora inseguendo

"Figli di puttana, non sono ancora stanchi?"

"No preoccuparti Jiwon, ora li semino"

"Si certo, hai detto così anche 10 minuti fa e ora ci ritroviamo a girare in macchina da 20 minuti,ho seriamente il mal d'auto"

"Taci" lo zittisco.

Devo trovare una soluzione, devo seminarli altrimenti non riusciremo a compiere il nostro lavoro.
Mi guardo velocemente attorno, deve esserci un modo... Trovato.

Svolto a destra sterzando bruscamente facendo stridere gli pneumatici sull'asfalto e lasciando dietro di me una scia di fumo.
Jiwon si appende alla maniglia facendosi il sengo della croce, pur non essendo neppure cristiano.

Mi infilo in una strettoia e proseguo dritto, conosco le strade di Seoul a memoria, avrei dovuto pensarci prima.
Proseguo dritto fino a imboccare un'altra strada sulla sinistra.
A quest'ora della notte non c'è in giro nessuno, il che è un bene, non devo fare lo slalom tra le macchine rischiando qualche incidente.

Lancio un veloce sguardo allo specchietto e vedo quei bastardi ancora dietro.
Svolto dietro l'angolo ed entro nella grande autorimessa abbandonata, è sostanzialmente un cimitero di macchine abbandonate all'aperto dove di solito si limitano a dormire i senza tetto o dove avvengono gli scambi di droga.

Corro velocemente tra i rottami e appena noto uno spazio libero tra due macchine, mi ci infilo con una sola manovra schiacciando Jiwon contro al vetro, facendolo imprecare per l'ennesima volta.
Spengo il motore dell'auto e aspetto, dopo pochi secondi, il suv passa dritto senza vederci continuando la caccia.

"Non ci hanno visti..." Sussurra Jiwon spiando dallo specchietto laterale

"Così pare, ma non si daranno per vinti" dico tirando fuori la mia Glock 17 e togliendo la sicura.

Apro lo sportello guardandomi attorno, sembrerebbe che non ci sia nessuno, non sento neanche più il rombo dell'auto, o se ne sono andati, cosa improbabile, oppure si sono fermati e stanno usando la nostra stessa tattica.

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