Non penso di aver mai dormito così bene in tutta la mia vita, questo è decisamente il letto più comodo su cui io abbia mia dormito.
Le lenzuola morbide e profumate mi avvolgono completamente e mi fanno sentire protetto.
O forse è l'ambiente in cui sono che mi dà questa sensazione, pur non essendo casa mia, mi sento al sicuro per una volta.Mi alzo a malavoglia sedendomi sul letto e stropicciandomi gli occhi, guardo l'orologio da polso, le 9:30, non dormivo così tanto da anni...
Scosto le coperte e mi alzo indossando un paio di morbide ciabatte bianche e vado a farmi una doccia veloce, indosso un paio di jeans e una felpa ed esco in corridoio.
In generale ho un passimo senso dell'orientamento e mi sono già dimenticato della spiegazioni di ieri di Minho per quanto riguarda le stanze.
Minho... Se ripenso al suo sguardo mi vengono ancora i brividi.
Mio fratello ha sempre avuto grande stima di lui, mi raccontava delle loro bravate, delle avventure e dei combattimenti che avevano affrontato assieme, dalla sua descrizione me lo aspettavo in modo completamente diverso.
Ho come il sentore che la morte di mio fratello possa averlo cambiato, così come ha cambiato me.I nostri genitori sono morti in un incidente stradale quando io avevo 12 anni e lui solo 4 anni in più di me, siamo stati affidati a degli zii che non conoscevamo neanche, e con cui non abbiamo avuto nessun rapporto e non ce la siamo passata bene.
Lo zio era un ubriacone, di giorno lavorava in fabbrica e la sera tornava a mezzanotte passata ubriaco fradicio tanto da non reggersi in piedi, la zia aveva un negozio di vestiti ma a quanto pare i camerini li usava anche per altro, era nota per le sue fantastiche "prestazioni", e questo spiegava la fila di uomini davanti al negozio oltre l'orario di chiusura.Jiwon è sempre stato una testa calda, a scuola faceva spesso a botte con gli altri ragazzi e attaccava briga con tutti, il che scatenava le ire dello zio che non si è mai risparmiato di alzargli le mani, quando jiwon tornava in camera pieno di lividi freschi e sbavature di sangue, diceva che era colpa della scazzottata che aveva fatto quel giorno con alcuni ragazzi, ma nemmeno chiudere la porta serviva a nascondere le sue grida e quelle dello zio.
Quando ha compiuto 18 anni, ce ne siamo andati di casa, gli zii non erano affatto dispiaciuti della cosa, meno soldi spesi per nutrirci.
Jiwon ha iniziato a lavorare in un supermercato a tempo pieno e io ogni tanto aiutavo la nostra vicina di casa che aveva un negozio di fiori a scaricare la merce nel magazzino, il che mi assicurava una buona mancia settimanale.Eravamo solo io e lui, noi due contro il mondo.
Poi una sera si è cacciato nei guai, ha difeso un ragazzo da un'aggressione ma si è ritrovato lui stesso in mezzo una sparatoria tra due gang.
Mi ha detto di essere stato salvato da un ragazzo che, visto le sue ottime doti nel combattimento, gli ha proposto di unirsi a loro.
Ottima paga, ottimi orari ma lavoro non propriamente onesto.Ha deciso di accettare quando siamo rimasti senza elettricità per 4 giorni perché non avevamo soldi per pagare le bollette e ha lavorato con loro per diversi anni, fino a quel maledetto incidente.
Se erano davvero così tanto legati, perché nessuno di loro è venuto alla sua veglia funebre? Perché sono dovuto restare da solo in quella stanza tetra a commemorare mio fratello?
Mi giro un attimo intorno e grazie alla mia scarsa memoria fotografica, raggiungo le scale che portano al piano di sotto.
Ho una fame tremenda, la prima tappa della mattina è trovare un caffè dove fare colazione.Appena giungo al termine delle scale, due persone che parlano animatamente mi fanno bloccare all'istante, sporgo la testa oltre l'angolo e noto due ragazzi in piedi, entrambi vestiti di nero, uno più alto con una folta chioma rosso fuoco, e l'altro leggermente più basso con i capelli corti biondi
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♡...Red Thread...♡
FanfictionNella città di Seoul, un organizzazione criminale combatte tutti i giorni per mantenere il dominio nella zona e Jisung ci si trova improvvisamente dentro. Dopo la morte del fratello maggiore, non gli resta più niente, non ha una casa, una famiglia...