CAPITOLO 6

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Quella sera, jimin stava servendo il gelato per dolce quando jungkook comparve sulla porta. Mise una bella cucchiaiata nella ciotola di yuna, ne aggiunse un pizzico in più e decise che le porzioni erano identiche all’occhio umano. Le mise davanti ai due bambini. Jungkook gli diede un bacio veloce mentre raggiungeva il lavello.

«La pizza è nel forno,» gli disse jimin. «Ne è rimasta molta.» «Ottimo.» Jungkook aprì lo sportello del forno, prese il cartone e mise su un piatto le fette avanzate. Si accomodò al solito posto a capotavola e jimin gli passò un bicchiere d’acqua prima di tornare a sedersi sulla sua sedia.

Yuna aveva molto da raccontare di quella giornata al suo papà. Questo gli permise di fare solo piccole incursioni verso il cibo nel suo piatto. E jimin ebbe così la possibilità di studiare Jungkook. Una lunga giornata, ma non senza progressi, decise, giudicando la postura e il buon appetito del suo uomo.

«…e poi abbiamo parlato del Giorno del Ringraziamento e di cosa mangiamo,» spiegò Yuna.

«E io ho detto che mia zia faceva la torta di zucca e quella di ciliegie e quella di mele. Perché è davvero brava coi dolci e metteva via tutti gli avanzi per dopo. Ma non so che cosa mangeremo quest’anno perché i maschi non sanno cucinare.»

«Prego?» L’attenzione di jimin si focalizzò.

«Se non sbaglio, ho cucinato parecchio ultimamente e nessuno si è mai lamentato.»

«Sì, ma solo lo stufato e gli spaghetti e le altre cose. Al Ringraziamento c’è il tacchino e le torte. Joey dice che i maschi non sanno cucinare quelle cose.»

«Beh, Joey non sa tutto.» jimin aveva pianificato di acquistare per la maggior parte cibo già pronto per quel giorno di festa, ma che fosse dannato se lasciava pensare a quella bambina che gli uomini non erano in grado di fare ciò che facevano le donne. O viceversa.

«Guarda caso, io sono molto bravo a fare i dolci. E la torta sembra proprio una bella idea.»

«Alla zucca e alle ciliegie e alle mele? Come sempre?»

«Certamente.» jimin sapeva che Jungkook era preoccupato di ciò che Yuna aveva perso quando zia Brenda li aveva rifiutati. Le torte erano abbastanza semplici da rimpiazzare, anche se la pretesa di essere bravo a fare i dolci era un po’ tirata per i capelli.

«E tu mi aiuterai.»

«Non devi farlo per forza, jimin» intervenne jungkook.

«Al supermercato ci sono ottime torte già fatte.»
«Sarà divertente. E in ogni caso i bambini sono a casa da scuola già mercoledì. Faremo fuoco e fiamme.» Uuna arricciò il naso.

«Come si cucinano il fuoco e le fiamme?» Jungkook le accarezzò la guancia.

«È solo un modo di dire, principessa, non ci saranno le fiamme per davvero. Se avete finito il gelato, perché non andate a mettervi il pigiama e scegliere un libro da leggere?» Entrambi i bambini scesero dalle sedie e si diressero nelle loro camerette.

Jimin portò via le ciotole dal tavolo e sospirò.
«Cosa c’è?»

«Yuna mangia solo un decimo di Ben,» rispose, risciacquando gli avanzi nel lavandino.

«Ma, il cielo non voglia, che le dessi una porzione più piccola per cominciare. Gli dei dell’equità avrebbero potuto colpirmi all’istante.» Jungkook mise da solo il suo piatto nel lavandino e osservò le tracce di gelato che si stavano sciogliendo nello scarico.

«È uno spreco, tesoro. Forse dovresti essere più rigido con lei.»

«Mi scelgo da solo le mie battaglie. E quella non la voglio fare.» Mise le ciotole nella lavastoviglie, prese il piatto di jungkook dalle sue mani e caricò anche quello.

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