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 Non appena rialzai lo sguardo lo vidi rimanere a stento in piedi "Adrian cos'hai?!" Esclamai alzandomi per reggerlo il più possibile in piedi ma notandolo barcollare ancora di più decisi di farlo sedere su una sedia che i miei uomini avevano port...

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... Non appena rialzai lo sguardo lo vidi rimanere a stento in piedi "Adrian cos'hai?!" Esclamai alzandomi per reggerlo il più possibile in piedi ma notandolo barcollare ancora di più decisi di farlo sedere su una sedia che i miei uomini avevano portato da loro e una volta fatto si portò una mano sulla fronte stringendola, cosa diamine gli stava succedendo?!

"Eri a casa mia..." sussurrò in preda a dei presunti giramenti di testa, mi misi sulle punte dei piedi "ti stai ricordando?" Gli chiesi di nuovo incredula "eravamo ritornati da una festa" continuò, si stava ricordando di nuovo! "Stavi andando nel panico per colpa della stanza chiusa" il cuore iniziò a battere più fortemente "eh?" Chiesi nella speranza che continuasse, potevo sembrare esagerata ma nessuno sapeva quanto avessi sofferto in questi anni senza di lui dopo quella mezza normalità che mi aveva insegnato, a quei pensieri i miei occhi si riempirono di lacrime ma non osavano uscire per fortuna ma anche lui parve accorgersi e mi guardò preoccupato, non sembrava più che avesse quei giramenti ora, mi sentivo così felice e stupida quanto infantile che mi sarei voluta buttare in un suo abbraccio, ma non dovevo, avevo 26 anni ormai e mi sarei mostrata fin troppo vulnerabile agli occhi di tutti, mi limitai ad abbassare lo sguardo e cercai di coprirmi il volto con i lunghi capelli neri "Ilaria?" "Mph?" Mi strozzai con le mie stesse emozioni, sapendo che qualcosa in me non stesse andando bene mi portò due dita sotto il mento e mi alzò lentamente il capo per guardarmi con due occhioni mai incontrati prima "stai bene bambolina?" Non risposi ma lo guardai e basta, mi ero innamorata dell'uomo più bello di tutto l'universo "ora si, ora sto benissimo" risposi in un sussurro ma sorridendogli, avevo quasi paura di averlo detto talmente a bassa voce che fossi stata l'unica ad averlo sentito ma lui lo capì, in realtà lo faceva sempre, fin dai primi tempi, dopo tutto era Adrian Gray no?

"Con te sto sempre bene" continuai sentendo il bisogno di dirglielo e ripeterglielo "se mi guarderai ancora per un istante in quella maniera finirò ad innamorarmi di nuovo di te..." si bloccò "...bambolina" quelle lacrime scesero e notai che eravamo rimasti solo io e lui in mezzo a tutto quel posto "ritornerai mio mafiosetto, ogni singola volta lo sarai" risposi felicissima "e per sempre" lui si alzò e mi portò con lui per poi abbracciarmi e stringermi contro il suo petto grande e bollente, la sensazione era la stessa.

Speravo che quello stesso cuore ora poteva comunicarmi il fatto che il cervello stava finalmente collaborando, così portai le mie braccia intorno ai suoi fianchi e finalmente anche lui ricambiò stringendomi anche di più "Boss White" mi richiamò la stessa identica voce del mio uomo che avevo fatto rimanere nei sotterranei con Holland, mi staccai anche se non volevo e lo guardai "si?" Chiesi più morbida del solito "si è svegliato" rispose serio...

E che la tortura abbia ufficialmente inizio.

SPAZIO AUTRICE:
NON UCCIDETEMI LO SO CHE È CORTO ANCHE QUESTO MA DEVE ANDARE COSÌ! DAL PROSSIMO CAPITOLO RITORNERANNO ANCORA PIÙ LUNGHI ESSENDO CHE QUESTO SAREBBE ANCHE IL CONTINUO DI QUELLO DELL'ULTIMA VOLTA!

BUONA LETTURA DARLINGS E A SETTIMANA PROSSIMA!!

The bad boy is back -2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora