ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 3

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Lasciato il messaggio sul frigo, andai in camera a cambiarmi, volevo prima di tutto farmi una doccia. Entrai in camera con l'accappatoio, ma trovai qualcuno seduto sul mio letto «E-Eli, che diamine ci fai qui?» Eli mi sorrise divertito ma con un leggero rossore sulle guance «È passata un'ora, sono venuto a prenderti» Disse giustificandosi alzando le braccia «Non potevi bussare?» Gli chiesi poi «Non volevo avere una conversazione imbarazzante con tuo padre» «Mio padre è a Londra e mia madre torna questa sera» Lo informai «Ma questo non giustifica la tua entrata dalla finestra» Continuai dopo, girandomi per prendere il cambio «Faceva figo» Disse solamente facendomi ridere «Aspettami qui» Dissi lasciandolo nella mia stanza, andai in bagno e indossai il cambio.

Quando rientrai nella mia camera, lo trovai intento a guardare le polaroid attaccate al muro «Non hai una foto con i tuoi genitori, insieme intendo» «I miei sono divorziati, papà è a Londra con la sua nuova compagna e la figlia» «Oh mi dispiace» Disse abbassando la testa «Niente, non è colpa tua» Dissi sorridendo «Se ti fa piacere, io non so molto su mia madre, papà non ne parla mai» Disse alzando la testa e guardandomi negli occhi «Non dovevi raccontarmelo se non volevi» Gli dissi mettendogli una mano sulla spalla «Se non volevo, non te lo raccontavo» Mi sorrise in risposta «Ora andiamo» Lo presi per il polso e uscimmo di casa, misi le chiavi nella tasca della giacca così come il telefono.

Iniziammo ad incamminarci verso la Jeep azzurra, Eli mi aprì la portiera facendomi l'inchino «Che gentiluomo» Dissi sfottendolo «Visto?» Mi rispose salendo anche lui. Accese la macchina e iniziammo ad allontanarci sempre di più «Perché mi hai detto di farmi trovare pronta?» Indagai «Beh, non volevo restare da solo a casa e già sapevo che papà mi avrebbe fatto il discorsetto» Mi rispose facendomi annuire «Aspetta, io quella macchina la conosco!» Disse Eli facendomi vedere una macchina rossa «Cambio di programma, seguiamoli» Disse iniziando a seguire la macchina.

 «Mi vuoi spiegare?» Gli chiesi poi «Quella è la macchina di Scott Mccall e accanto a lui c'è Lydia Martin» Spiegò, conoscevo entrambi fin troppo bene «E allora?» «Non starebbero insieme se non ci fosse qualche problema con-» Eli si fermò subito diventando pallido «Puoi parlare di quello con me, so tutto...sono la cugina di Jackson Wittemore» Lo informai sbuffando «Aspetta, quel Jackson? Il lupo mancato?» «Si, lui» «Bene, allora dovresti sapere perché li stiamo seguendo» Disse alzando le spalle «Se vanno in giro insieme, vuol dire che sta accadendo qualcosa?» «Qualcosa di grande e io voglio scoprire cosa, mi tengono sempre tutto nascosto» Si lamentò il ragazzo «E poi è da quasi dodici anni che Scott non viene a Beacon Hill» «Chiaro, vanno a destra» Dissi indicando la macchina che aveva cambiato strada.

Continuammo per quasi venti minuti, continuavamo a seguire quella macchina rossa che ci portò al bosco. Parcheggiammo poco più indietro e scendemmo subito dalla macchina pregando che non si fossero già avviati «Seguimi, e fai piano» Mi sussurrò il ragazzo facendomi annuire. In punta di piedi e con molta cautela li seguimmo per quasi tutto il tragitto, da quel che avevamo capito stavano cercando un ceppo di un albero sacro e Malia Tate gli stava mostrando la strada, più o meno.

Ad un certo punto si fermarono, io e Eli ci incollammo ad un albero trattenendo il respiro per non farci sentire «Qualcuno ci sta seguendo, ci sta seguendo da quando siamo entrati nel bosco» Disse Scott mentre io ed Eli ci incollammo ancora di più all'albero «Chi?» Chiese Lydia «Venite qui!» Scott ci prese per i colletti delle giacche mostrandoci alle due ragazze «Aspetta, non stavamo facendo niente, scusa!» Freneticò Eli facendomi alzare gli occhi al cielo «Sei tu» Disse semplicemente Scott per poi passare lo sguardo verso di me, guardandomi confuso «Lui è Eli, il figlio di Derek, mentre lei è...» «La cugina di Jackson, Madison Mitchell» Rispose Lydia «Sei diventato grande» Disse Scott guardando Eli dall'alto verso il basso. 

«Si, forse perché l'ultima volta che mi hai visto avevo tre anni» Disse pungete Eli «Che ci fate qui?» Chiese Scott guardandoci «Ci stavamo chiedendo la stessa cosa» Risposi io a tono «Trekking...è un'ottima giornata per fare trekking» Mentì spudoratamente Malia «So cosa cercate, l'albero, giusto? Quell'enorme ceppo largo sei metri» Chiese Eli in tono convincente «Sapete dove si trova?» Ci chiese Lydia «Più o meno» Sospirò Eli «Cammino nel sonno, non so perché la lo faccio da qualche mese ormai» «Anch'io camminavo nel bosco» Informò Scott «Dopo che Peter ti aveva morso» Fece notare Eli «È stato tuo padre a raccontartelo?» Chiese Scott sorridendo «Mi ha raccontato tutto» Rispose sorridendo, avrebbero continuato per un'altra decida di minuti se non fosse stato per Malia.

«Dov'è l'albero?» «Non lontano da qui» Risposi io, ormai vivevo nel bosco, spesso venivo a fare qualche scatto con la macchina fotografica «Sapevo che era la strada giusta» «No, la strada giusta è lì» Informò Eli indicando alle spalle di Malia «L'avevo capito» Rispose iniziando ad incamminarsi e i due ragazzi la seguirono a ruota «Possiamo aiutarvi a trovarlo!» Disse Eli accanto a Scott «Non serve» Ribadì Malia «Veniamo con voi!» Dissi cercando di essere convincente.

Alla fine, portammo i ragazzi davanti al ceppo ed Eli non la finiva di torturare Lydia con le sue domande «Non avete qualcosa da fare?» Ci chiese Malia guadandoci storto «Si, dovrei allenarmi domani dovrei giocare una partita di Lacrosse, o meglio dovrei solo presentarmi, perché non mi fanno mai entrare in campo» Rispose seriamente Eli non vedendo che era una domanda retorica «Oh, voi volete che ce ne andiamo, chiaro» Disse capendo il vero obiettivo della domanda «Devo dire a mio padre di avervi visto?» Chiese sempre Eli camminando all'indietro «No, non farlo...è una cosa solo nostra» Disse Scott sospirando «Tranquillo, non gli dico niente» Informò Eli prendendomi per il polso, mi trascinò fino alla macchina, ormai era completamente buio e a dire il vero iniziavo ad avere paura.

Eli salì in macchina e io feci lo stesso «Che stanno facendo?» Chiesi preoccupata «Non ne ho idea» Mi rispose accendendo il motore, collegando i cavi «Tuo padre non te l'aveva tolta?»  Chiesi riferita alla Jeep «Si e allora?» Mi sorrise «Che delinquente che sei» Dissi sfottendolo «Si, sai i delinquenti piacciono» Mi rispose facendomi un sorrisetto «Oh quindi sei un ragazzo con la folla dietro» Continuai «Esattamente, ma oggi ho voluto stare con te» «Quindi dovrei esserne onorata?» Chiesi sorridendo facendolo annuire «Oh allora grazie per aver scelto di stare con me oggi» «Di niente, dolcezza» «Dolcezza?» Gli chiesi sentendo le mie guance calde «Preferisci "Zuccherino" ?» Mi chiese alzando gli occhi al cielo «Preferisco Meddie» «Penso che dolcezza sia più azzeccato» «Ti prego, non ci provare»

Continuammo a scherzare per tutto il viaggio di ritorno, Eli mi chiese di andare ai suoi allenamenti «Eli, sono stata tutto il giorno con te, dovrei tornare a casa» Dissi ancora nella macchina «Bene, domani abbiamo scuola...ti passo a prendere?» Mi chiese sorridendomi «No tranquillo, ho già il passaggio» Lo informai rassicurandolo «Va bene, a domani» Disse avvicinando il suo volto al mio facendomi allontanare «Che pensi di fare?» «Io-ehm niente, vai» Rispose grattandosi il retro del collo con imbarazzo «A domani» Gli lasciai un bacio sulla guancia e corsi dentro casa, sicura di averlo lasciato lì ancora imbambolato.

ɪ'ᴍ ʜᴇʀᴇ ꜰᴏʀ ʏᴏᴜ/ ᴇʟɪ ʜᴀʟᴇ (ᴛᴇᴇɴ ᴡᴏʟꜰ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora