ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 2

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Mi svegliai presto quella mattina, pronta ad affrontare un giorno di scuola più che stancante. Indossai con cura l'outfit scelto la sera prima, composto da: un jeans con degli strappi sulle ginocchia, un tank top, scarpe da ginnastica, orecchini e anelli. Poi presi il mio zaino e mi diressi verso la porta d'ingresso.

Appena arrivai a scuola, notai il ragazzo di ieri in lontananza, che si avvicinava con lo skateboard in mano. I nostri sguardi si incrociarono per un istante, ma decisi di ignorarlo, volgendo lo sguardo altrove. Non volevo dare l'impressione di aver già chiuso il discorso di ieri, diedi uno sguardo al mio orario e mi incamminai verso la prima classe.

Entrai in classe e mi sedetti al primo posto libero, cercando di concentrarmi sulla lezione che stava per iniziare. Ma verso la terza ora, mentre guardavo fuori dalla finestra, vidi Eli scappare rapidamente dal cancello della scuola. Una strana curiosità prese il sopravvento e, contro ogni mio principio, decisi di seguirlo.

Alzai subito la mano, per richiamare l'attenzione dell'insegnate «Si, Mitchell?» «Dovrei andare in bagno» L'insegnante annuì lasciandomi uscire dalla classe, con lo zaino sulle spalle. Corsi per il corridoio, scendendo le scale frettolosamente, volevo arrivare prima che partisse. scavalcai il muretto e lo cercai girando la testa a destra e a sinistra. Appena vidi la sua testa mora, iniziai a seguirlo, raggiungendolo appena in tempo per vederlo salire nella Jeep azzurra. Senza pensarci due volte, mi avvicinai e bussai sul finestrino.

Il ragazzo si girò sobbalzando «Cristo, sei tu!» Scese dall'auto e incrociò le braccia sotto al petto«Che fai?» Chiesi nascondendo l'interesse nella voce «Che t'importa? Non mi hai ignorato abbastanza prima?» «Hai ragione, colpa mia» Dissi abbassando la testa, il ragazzo davanti a me sbuffo leggermente, prima di rivelarmi il suo piano «Voglio solo saltare le lezioni, un po' di avventura non fa male a nessuno, ti unisci?» Disse alzando le spalle «Avventura? Non sembra proprio la tua specialità» Dissi sfottendolo «Guarda chi parla, sei sempre così preoccupata di seguire tutte le lezioni» Disse non guardandomi in faccia, preferiva puntare lo sguardo altrove «Preferisco non avere problemi in futuro» Dissi incrociando le braccia la petto e sorridendogli fredda «Sai cosa? Forse hai ragione, è meglio seguire tutte le lezioni inutili che da questa inutile scuola. Se vuoi rimanere, fai pure...farò a meno di te» Disse girandosi verso la Jeep e, aprendosi la portiera, salì in macchina «Vengo con te» Dissi aprendomi la portiera e salendo nel lato del passeggero.

Il ragazzo mi guardò stupito, inarcando leggermente il sopracciglio «Davvero?» Chiese guardandomi negli occhi «Si, ma solo perché voglio dimostrarti che il tuo giudizio su di me sia sbagliato e magari mi dimostri che hai qualcosa di interessante da offrire» Dissi non guardandolo negli occhi «Va bene e comunque sono Eli» Disse allungando la mano verso di me «Madison» Gli strinsi la mano e poi ognuno si girò davanti.

Eli prese a collegare i fili sotto la macchina per farla avviare, lo guadai confuso e una volta che la macchina partì si girò verso di me «La macchina non è mia, l'ho rubata all'officina di mio padre» Spiegò iniziando a far prendere velocità alla macchina «Chiaro e...hai una patente o qualcosa di simile?» Chiesi iniziando a preoccuparmi «Ho quindici anni, ti sembra che io abbia una patente?» «No, guida piano» Dissi dandogli un consiglio per non farmi morire «Vuoi tornare indietro?» Mi chiese lui dopo un po' «No, tu?» «No» Cademmo in un silenzio imbarazzante, coperto dalla musica che la radio passava.

Arrivati al semaforo, ci girammo uno verso l'altro, stava per aprire la bocca ma il rumore delle ruote che si sgonfiava lo bloccò. Eli scese dalla macchina imprecando, feci lo stesso seguendolo a ruota. Ci trovammo davanti un uomo: occhi azzurri, capelli neri, barba appena rasata e vestito con una giacca verde. «Io non le pago queste» Chiarì subito Eli all'uomo «Oh si invece» Rispose facendo riferimento alla polizia dietro di lui «Come va, ragazzi?» Salutò Eli con la mano «E tu chi sei?» Mi chiese l'uomo «Oh io-ehm, sono-» «Madison Mitchell, una mia compagna di classe» Mi presentò Eli «Non puoi scappare da scuola e portare con te una tua compagna di classe» Disse l'uomo riprendendo Eli.

«Ma papà, non stavamo facendo niente di male» «Niente di male? Siete scappati da scuola e tu sei ricercato per furto d'auto, di nuovo» Sottolineò il padre a questo punto, mi sentivo in imbarazzo «Signore, Eli non ha colpe, ho deciso io di venire» «Beh Madison, per te ci saranno i tuoi genitori per mio figlio ci penso io» Mi rispose facendomi abbassare lo sguardo, faceva davvero paura «Ora ti accompagno a casa. con te faccio i conti poi» Disse facendomi salire nella sua auto, Eli se ne stava al mio fianco con uno sguardo indifferente.

Durante il tragitto guardavo fuori dal finestrino «Perché siete scappati?» Chiese il padre cercando una motivazione «Volevamo saltare chimica» Disse Eli parlando per entrambi «Con tutto il rispetto signore-» Iniziai a dire «Derek Hale, non mi chiamare signore» «Oh si, mi scusi...dicevo, può lasciarmi anche qui» Dissi facendo cenno all'inizio del vialetto «No tranquilla, ti accompagno fino a casa» «Va bene, grazie»

Finalmente arrivammo a casa, scesi dalla macchina di Derek, ringraziandolo ed Eli scese anche lui, avvicinandosi a me «Salutami abbracciandomi, ti devo dire una cosa» Mi sussurrò e cosi feci, allungai le braccia dietro il suo collo e lui strinse i miei fianchi. Nascosi la testa nell'incavo del suo collo «Ti uccido» Gli sussurrai facendolo ridere e non facendo vedere niente al padre, che ci fissava dalla macchina «Tra un'ora fatti trovare pronta» Disse sussurrando«Va bene» Dissi più come una domanda che come affermazione.

Ci staccammo e prima di entrare nella porta di casa, salutai il padre con la mano. Mia madre non sarebbe tornata prima di questa sera, quindi avevo tutto il tempo di fare le mie cose. Preparai il pranzo e feci i compiti per il giorno dopo, non sapevo a che ora sarei tornata quindi lasciai un biglietto sul frigo con su scritto "Mamma sono fuori con dei miei amici, ho studiato e riordinato la mia stanza :)".

ɪ'ᴍ ʜᴇʀᴇ ꜰᴏʀ ʏᴏᴜ/ ᴇʟɪ ʜᴀʟᴇ (ᴛᴇᴇɴ ᴡᴏʟꜰ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora