ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 6

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Stavo andando alla partita di Eli, cercando di essere il più veloce possibile, un clacson mi suonò e la macchina parcheggiò al mio fianco «Hey, Mads» Mi girai verso la voce ed era Chris «Ciao» Risposi solamente «Stai andando alla partita?» Mi chiese «Si ed è già abbastanza tardi» «Se vuoi ti ci porto, devo andare anche io, sai Tyler vuole il suo tifo» Mi informò «Se non disturbo» «Vieni, salta su!» Mi disse aprendomi la portiera della sua macchina «Stai andando a fare il tifo per Tyler?» Mi chiese Chris partendo con la macchina «In realtà no, un mio amico ha bisogno di supporto» Gli risposi sincera «Ah si, quello della mensa?» Mi chiese indagando «Si esatto» Risposi sorridendo.

La sua macchina non mi metteva la stessa sicurezza di quella di Eli, magari erano le vibes che la macchina emanava. Quella di Eli sapeva di vissuto, di intimo e soprattutto ti lasciava la sensazione di leggerezza; mentre quella di Chris era sicuramente nuova, e sapeva di impacchettato non so spiegare. Arrivammo al campo e subito ci incamminammo verso gli spalti, i giocatori avevano ancora cinque minuti prima della partita.

Alcuni parlavano tra di loro, altri invece sbaciucchiavano le proprie ragazze. Intravidi Eli, che stava seduto in panchina facendo respiri profondi «Eli!» Mi avvicinai al ragazzo che appena mi vide, saltò dalla panchina mettendosi in piedi «Maddie» Mi corse incontro abbracciandomi e sollevandomi da terra «Sto andando nel panico» Mi avvisò «Hai talento e hai lavorato sodo per arrivare fin qui. Sono sicura che farai un ottimo lavoro. Abbi fiducia in te stesso» Lo rassicurai sorridendo «Grazie, Madison» Mi ringraziò sorridendo, Eli fece per aprire bocca ma Tyler lo fermò, avvicinandosi a noi «Ehi, Mads!» Mi salutò il ragazzo, guardandomi negli occhi e facendomi uno dei suoi sorrisi migliori.

«Ciao, Tyler» «Sono contento che tu sia venuta a vedere la partita, farai il tifo pe me, vero?» Mi chiese sorridendomi e mostrandosi sicuro nella suo completo di lacrosse «In realtà sono qui per Eli, ma sono sicura che giocherai bene» Risposi facendo un cenno al ragazzo al mio fianco, Eli mi guardò stupito, sorridendo poi soddisfatto a Tyler «Beh, Hale non è molto sicuro che giochi, ma se ti stanchi di lui, sai dove trovarmi» Mi rispose facendomi l'occhiolino «Davis, Madison è qui per me, non cercare di metterla in imbarazzo e rispetta la sua scelta» Tyler fece un passo indietro, e lo guardò serrando la mascella. 

«Non volevo creare problemi, ci vediamo, Hale, Mads» Ci salutò andando dalla sua quadra «Il lupo caccia gli artigli» Dissi sfottendolo «Scusa se mi sono messo in mezzo» Si scusò abbassando la testa che gli rialzai subito «Hai fatto benissimo, non avrei saputo rispondere» Lo informai prima che il coach fischiasse per richiamare la squadra «Devo andare» Disse El sospirando rumorosamente «Buona fortuna» Gli lasciai un bacio a fior di labbra e mi andai a sedere vicino al padre e allo sceriffo Stilinski. Derek mi guardò con un sopracciglio alzato ma feci finta di nulla.

La partita era ormai verso la fine, Eli non era ancora entrato «Quando entra?» Sbuffai «Deve farlo entrare per forza, ho parlato prima con il coach» Disse Derek guardandomi e infatti così fu. Eli entrò nel campo, si vedeva da lontano che era pieno d'ansia. Eli, con il numero 11 sulla schiena, era in mezzo all'azione. Si muoveva agilmente tra gli avversari, cercando di trovare uno spiraglio per passare la palla ai suoi compagni di squadra. La sua abilità nel maneggiare il bastone e la sua velocità lo facevano risaltare. Eli si trovò faccia a faccia con il portiere avversario. Con un rapido movimento del bastone, cercò di scagliare la palla verso la porta, ma venne ostacolato da un difensore che lo buttò a terra con forza.

Io e Derek scendemmo subito in mezzo al campo, il padre lo prese in braccio e lo portò nello spogliatoio, seguito a ruota da me «Lasciami! Posso camminare!» Si lamentò Eli una volta nello spogliatoio «Hai detto che non puoi camminare» Gli ricordò il padre «Ma posso saltellare» Lo informò e Derek lo fece scendere, con il mio aiuto iniziò a saltellare sedendosi su una panchina, imitato da me.

Eli si appoggiò al muro con un leggero affanno «Avevi quasi segnato» Gli fece notare Derek «No, non è vero» «Si, ti abbiamo visto, eri davanti alla porta» Feci eco al padre «Giochi meglio di quanto pensi» «Ho giocato per meno di un minuto, ho preso la palla, sono finito a terra e mi sono storto la caviglia, faccio schifo» Disse Eli sospirando «Eli» Lo richiamo il padre «Non sono capace» Disse sconfitto «Sei capace, anche il coach ti stava guardando, stavi andando molto bene» Disse rassicurandolo, Derek mi guardava stupito «Sei bravo, davvero bravo» Mi diede corda il padre, sedendosi al suo fianco.

Eli continuava a lamentarsi per il dolore, così mi alzai per prendere il ghiaccio spray «E se impari a guarirti da solo, domani potrai giocare, potrai aiutarli a vincere» Disse Derek mentre passavo il ghiaccio ad Eli «Il primo passo per la trasformazione è la guarigione, ma deve partire da te» Continuò mettendogli la mano sulla spalla, mentre Eli si passava il ghiaccio sulla caviglia.

Si sentì uno schiocco e subito la mano di Derek ci fece abbassare la testa «State giù!» Una freccia arrivò e si piantò sul muro «Scappate!» Derek ci urlò, presi il braccio di Eli e me lo misi attorno al collo per farlo camminare più velocemente.

Uscimmo dagli spogliatoi, poi dal campo e andammo nel parcheggio «Prendiamo la macchina di papà e andiamo all'officina» Mi disse indicandomi la macchina di Derek. Salimmo sull'auto «Vuoi che guidi io?» Gli chiesi «Non ti preoccupare, posso andare anche da solo» «Assolutamente no! Ti accompagno, andiamo»

Eli fece partire la macchina e ci avviammo verso l'officina, io nel frattempo continuavo a guardarmi dietro, per vedere che nessuno ci stesse seguendo «Come stai con la caviglia?» Gli chiesi per cercare di smorzare la tensione «Male, mi fa un cazzo di male» Si lamentò il ragazzo «Perché non ti puoi guarire?» Gli chiesi confusa, tutti i lupi mannari lo facevano «Non riesco a trasformarmi» Mi informò.

ɪ'ᴍ ʜᴇʀᴇ ꜰᴏʀ ʏᴏᴜ/ ᴇʟɪ ʜᴀʟᴇ (ᴛᴇᴇɴ ᴡᴏʟꜰ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora