L'abisso

329 12 16
                                    

Nel pensare a lui fremevo, nel guardarlo tremavo, il suo volto era scolpito nella mia mente e non riuscivo a liberarmene.

Mi sentivo posseduta e perduta, incapace di reagire. Lui mi dominava senza volerlo e io mi facevo dominare senza saperlo.

La voglia di lui era insana, ma mi appagava, riempiva il vuoto che avevo dentro e volevo che fosse lui a riempire questo vuoto, volevo che entrasse in me e mi pervadesse.

La mia anima e il mio corpo dovevano essere qualcosa che lui potesse saccheggiare e violentare. Il solo pensiero mi dava spasmi che non avrei mai immaginato di provare: sentivo tutta me stessa bruciare e, lasciandomi andare ai miei sordidi gemiti, non potevo evitare di pensare che ero diventata un suo oggetto sacrificale.

La mia mano scendeva lungo il corpo, la mia vista si appannava e io godevo nell'immaginare che quei gesti fossero frutto di un suo desiderio. Potevo distinguere chiaramente il suo volto e mi sentivo rapita da quegli occhi blu scuro, ma nello stesso istante in cui raggiungevo l'apice del piacere, capii che dietro il colore del suo sguardo non c'era solo la notte... c'era l'abisso, ed era pronto ad aprirsi su di me.

(Tratto dall'opera di Agostino Rey: B&B - Capitolo 6)

BEAUTIFUL and STRANGE GIRLS - RACCONTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora