20. 𝕊𝔸𝕃𝕍𝔸𝕋𝔸 𝔻𝔸𝕃 ℙℝ𝕀ℕℂ𝕀ℙ𝔼

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L'ALLIEVA RIBELLE

Cara professoressa, so di non essere la migliore delle allieve, a causa del mio temperamento focoso e ribelle. Il nostro rapporto non è iniziato nel migliore dei modi e so di essere direttamente responsabile di questa tensione creatasi tra noi. Sono stata mio malgrado catapultata in una realtà del tutto nuova, il mio concetto di libertà è stato ridimensionato alle rigide regole della famiglia Ganesh.

Faccio del mio meglio, ci sto provando davvero Ma ho necessità di essere guidata senza subire trattamenti umilianti per la mia persona. Sono solo al primo giorno e per me è ancora tutto così difficile da assimilare. Pertanto cara professoressa, faccio appello al suo senso di giustizia, affinché io possa essere l'allieva che non delude le sue aspettative.

Lei pensa di me che sia stupida. Mi ha definito una stupida bambina capricciosa, è stata questa la sua definizione. Lo ammetto, avrei potuto gestire meglio  la mia emotività. Ma
essere sculacciata da una donna che conosco da meno di due giorni, è un'esperienza che metterebbe a dura prova chiunque si trovi al mio posto.

La invito a non arrendersi con me, a concedermi la possibilità di correggere le mie mancanze e migliorare la mia condotta e con essa ovviamente, il profitto. Posso essere molto meglio di così. Non più una stupida bambina capricciosa, ma una donna motivata e disciplinata. Ma solo se lei verrà incontro alle mie esigenze.

Che queste mie parole siano fonte di riflessione e un invito a creare tra noi un sodalizio, nulla a che vedere col rapporto burrascoso che abbiamo attualmente e non porterà a nulla.

Con affetto e stima,
Sophie D'angelo

«Molto commovente.» Il commento a caldo di Christine Ferrè sul tema scritto dalla sua allieva può dare l'errata impressione che Sophie sia riuscita nel suo intento, ossia scalfire il freddo cuore di ghiaccio della donna. Ma è sufficiente incrociare lo sguardo della professoressa per capire che non è così.

«Mi dica dove ho sbagliato.» chiede con voce rassegnata. Conscia che l'unico modo per segnare un punto a suo favore è seppellire l'orgoglio che freme di rabbia contro quella donna.

«Credo tu lo sappia benissimo. Ti rifiuti di addossarti la colpa di quanto accaduto dal nostro primo incontro. Insisti a volermi rendere partecipe del tuo rifiuto a voler imparare.»

«Vorrei solo essere trattata come sua pari e non da ragazzina. Lo trovo umiliante e non mi aiuta a studiare e impegnarmi.» obietta pacatamente, stando attenta alla scelta di parole e al tono di voce. Ma la Ferrè scuote la testa.

«Se facessimo a modo tuo, non riusciresti a entrare in questo nuovo meccanismo che fa parte della tua routine quotidiana. Non posso lavorare su un'allieva che si aggrappa disperatamente alla sua vecchia vita. E mi dispiace, ma questo farà più male a te che a me.»

Sophie non ha tempo di chiedere spiegazioni, perché Boris l'afferra per le spalle alzandola in piedi, subito dopo la obbliga a piegarsi a novanta gradi sulla superficie della scrivania. L'ex investigatrice lotta e si dibatte, ma la forza dell'uomo è troppo superiore alla sua.

«Per favore, no! Scriverò cento volte una frase a sua scelta. Mi dia pure tutti i compiti che vuole. Ma questo...»

«Questo è il solo modo per liberarti dei fardelli che ti opprimono e ostacolano la tua formazione.» sentenzia la Ferré mentre le sue mani raggiungono il bordo della minigonna e la sollevano, scoprendo le chiappe incorniciate dal tanga di raso bordato in pizzo. Oltre ai vestiti di Desiré, le tocca usare anche la lingerie della fuggiasca.

La Sposa Del "Principe"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora