Luna 📘

36 9 0
                                    

"Benissimo! Ritardo di mezz'ora il mio primo giorno e tutto per colpa di Mr. io so tutto di arti marziali", sbuffo mentre varco la grande porta in legno antico.

A parte quest'ultima evidentemente di un'altra epoca l'interno dell'università è modernissimo.

Ci sono studenti che chiacchierano tra loro in piedi, altri che studiano sui tavolini e altri ancora che si rilassano sui divanetti colorati.

Per fortuna che ho già richiesto l'orario delle lezioni in precedenza. 

Un po' di tempo risparmiato, anche se non migliora di molto il mio grave ritardo.

Mi avvicino al tavolo della reception per chiedere informazioni alla signorina vestita di tutto punto - camicia bianca e gonna nera - che mi accoglie con un grande sorriso, contornato da un rossetto rosso matt.

"Salve, mi chiamo Luna Sueli Smith e frequenterò il primo anno della facoltà di Bio-infotech!"

"Buongiorno signorina Smith, aspettavamo proprio lei!"

Proprio me? Lo sapevo, sono in ritardissimo, oh mamma!

"Si si, mi scusi sono in ritardo perchè che ho perso il primo pullman e anche il secondo e poi quel ragazzo...e le arti marziali...", inizio a blaterare agitatissima, temendo il ritardo possa causare gravi conseguenze per il mio curriculum scolastico.

Mi fermo quando mi accorgo che la segretaria mi sta fissando con uno sguardo tra il confuso e il divertito.

"Oh, non si preoccupi del ritardo! La stavamo aspettando solamente perché tutti i suoi compagni si corso hanno già ritirato il badge identificativo e ora manca solo lei.", dice porgendomi un cartellino bianco, con la mia foto in primo piano.

Solo allora riesco a calmarmi e sorridere. Prendo il badge  e ringrazio.

Sarà ora che mi decida a cambiare questa foto oscena. Son venuta proprio male. Tutta colpa della scarsa qualità delle macchinette automatiche del supermercato.

"Signorina, le aule in cui si terranno le lezioni sono indicate sul tabellone.", aggiunge la donna.

"La ringrazio" e mi congedo.

La mia aula è la 2-B, quindi al secondo piano. Non ci credo! Sembra un sogno stare qui.

Mi affretto a salire le scale metalliche e osservo la vita universitaria brulicare sotto i miei piedi.

Una volta trovata l'aula noto che la porta è chiusa.

Entrerò all'intervallo per seguire l'ora successiva e fare in modo che nessuno mi noti.
Che piano Luna! ☺️

Prendo posto sui divanetti a distanza di sicurezza dall'aula, per evitare che il prof sospetti qualcosa, ma da questo punto io ho una visuale perfetta.

Quindici minuti dopo, la porta si apre, finalmente. È una ragazza dai lunghi capelli scuri e lisci ad uscire per prima, seguita da un ragazzo alto, che le poggia un braccio sulle spalle.
Poi un altro ragazzo, un po' più basso, dai tratti asiatici e vestito di tutto punto.

Sposto nuovamente lo sguardo sulla coppia. Ora, i due si stanno spudoratamente baciando davanti agli occhi di tutti.

Non riesco a definire bene i volti.

"Mannaggia, perchè mi scordo sempre di mettere gli occhiali!", dico cercandoli nello zaino.

"Ahh, trovati per fortuna!" e mi timprovero mentalmente per il mio disordine cronico.

Inforco gli occhiali, e probabilmente devono essersi rotti, perchè non credo a quello che sto vedendo.

Il ragazzo alto e moro è proprio il tizio che ho incontrato stamattina.

L'amore (NoN) esiste Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora