Chris 💓

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Luna! Si chiama Luna o almeno così c'era scritto nel braccialetto che portava al polso. Non è un nome molto comune, beh d'altronde nemmeno lei lo sembra.

Appena entro nel club, Matt solleva la mano in segno di saluto, e mi fa segno di avvicinarmi. Ha prenotato il tavolo nel privé.
"Hey amico sentivamo la tua mancanza!". Wiskey per favore, schiocca le dita e un cameriere gli riempie il bicchierino, che poi butta giù in un sorso. "Anche per loro, offro io!", dice indicando le due ragazze che siedono accanto a lui. Intanto mi sistemo sul divanetto ad angolo.

Non appena Jennifer mi vede arrivare, decide che la mia gamba é molto più comoda del sedile del divano, poi mi poggia le mani al collo, e mi bacia. La lascio fare e l'unica che ora come ora può aiutarmi a sgombrare la mente. "Anche a me sei mancato", sussurra.

"C'è molta affluenza in pista", mi fa notare il mio amico, con un cenno del capo. Volgo lo sguardo in direzione dell'informe massa di gente sudata e una figura in disparte sui divanetti dall' altro lato attira la mia attenzione.

"l'organizzazione di John è stratosferica come sempre!...", poi le parole del mio amico si mischiano col sottofondo musicale. Ho smesso di ascoltare.

È la stessa ragazza che ho visto salire sul suv nero, all'uscita del campus. Ma cosa ci fa qui? Sembra sola e spaesata,c'è qualcosa in lei che mi attira, come la forza di gravità attira l'ignara materia, che osa avvicinarsi troppo, all'interno di un buco nero.

Si sistema nervosamente i capelli sciolti in avanti, per poi riportarli immediatamente dietro la spalla.

"Andiamo a ballare", si propone Jennifer.

"Passo", rispondo e lei mi guarda accigliata. "Ma che hai oggi?", si alza e se ne va.

Anch'io mi rimetto in piedi. "Vado a prendermi da bere", dico.

"Mah, abbiamo il cameriere qua!", obbietta Matt, ma io mi sto già allontanando.

Mi fermo a bordo pista, cercando la biondina, ma lei continua a sfuggirmi. Il divanetto su cui sedeva, ora è vuoto.
Passo ben dieci minuti a cercare la sua delicata silhouette nella folla, finché la trovo ballare con un ragazzo, che mi è capitato di incontrare qualche volta in feste di amici dello stesso circolo.

Passo i seguenti dieci minuti ad osservarli. Le loro mosse sono coordinate e lei sembra divertirsi tanto, a giudicare dal sorriso stampato in faccia, noncurante del fatto che il ragazzo la stia divorando con gli occhi. Non sento quel che dicono e decido di avvicinarmi ancora un po' ... poi ancora un altro po'.

Ad un tratto, il tipo che mi pare ricordare si chiami Nick o Rick o qualcosa del genere, si allontana in direzione del bar.

La canzone Wild Thoughts, una delle mie preferite, parte in sottofondo. Ed è li che il mio sguardo non riesce più a staccarsi dal corpo della sconosciuta. Le luci diventano più soffuse ma la silhouette della ragazza è messa in evidenza dal tessuto brillantinato del vestito che risplende colpito dai laser che si muovono in tutte le direzioni, ponendola al centro dell'attenzione o almeno della mia attenzione. Non sembra più spaesata, i suoi movimenti sensuali e leggeri, mi immobilizzano, e mi ritrovo a osservarla come incantato. Muove i fianchi a tempo di musica, spostando  con le mani la gonna del vestito, per lasciar intravedere meglio lo spacco. Le lunghe gambe si piegano, e lei raggiunge quasi il livello del parquet, per poi risalire lentamente ondeggiando. Le sue mani passano dalla vita al di sopra della testa, scompigliandole delicatamente i capelli, per poi riascendere lungo i fianchi. Io mi godo lo spettacolo.

Finita la canzone, mi concedo un attimo per riappropriarmi della mia freddezza. Il dj cambia canzone e tutti riprendono a ballare, tranne lei. Ad un tratto noto che un ragazzo le si sta avvicinando alle spalle, senza che lei se ne accorga, e le posa le mani sui fianchi. Un rapido scambio di battute tra i due, poi lui prova a baciarla e lei lo scansa. Ben fatto! Me la rido mentalmente.

L'amore (NoN) esiste Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora