Luna🍸

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Non potrà essere così male dicevo, eh? Beh mi son sbagliata in pieno!

Un forte odore di fumo mi colpisce le narici, facendomi tossire.

Solo le luci multicolor al neon e i laser, riescono ad emergere, nella grande sala buia, permettendo a malapena di riconoscere i volti.

Il Y.O.L.O club, non è come i locali della mia cittadina, nulla a che vedere. Questo è un posto frequentato dai rampolli dell'alta società, e inizio a chiedermi che cosa ci faccio qui.

Ma che caspita mi è saltato in mente!

"Non mi sento a mio agio qui!", urlo nell'orecchio di Martha per sovrastare la musica assordante.

"Normalmente non potrei neanche permettermi il biglietto d'ingresso a un club del genere."

"Tranquilla, non ne hai bisogno, mio padre è amico del proprietario.", risponde lei.

Ah, questo dovrebbe bastare a tranquillizzarmi?

"Tieni indossa questo.", dice tentendomi un bracciale rosa al neon, col mio nome scritto sopra.

E solo ora mi accorgo che la maggior parte della gente ne sta indossando uno.

"Grazie."

"Vieni, andiamo a prendere qualcosa da bere", mi tira per un braccio, conducendomi davanti a un lungo bancone di marmo nero, dietro il quale sono disposte un'infinità di bottiglie, di alcolici di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza.

"C'è una fila lunghissima!", faccio notare.

"No problem", mi guarda furbescamente per poi scavalcare tutta la fila, noncurante degli insulti dei poveretti che devono ancora aspettare.

Io intanto mimo uno "scusateee" al gruppo di ragazzi scioccati, mentre seguo la mia nuova amica.

Giungiamo finalmente al bancone.

"Hey Martha, è sempre un piacere rivederti", dice il barman con nonchalance.

Poi fa un cenno di saluto verso di me.

"Ciao John, anche io son felice di vederti, come sempre!", gli rivolge un'occhiolino.

"Che prendete?"

"Due margarita!"

"Oh io non posso bere!", la blocco.

Lei mi guarda accigliata.
"Ehm, voglio dire che non bevo alcolici. Ci sarebbe un coctail analcolico alla frutta?"

"Lasciate fare a me.", sentenzia il barman.

Lo osservo shakerare qualcosa in due contenitori dorati, allo stesso tempo, con delle mosse aggraziate e veloci.

Poi ne versa il contenuto in due calici di cristallo svasato.

Ecco a voi un Magarita e un Picizzs.

Guardo il bicchiere con diffidenza.

"Provalo, è una mia nuova ricetta", dice lui prima di allontanarsi per servire gli altri clienti.

Porto il bicchiere col liquido rosato alle labbra. Un esplosione di sapori fruttati mi avvolge.

"Caspita è proprio buono. Si sente il sapore dolce della pesca che contrasta benissimo col succo di lime, e poi il retrogusto del mango."

Bevo un secondo sorso, entusiasta.

"Ah, non sapevo fossi esperta di mocktail", dice Marta sorridendo.

"Ci son tante cose che non sai, ancora", le strizzo l'occhio.

L'amore (NoN) esiste Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora