Bonten's CEO (T/n x Ran)

12; La tua ambizione è inutile

I superiori credevano che fossi troppo pericolosa per pranzare e socializzare con gli altri, quindi passavo il tempo nella mia cella. Una volta arrivò Mucho a prendere Izana ed è così che ci siamo conosciuti. Per un momento siamo stati solo noi due e abbiamo iniziato una conversazione.

Ha ripetutamente detto che non ero una persona cattiva, ha detto che le ragioni per cui ho fatto quello che ho fatto non mi rendono cattiva perché nessuno in questo mondo è buono.

Siamo tutti alimentati dall'amore che ci spinge a fare le cose che facciamo. Ci facciamo male in entrambi i casi e feriamo gli altri in risposta.

Ha premuto il mio interruttore e mi ha aiutato a diventare un essere umano più comprensivo. È stato anche il mio primo amore.

Beh lui non lo sapeva, lo rispettavo così tanto che ho rovinato il nostro legame con il romanticismo infantile.

Dopo di che sono stata inondata di sensi di colpa e rabbia. Vedevo Izana tutti i giorni e mi rendevo conto di averlo corrotto ancora più di quanto non fosse lui. Sfortunatamente era tardi per fare qualcosa al riguardo perché sarebbe stato rilasciato in una settimana.

Ho imparato ad amarlo ed eravamo migliori amici. Due esseri malvagi. Ma nell'ultima settimana gli ho perforato più cose che potevo.

"Proteggi chi si prende cura di te"

"La vendetta ferirà il ragazzo di cui parli sempre"

"Questi ragazzi ti ammirano"

"Sacrificarsi per salvare qualcuno va bene"

Quando dicevo cose del genere, non era in disaccordo e né chiedeva. Ma lui diceva;

"Ho perso l'unica persona che amavo veramente, mi ha mentito."

"Soffriamo e veniamo feriti. Qualcuno potrebbe pensare di proteggerti ma in realtà ti sta facendo del male, e viceversa. Comprendere tutti i punti di vista cambierà la tua prospettiva. Concentrati su chi hai ora, non perdere loro in qualsiasi circostanza." Gli dissi.

Ma questa non è la fine....

Izana e io avevamo pianificato il nostro futuro insieme, siamo diventati partner ed eravamo pronti a governare il mondo. La sua passione e ambizione erano così alte e volevo vederlo avere successo.

Insieme abbiamo creato una visione chiamata "Bonten".

Tiri su i pantaloncini mostrando il tuo sbiadito tatuaggio bonten a tutti gli uomini e loro ti fissano in silenzio

Abbiamo scelto un simbolo e una volta usciti entrambi contemporaneamente lo avremmo creato, dopo qualcos'altro però.

Il suo piano attuale era la "tenjiku"

Mi ha promesso che sarei stata il vice capitano anche se non volevo avere niente a che fare con la sua vendetta.

Ecco perché la vostra tenjiku non ha mai avuto un vice capitano, c'erano solo i "4 re celesti"

Nessuna notizia è arrivata all'interno della prigione, quindi quando finalmente sono uscito 2 anni dopo Izana e il resto di voi.

Non sono stato accolto dal suo volto, dalla sua presenza ma dalla sua lapide.

Ero così devastata che ho fatto una follia omicida, ho ucciso così tante persone che ho perso il conto e ho anche rotto il mio interruttore.

Ma all'improvviso mi sono ricordato di un volto, di un nome. Mucho.

L'ho cercato ovunque ma non si trovava da nessuna parte. Mi sono seduto vicino alla pietra di Izana e mi sono sfogato con lui finché non ho notato un nome familiare su una lapide lì vicino.

Yushiro Mucho.

Non ero arrabbiata, furiosa o vendicativa. Tutto quello che provavo era tristezza e dolore. Ho pianto, pianto ore e ore davanti alla tomba di Mucho. Il mio interruttore si è spento e non si è più riacceso. Mi ha persino salvato durante la morte.

Capisco la morte di Izana, è morto per le mie parole, proteggendo qualcuno che amava e di cui si prendeva cura, ma la morte di Mucho non la perdonerò mai. Non ho mai rinunciato a trovare il suo assassino, e quando lo farò lo ucciderò lentamente finché non sentirà il dolore che ho provato io.

Kokonoi, conoscendo l'assassino, lancia un'occhiata a Sanzu che sembra spaventato.

"Qualsiasi domanda?" chiedi guardandoti intorno. Sono tutti scioccati e non sanno come sentirsi.

"Quale crimine hai commesso?" Rindou chiede.

"Io... non posso dirlo." Hai detto piangendo.

"Ha ucciso i suoi stessi genitori." Ran ha risposto.

Non sei arrabbiata con lui perché l'hai fatto e devi accettare quanto sei orribile.

Questi uomini lo hanno preso a cuore, nessuno di loro è stato benedetto con i genitori.

Y/n ha commesso il peggior peccato di sempre, ma gli uomini che la circondano non sono migliori. Siete tutti orribili criminali.

"T/n..." disse Mochi ma non sapeva come andare avanti, lui e gli altri erano senza parole.

"Ragazzi, potete odiarmi, va bene, la mia vita da bambino va oltre i miei crimini, ma non lo spiegherò e proverò a riscattarmi perché questo non farà scomparire i miei crimini. Sono una persona cattiva ma io vorrei ricordare a tutti voi che ogni giorno uccidete persone che potrebbero avere famiglie che aspettano a casa. Nessuno di noi è buono." Hai detto uscendo dalla stanza, chiudendo la porta...

"Ran... era tutto vero?" chiese Sanzu.
"Vero come sempre".

"Dovresti dirglielo." suggerì Kokonoi.

"Stai scherzando? Non hai sentito quello che ha detto?" lui ha risposto.

"Sanzu, le dirai che sei tu quello che ha preso Mucho." Rindou ha detto ma era arrabbiato e serio.

Quando uno degli S62 dice qualcosa su Mucho, Sanzu si irrigidisce e si sente come se avesse bisogno di obbedirgli perché vuole la fiducia dei suoi compagni.

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Stai davanti alla porta di Mikey.

"Vai via." Mikey urla. Ma apri la porta e vedi una stanza disordinata con danni ovunque.

"Oh." Hai detto.

"Ho detto di lasciarmi in pace!" Ti grida lanciandoti una lampada ma tu la respingi a mezz'aria.

"Lascia solo il ragazzo." tu dici.

"NON SAI NULLA".

"Lascialo andare." T/n dice.

"STAI ZITTO."

"La tua ambizione è inutile."

"SMETTILA!" Mikey urla spingendoti contro il muro. L' impatto è stato duro e inizi a sanguinare.

"Non vuoi proteggere i tuoi amici? Non è per questo che guidi il MIO gruppo?" chiedigli.

Mikey si gira e ti guarda con emozioni contrastanti.

Ti alzi di fronte a lui direttamente. "Mikey, ti proteggerò." Dissi tenendogli la faccia.

"Mi occuperò di Hanagaki, tu concentrati sulla Bonten. È un nostro desiderio." dissi abbracciandolo.

"Mi manca." lui rispose.