Give me one last kiss

1: just me and my story

La schiavitù non è stata
eliminata affatto,
è solo stata allargata
fino a comprendere
i nove decimi della popolazione
-Charles Bukowski

Ero distesa nel mio letto a non fare niente se non a fissare il soffitto , e pensare è per quanto ciò mi faccia male ogni dannata volta ,in questo caso però è l'unica cosa che posso fare perché se avrei preso tra le mani il telefono e avrei iniziato a guardare tik tok o Instagram , sarei finita con il paragonarmi alle altre ragazze:

quelle che sembrano perfette o almeno lo sono esteticamente e fisicamente, ciò però, sarebbe finito in un solo modo, o cioè con il risveglio delle vocine che ormai vivono dentro la mia testa e in seguito, con me che faccio visita al mio amico bagno ed era l'ultima cosa che volevo.

L'altra opzione era scendere al piano inferiore dove si trovano attualmente i miei genitori, che onestamente non voglio ne vedere e ne sentire anche se quest'ultima era impossibile da non fare poiché le loro urla sono più che udibili anche da camera mia, andare da loro sarebbe finito in due modi o cioè, con me che ritorno in camera mia è mi procuro nuove cicatrici, o con me che mi fiondo in cucina a cercare qualsiasi cosa sia commestibile, basta solo che sia cibo, e mangiare mangiare... Finché i sensi di colpa arriveranno e poi li mi sarei allontanata.

Ormai è da quando ne ho memoria che i miei litigano e mi sono abituata a vedere le loro cazzate da bambini dell'asilo, come dormire in due stanze separate, non parlarsi e ignorarmi  per tutto il giorno, e la mia preferita  fingere di essere la Famiglietta perfetta che si ama davanti agli altri, ma poi a casa dove nessuno li vede mostrano la loro vera faccia, litigano per qualsiasi cosa ed è da quando ho compiuto otto anni che sono diventata il loro argomento principale per litigare, "Parlano" dei miei fallimenti, dei problemi che li ho creato, dei soldi che gli faccio spendere, di quanto io sia una delusione, di tutti i miei problemi ed incolpando me dei loro perché secondo loro sono io la causa di tutto ciò che accadeva e accade nella loro vita, ma secondo me una soluzione c'è: il divorzio ma loro di questa cosa non ne voglio proprio sapere.

"E cosa ne penseranno gli altri quando divorzieremo?
Saremo sulla bocca di tutti.
Ma poi noi stiamo bene insieme, non abbiamo bisogno di divorziare noi ci amiamo. "

Questi sono i loro pensieri principali, il giudizio delle persone a quanto pare è più importante della loro felicità.

Onestamente non penso che loro due si amano non l'hanno mai fatto e mai lo faranno, loro si odiano .

Ricordo che quando ero bambina mia madre mi aveva raccontato con gli occhi pieni di amore e felicità di quanto lo amasse e come la conquistata, ma ora invece nei suoi occhi vedo solo odio e un vuoto incolmabile, persino quella scintilla che le illuminava gli occhi se ne  andata.

Ed è tutta colpa di quel mostro di mio "padre".

se questo è ciò che chiamano amore allora io sto più che apposto mi ero promessa all'età di sette anni di non innamorarmi MAI nella vita, l'amore è sofferenza danni e caos molto molto caos, per quanto mi riguarda ho abbastanza caos nella mia testa e non ne voglio altro, che senso ha fidanzarsi con qualcuno se tanto ad amare è sempre una persona, e mai tutte e due? e che senso ha se tanto prima ho poi verrai tradita perché ne avrà trovata una più bella e con un fisico migliore?

queste sono le domande che mi pongo , e a cui non riesco a trovare una risposta.

mia madre piange ogni sera fino a tardi, pensando che nessuno la senta visto che a quell'ora tutti dovrebbero dormire, ma lei non sa che ha una figlia con così tanti problemi, che la notte al posto di dormire si ritrova con il cervello pieno di pensieri ricordi sia belli che brutti, e che in quel momento le paranoie non la lasciano dormire il sentirla piangere mi fa sentire tanto in colpa, ma la cosa che non mi fa dormire è il costante pensiero che forse è veramente colpa mia se ora siamo in questa situazione.