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POV'S SERENA

Sono sul treno per Roma, sto finalmente tornando nella città eterna, che mi aveva dato tanto ma che allo stesso tempo mi aveva tolto altro. Stavo tornando nella mia città per il matrimonio di mio fratello Adriano, che in questi anni é sempre rimasto legato alla mia migliore amica Miriam, stavano insieme ormai da 5 anni e mio fratello si era finalmente deciso a chiederle di sposarla.

In questi anni a Milano ero andata avanti con la mia vita, mi ero fidanzata con il mio attuale fidanzato, Simone, un ragazzo della mia stessa età, ballerino proprio come me, lo avevo conosciuto circa un anno fa quando ero partita con Azzurra, inizialmente avevo deciso di non affezionarmi a nessuno, c'ero rimasta troppo male dopo la rottura con Niccolò e avevo paura a legarmi in un modo o in un all'altro a qualcuno.
Quando Simone si é avvicinato a me aveva da subito mostrato un interesse nei miei confronti, io però volevo subito mettere le cose in chiaro in quanto lo vedevo come un semplice amico nient altro di più, man mano che il tempo passava ho iniziato a vederlo con occhi diversi e ho deciso di buttarmi in questa nuova relazione, mettendoci tutta me stessa. Simone era l'opposto di Niccolò sia caratterialmente che fisicamente, capelli biondi e ricci, occhi chiari e alto, eppure con lui non avevo mai avuto problemi a relazionarmi, gli avevo raccontato quasi subito della mia storia con Niccolò e di Matilde, aveva subito capito e non aveva mai detto una parola fuori posto soprattutto nei confronti della mia bimba, non accettavo nessun giudizio su ciò che avevo passato, non volevo che nessuno provasse pietà nei miei confronti, volevo solo essere accettata per quella che sono non per ciò che avevo passato. Eppure con Simone mi ero subito trovata bene, mi aveva capita e nonostante sapeva che avessi cuore e mente impegnati aveva mostrato il suo interesse risultando sempre dolce e non troppo invadente, era stato proprio questo suo lato che mi aveva colpito, anche se Niccolò era stato ancora presente per molto tempo nei miei pensieri.

"Treno in arrivo a Roma al binario 945B" disse la voce metallica della stazione e io ero felicissima. Non vedevo l'ora di rivedere mio fratello, la mia famiglia e tutti i miei migliori amici, i Miserabili, allo stesso tempo però la paura durante il viaggio continuava ad impossessarsi di me e aumentò ancora di più nel momento in cui misi piede nella mia Roma, mi faceva uno strano effetto essere di nuovo lì dopo due anni.

Dopo essere scesa dal treno, tenendo la mano al mio ragazzo guardai da una parte e dall'altra in cerca di mio fratello e di Miriam che sarebbero dovuti a prenderci qui in stazione, non appena infilai la mano in tasca per prendere il telefono e abbassai gli occhi su di esso, sentii il calore di due braccia che mi abbracciavano e in quel momento capii di essere a casa, mio fratello mi stava abbracciando e tutte le mie paure in quel momento sparirono.
"Quanto mi sei mancato fratellone" dissi io tra un singhiozzo e l'altro
"Piccolina anche tu ma adesso perché piangi?" disse invece lui accarezzandomi la testa ridendo un po'
"Sono lacrime di gioia Adri, é passato tanto tempo dall'ultima volta che ci siamo visti e mi sei mancato veramente tanto" commentai ancora io beandomi del calore delle braccia di mio fratello.
"Dov'è la mia cognatina preferita?" sentì dire in lontananza alle mie spalle da una voce femminile a me fin troppo riconoscibile così mi staccai immediatamente dall'abbraccio di mio fratello per voltarmi e correre verso quella che ero sicura essere la fidanzata o meglio quasi sposa, di mio fratello, quando ci trovammo una davanti all'altra scoppiamo entrambe a ridere e poi ci abbracciammo continuando a ridere senza un reale motivo
"Mi sei mancata Miri, tanto" dissi io continuando ad abbracciarla
"Anche tu Sere, tanto tanto" e mentre ripeteva le ultime due parole mi stringeva sempre di più
"Si però Miri se continui così mi strozzi e non ti posso più fare da testimone" dissi io ridendo provando a staccarmi dall'abbraccio della mia amica che mi teneva stretta tra le sue braccia
"Oh scusa hai ragione" disse lei lasciandomi e facendo ridere gli altri due ragazzi che nel frattempo stavano osservando la scena.
E già, Miriam e Adriano tra qualche giorno si sposano e la mia migliore amica mi aveva scelta come sua testimone insieme a mia cugina Elena e Priscilla, Adriano invece per il suo giorno importante aveva deciso di avere al suo fianco nostro cugino Valerio, Cocco e Niccolò.
"Dai forza ragazze é il momento di andare in macchina, gli altri ci aspettano" disse mio fratello dopo essere rimasto divertito ad osservare la scena
Al sentire le sue ultime parole mi fermai sul posto, non so se sono già pronta a rivederlo pensai immediatamente. Miriam sembrò accorgersi di questo mio cambiamento d'umore improvviso e mentre ero di fianco a lei la sentì sussurrare vicino il mio orecchio
"Tranquilla, lui oggi non ci sarà" e appena concluse la frase mi tranquillizzai e allo stesso tempo mi intristii, se da un lato non mi sentivo pronta a rivederlo dall'altro non vedevo l'ora di rincontrare i suoi occhi, così ringraziai mentalmente la mia migliore amica riprendendo a camminare al suo fianco.

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