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POV'S NICCOLÒ

"Torno a Roma" mi dice dopo qualche minuto di silenzio, e poi mi guarda aspettando una mia reazione, una mia risposta o un qualsiasi gesto da parte mia a questa sua rivelazione

"Cosa hai detto?" dico io quasi sussurrando, temendo di non aver capito bene ciò che mi ha confessato qualche minuto fa la ragazza di fronte a me.
"Si Niccolò, torno a Roma. Azzurra sta aprendo una scuola di danza qui e vuole mettermi a capo di questa sua nuova attività" mi dice lei tutto d'un fiato senza fermarsi un attimo.
Non so cosa dire, le parole mi muoiono in gola. Non la rivedevo da due anni e adesso sapere che ritornerà a vivere qui, nella città eterna mi fa paura, l'altra parte di me però in questo momento sta facendo i salti di gioia, perché si sa infondo lei rimarrà sempre incisa e scolpita nel mio cuore.
"Sono contento per te Sere davvero. Te lo meriti tanto" dico io dopo qualche minuto di silenzio guardandola negli occhi, ed é la verità. L'ho vista crescere insieme alla danza e so quanto per lei sia stato importante fare della sua passione il suo lavoro, so anche quanti sacrifici ha fatto per arrivare dov'è adesso e nonostante tutto sono così tanto fiero di lei anche se quest'ultimo pensiero preferisco tenermelo per me.
Lei in risposta mi sorride, sa benissimo che sono sempre stato uno di poche parole e quando dico qualcosa é perché mi sento di farlo, esattamente come in questo caso.

Qualche ora più tardi...

POV'S SERENA

Sono le 18:30. Abbiamo passato metà pomeriggio ad allestire il giardino della villa per la festa in onore di Adri e Miri, adesso sono in camera mia e mi sto preparando per la festa, io e Simone non abbiamo ancora parlato dalla litigata di oggi pomeriggio e spero chiariremo al più presto.
Per l'occasione ho deciso di indossare un abito nero corto che risalta molto la mia abbronzatura, aggiungo degli accessori argento e raccolgo i capelli in uno chignon lasciando ricadere due ciuffi sul davanti, infine decido di concludere il tutto truccandomi giusto un po'.
Guardo l'orologio e mi rendo conto che non ho ancora visto Simone, probabilmente sarà già pronto e avrà raggiunto gli altri al piano di sotto, così dopo essermi guardata un'ultima volta allo specchio decido di mettere un paio di scarpe nere con il tacco e scendo al piano di sotto. Appena esco in giardino trovo quasi tutti i ragazzi già lì, so che devono arrivare ancora i nostri genitori e quelli di Miriam, e in più mi ha detto mio cugino Valerio che arriveranno i genitori e i fratelli di Niccolò: questo perché sia per me che per Adri sono sempre stati la nostra seconda famiglia. Non so come sarà l'incontro con la famiglia del loro anche perché non li vedo e non li sento dal giorno in cui sono partita, ho paura della loro reazione perché so quanto sia stato male Niccolò, eppure alla morte della bimba mi sono stati vicino come due genitori e nonostante tutto spero abbiamo compreso i motivi della mia scelta di partire per Milano. Mentre sono assorta nei miei pensieri sento una mano poggiarsi sulla mia schiena, é Simone.
"Sei bellissima amore" mi sussurra all'orecchio abbracciandomi, inevitabilmente sorrido e le mie guance si tingono di rosso.
"Ti chiedo scusa per prima, non so cosa mi ha preso" continua ancora lui. Lo guardo negli occhi e mi sembra veramente dispiaciuto, in risposta lo bacio che non perde tempo ad approfondire.
"Tranquillo, é tutto apposto" dico io sorridendogli e abbracciandolo poggiando la testa sul suo petto, lasciandomi stringere tra le sue braccia. Non sono e non saranno come quelle di Niccolò e con il tempo ho imparato a farci l'abitudine perché anche se passeranno giorni, mesi e anni solo tra le sue braccia mi sentirò veramente al sicuro e a casa.

"Tesoro mio, quanto mi sei mancata" mi dice mia mamma stringendomi in un caloroso abbraccio. Non la vedevo da un po' di tempo e devo ammettere che mi é mancata moltissimo perché si sa, la mamma é sempre la mamma.
"Mi sei mancata tantissimo mamma" le dico io sincera beandomi del suo calore.
"E a me niente?" dice una voce dietro di noi, la riconoscerei tra mille: é mio papà.
Corro ad abbracciare anche lui, mio papà é il primo uomo della mia vita, é sempre al mio fianco e non mi ha mai lasciata da sola così come mia mamma e mio fratello, tutti e tre sono le mie ancore, i fari che illuminano la mia vita e so benissimo che qualsiasi cosa, bella o brutta che mi succederà nella mia vita, avrò sempre loro al mio fianco.
"Quanto mi sei mancata bambina mia" dice lui accarezzandomi i capelli e lasciando di tanto in tanto qualche bacio. Mi asciugo alla meno peggio le lacrime che sono involontariamente scese dai miei occhi.
"Non piangere altrimenti andiamo via eh" mi dice mia mamma che sta guardando la scena commossa abbracciata a mio fratello e mi lascio scappare una risatina staccandomi dalle braccia di mio papà e andare verso le altre ragazze.
Sento bussare il campanello e vedo che Niccolò va ad aprire il cancello della villa, sono i suoi fratelli, Lorenzo e Valerio e subito dietro di loro vedo i suoi genitori Sandro e Anna che nonostante sono separati ormai da tanti anni sono rimasti in ottimi rapporti, subito l'ansia si impossessa di me e mia madre lo nota visto che mi lancia uno sguardo per rassicurarmi che andrà tutto bene e successivamente mi sorride. Dopo aver salutato tutti vedo Lorenzo e Valerio avvicinarsi a me "Serenì" dicono entrambi venendomi ad abbracciare, nonostante tutto con loro mi ci sentivo spesso anche quando sono partita a Milano, li ho considerati sempre parte della mia famiglia e mi fa piacere vedere come per loro le cose non siano cambiate: so che noi avremo un rapporto speciale e ciò me lo ha confermato lo sguardo di fuoco che mi ha lanciato la fidanzata di Niccolò subito dopo aver visto la scena. Siamo rimasti abbracciati così più o meno 5 minuti abbondanti, fin quando i due non si allontanano e si disperdono tra gli altri ragazzi in giardino. Dopo che i due ragazzi si allontanano anche Sandro viene a salutarmi con un abbraccio, come ai vecchi tempi. Come se per lui fosse tutto okay.
"Sere, piccolina mia" la voce calda e commossa di Anna si fa spazio tra le mie orecchie
"Ciao Anna" le dico io sussurrando timidamente. Anche se é sempre stata per noi una seconda mamma rimane pur sempre la mamma del mio ex fidanzato e un po' di imbarazzo rimarrà sempre.
"Vieni qui fatti abbracciare" dice lei dopo avermi guardata attentamente e mi stringe tra le sue braccia.
"Anna senti devo chiederti scusa, so di non essermi comportata al meglio in passato e.." dico io tutto d'un fiato.
"Sere é tutto okay. Rimani sempre la mia bambina, per me non é cambiato assolutamente nulla, e poi io ci vedo e soprattutto vi vedo piccolina. Ti ricordo che tra di voi non é finita per mancanza d'amore tesoro" mi dice lei allontanandosi poi da me e lasciandomi lì a riflettere su ciò che ha detto.




👗 | Per i più curiosi, questo é il vestito di Serena per la serata:

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