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Un'ora dopo...

POV'S SERENA

Mia mamma e mio papà stanno scattando le foto con Adri in camera da letto mentre io e Simone siamo in salotto. In silenzio. Nessuno dei due parla e questa cosa mi fa strano. A distogliermi da questi pensieri é proprio la sua voce
"Sere" dice quasi in un sussurro appena udibile e io mi volto velocemente verso di lui.
"Te l'ho già detto che sei bellissima vestita così?" continua ancora lui e sul mio volto si fa spazio un sincero sorriso.
In questi giorni c'è stato un po' il clima teso tra di noi e mi dispiace questo ma questa frase mi ha fatto sentire ancora una volta amata e accettata. Così mi sporgo verso di lui e gli lascio un bacio sulle labbra, che non perde tempo ad approfondire chiedendo immediatamente l'accesso alla lingua che ovviamente non gli nego. Le mie mani sono allacciate al suo collo mentre le sue vagano sulla mia schiena, ad interrompere questo momento sono dei ripetuti squilli che provengono da un cellulare. Mi stacco un po' in controvoglia e lo sento sbuffare nonostante ciò gli faccio capire che mi dispiace che il momento si sia interrotto con lo sguardo. É il telefono di Adriano, gli sta arrivando una chiamata "Coglione💛🗝️". Capisco subito che é Niccolò e vedo Simone sporgersi per capire chi é ma ovviamente non può capirlo lui. Prendo un respiro e poi rispondo.
"Cazzo brutto coglione ce l'hai fatta a risponne" dice lui convinto di trovare Adriano dall'altro lato del telefono e sento la sua solita risata che fa bene al cuore.
"Niccolò sono Sere. Scusa se ho risposto io" gli dico allora io anche un po' imbarazzata, e vedo subito Simone alzarsi scocciato e sparire in qualche angolo della casa
"Sere ciao. Se sapevo che eri tu non rispondevo così, che figura demmerda" dice ancora lui fermandosi un attimo.
"Sta tranquillo, non mi scandalizzo. Ti conosco, mi aspettavo che non lo risparmiassi neanche il giorno del suo matrimonio" ribatto io lasciando spazio a una risatina.
"Già, mi conosci" dice in un sussurro seccato convinto che io non lo abbia sentito.
"Senti Sere ma quel disgraziato de tu fratello che sta facendo?" alza di nuovo il tono della voce aspettando una risposta da parte mia.
"Ehm, sta lì dentro a fare foto da questa mattina quindi mi sa che é abbastanza impegnato" gli rispondo io.
"Va bene, allora appena puoi gli dici che é tutto pronto e che ci vediamo più tardi" mi dice lui
"Sarà fatto, ci vediamo dopo" rispondo io e successivamente chiudo la chiamata.

Qualche ora più tardi..

Roma - ore 14:30

POV'S SERENA

Siamo appena arrivati in chiesa. C'è già un po' gente. Ovviamente mio fratello e Miri non si sono limitati in nulla, anzi hanno invitato proprio tutti. Da un lato però sono molto contenta perché almeno avrò l'occasione di rivedere tutte le persone che non vedevo da molto tempo.
Dopo aver salutato i primi parenti, vedo Simone sedersi in una delle prime panche. Io essendo una delle testimoni di Miri sarò seduta in una delle sedie vicino ai due proprio perché hanno deciso di volerci al loro fianco durante la celebrazione. Mentre osservo l'allestimento della chiesa con fiori sulle tonalità dell'azzurro vengo richiamata da una voce
"Seré e se Miriam ce ripensa e non viene più" mi dice mio fratello in preda al panico facendo avanti e indietro rendendomi molto nervosa
"Adri ascoltami, secondo te dopo tutti questi anni ci ripensa adesso? Non farti paranoie. Ho sentito Miri e arriverà a momenti sta tranquillo" gli rispondo io con tono dolce e apro le braccia facendogli segno che sono pronta ad accoglierlo tra di esse.
"Grazie sorellina, non saprei cosa fare senza di te" mi sussurra lui staccandosi poi dal mio abbraccio.
Sono passati 10 minuti circa e siamo tutti emozionati nel vedere Miriam varcare il portone della chiesa a braccetto con suo padre. Vedo mio fratello con gli occhi lucidi nell'osservare la sua quasi sposa e non posso fare a meno di sorridere nel vedere questa scena.
La celebrazione si é quasi conclusa. Tutto procede per il verso giusto e non posso essere più contenta di vedere loro due raggiungere finalmente questo loro traguardo.
Mentre faccio questo pensiero, il prete che continua la messa attira la mia attenzione:
"Vedo qui tante coppie oggi riunite a celebrare l'amore di questi due giovani ragazzi: Adriano e Miriam, che da tanti anni percorrono la strada dell'amore. Un consiglio voglio darvi e non solo a voi ma anche a tutti gli innamorati qui presenti oggi é quello di amarvi ragazzi, non abbiate paura di sbagliare o di fare passi falsi, siate sempre accanto alla persona che più amate rimanendo sempre voi stessi. L'amore é fatto di alti ma anche di tantissimi bassi e spesso sono proprio questi che portano a commettere degli errori, ma voi siate più forti: combattete finché ne varrà la pena" conclude lui il suo discorso con voce convincente.
Questo discorso sembra proprio calzare a pennello per me e Niccolò. Ci siamo amati tanto però so anche che l'amore non sempre basta e so che è sbagliato ma anche se il mio sguardo dovrebbe cercare Simone, inevitabilmente mi trovo ad incastrare gli occhi in quelli di Niccolò che noto mi stava già anche lui osservando. Arrossisco e abbasso lo sguardo dopo qualche minuto. É incredibile come a distanza di tanti anni certe cose non cambino mai.
"E adesso con piacere, lo sposo può baciare la sua sposa. Auguri!" dice il prete facendo partire un bellissimo applauso e mio fratello si fionda finalmente sulle labbra
della sua amata. Un bacio pieno di amore e di felicità. Da questo momento sono ufficialmente marito e moglie e io non potrei essere più felice di così.

Adesso siamo tutti fuori la chiesa ad attendere l'uscita dei due sposini e tirare loro una quantità industriale di riso così come da tradizione. Mentre siamo fuori ad aspettare i due, mi trovo in preda a saluti di amici e parenti devo dire che i due non si sono proprio risparmiati e proprio quando mi giro per scambiare finalmente due chiacchiere con mia cugina Elena sento una vocina chiamarmi.
"Ziaa Sereeeeee" dice Samuele urlando e venendomi incontro correndo a braccia aperte.
"Pulcino mio ciao, quanto mi sei mancato" gli rispondo io prendendolo in braccio al volo e stringendolo forte tra le mie braccia e così sento la sua vocina che ride, ride e ride ancora e nel frattempo riempio la sua guancia di sonori baci.
"Zia battaaaa ti pego, batta basini, non ci ha faccio più (Zia basta ti prego, basta bacini, non ce la faccio più)" mi dice lui continuando a ridere e allontanando la mia faccia dalla sua guancia.
"Ma come, non vuoi i baci dalla tua zietta che non ti vede da tanto tempo? Guarda che la zia tua piange poi" gli dico io prendendolo in giro e mostrandomi triste.
"No zia, io volio i tuoi basini pelò no tloppi sennò tu fale solletico me (No zia, io voglio i tuoi bacini però no troppi sennò mi fai il solletico)" mi risponde lui con voce convinta.
"Hai ragione amore, hai proprio ragione" concludo io facendolo scendere e prendendo la sua piccola manina.

Samuele è il mio nipotino "acquisito", acquisito perché é il figlio di Alessia e Valerio, il fratello di Niccolò. Il piccolo ha 4 anni, quando é nato io e Niccolò stavamo ancora insieme e fino a quando aveva circa 2 anni io e il moro stavamo ancora insieme, lui mi ha sempre chiamata zia e anche quando noi ci siamo lasciati io ho continuato a vederlo in videochiamata quasi tutti i giorni, siamo sempre stati molto legati fin da quando lui é nato: abbiamo stretto un legame davvero molto speciale, e sono contenta del fatto che nonostante ciò che sia successo il piccolo abbia sempre lo stesso rapporto di prima con me.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 16 ⏰

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