◈Capitolo 29◈

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'"Farò del mio meglio" disse sedendosi a sua volta.'

"Allora, parlando d'altro, Maia mi ha detto che le hai chiesto di andare alla festa di domani" mi disse Peyton mangiando i cereali.

"Già, eravamo al laghetto, penso che ormai sia il nostro posto" dissi sorridendo.

"Austin, com'è stato possibile secondo te innamorarsi di una fan qualsiasi?" mi chiese incuriosita.

"Quando Nash mi ha mandato una sua foto, sai per la sorpresa, ho visto qualcosa nei suoi occhi che non ho saputo descrivere, e poi c'erano anche i vine, la l'ho vista meglio" dissi e appena finita la frase mangiai i miei di cereali.

"Cavolo, comunque per quanto Nash sia fantastico, in tutti i sensi, sento che è con te che Maia deve stare, ma non lo dico solo per compiacerti sennò ti direi 'sta meglio con Nash o con Isaac' a me piaci come persona, e voglio che mia sorella stia con una persona come te" disse finendo il cibo.

"Peyton, pensa un attimo a questa situazione, siamo in mensa prima del solito, io e te che parliamo di Maia e Nash, insomma, è una cosa che potrebbe sembrare strana se fossi un'altra persona no?" chiesi.

"Buh, forse si. Ora cosa facciamo? Sono le 7:00 e Maia si starà facendo una doccia e poi arriveranno tutti" chiese Peyton.

"Hai detto che il ciondolo di tua madre è in aula teatro, andiamo a vedere se è veramente la" dissi alzandomi con il vassoio.

"Vedi? Sei anche intelligente" disse ridacchiando.

"Grazie" risposi.

"Andiamo dai" disse uscendo.

Arrivati davanti alle porte della sala teatro ci assicurammo che nessuno fosse la dentro.

"Okay, è vuota, entriamo" disse aprendo leggermente la porta per entrare.

La seguii stando attento che nessuno ci seguisse.

"Allora, le ombre avevano detto 'burattini' e 'burattinaio' riferendosi a loro e Kendra, dove sono i burattini per i teatrini o queste cavolate qua?" chiese.

"Cosa vuoi che ne sappia, sono qua da quando ci sei anche te" dissi ironizzando.

Cercammo per tutta la sala quando Peyton mi chiamò.

"Austin! Vieni qua!" disse quasi urlando.

"Ehi, non urlare, potrebbero sentirci" dissi.

"La stanza è insonorizzata, se la porta è chiusa bene non ci sentono, quindi possiamo urlare quanto vuoi" disse.

"Sai che è insonorizzata ma non dove sono i burattini" dissi scherzando.

"Non è il momento giusto per ironizzare, ora vieni qua che ho trovato una cosa" disse facendomi segno di avvicinarmi.

"Aprila no?" dissi guardando una scatola.

"Chissà cosa c'è dentro!" disse con la scatoletta in mano.

"Magari il ciondolo, se non la apri tu lo faccio io" dissi guardandola.

"Aprila tu allora" disse porgendomi la scatola.

L'aprii e dentro trovai una catenella e un biglietto.

"Peyton, la catenella è qua, ma del ciondolo neanche l'ombra" dissi facendole vedere ilo fondo della scatola.

"Non ti sembra che la scatola sia più profonda?" chiese prendendomela di mano.

Poi la scosse e si sentii un rumore sordo.

"Austin come posso aprire questo pezzo?" chiese.

"Rompi direttamente la scatola" dissi alzando le spalle.

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