<<Cosa stai dicendo? la valigia...le altre cose da riordinare...>> 

<<Per questo te lo sto dicendo adesso sorella, corri, e porta le cose tue più care>>

Non me lo feci ripetere due volte, iniziai a riordinare le mie cose in una valigia, anche se più che vestiti o scarpe, misi dei libri. Più che altro, storie d'amore. Storie che un giorno vorrei vivere pure io, anche se giorni prima quel futuro mi sembrava lontano, non avrei mai immaginato di sposarmi.  A correre in mio aiuto fu Isabella anche se tutti al paese la chiamano Isa, era la figlia della nostra cuoca di fiducia, Marì, e anche se non faceva lo stesso mestiere della madre anche lei "lavorava" nella nostra dimora. 

<<Si vada a preparare Hella, non manca troppo alla partenza, finisco io qui>> 

<< Oh Isa, quanto ti posso adorare, ti giuro farò presto>> corsi via

<<NON SI PREOCCUPI>> urlò la ragazza dalla mia stanza per farsi sentire

Scelsi uno degli abiti migliori che abbia, color celeste pieno di fiori, avevo scoperto che al principe piacciono molto, non ci misi molto a vestirmi, anzi impiegai più tempo per cercare di mettere sulle mie guanciotte già rosse di natura un po' di miscela rossa che Isa aveva preparato per colorare la pelle.

<< Oddio ma questa cosa brucia>> togliendo la miscela dalle mie guance che avevano preso fuocp

<< Sorella, un linguaggio più adeguato>> 

<< Scusa Adolfo, hai ragione, ma quella miscela è l'inferno, doveva colorarmi le guance e non farmele prendere fuoco>> cercai di giustificarmi, si avvicinò, prese il barattolo lo guardò attentamente e dopo avermi appoggiato la mano sulla spalla, ridendo disse 

<< Sai sorella, dovresti controllare meglio prima di fare qualcosa, questo è il mio dopobarba e sinceramente non ho la minima idea di come sia finito qui>> 

<<beh Adolfo porta quella bestia lontano dal mio viso>>

Poi ridendo ci incamminammo verso la carrozza dove salutai tutti, e per tutti intendo la servitù. Sapevano che non sarei tornata e che mi sarei presto sposata e anche se credevo che non avrei pianto, dalla mia dimora fino al palazzo, piansi. Ci vollero 9 ore per arrivare, anche se il regno di Re Federic era molto vicino alla nostra nazione. Abbiamo preso una nave e poi ci siamo spostati con una carrozza reale che era venuta fin li per prenderci. 

Più la carrozza si muoveva e più l'ansia saliva. E se il principe fosse Brutto? O se addirittura Vecchio. Fermai i miei pensieri prima che prendessero il sopravvento e mi addormentai. 

Giunti a palazzo mio fratello fu il primo scendere, poi toccò il mio turno.

E proprio nell'istante in cui il mio piede appoggiò il suolo, nel momento esatto in cui  il mio viso si alzò e i miei occhi si incontrarono con gli occhi dolci del principe Eric che il mondo si fermò. 


L'amore mio per teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora