Non ci misi molto ad arrivare al villaggio. Volevo conoscere i miei futuri sudditi e dimenticare quella squallida conversazione . Avevo portato con me dei cestelli con: frutta, verdura, pane, pasta fatta in casa e altro ancora. Avevo portato con me 3 soldati che tenevano fra le mani una pentola con la pasta cucinata apposta da Marì e un mestolo. Non ho potuto però portare dei piatti.
<< Buongiorno>>
Gridai al centro della piazza. I cittadini iniziavano ad avvicinarsi incuriositi dalla mia visita. Sapevano chi ero e che presto sarei diventata la futura regina. Si misero a cerchio, circondandomi.
<< So che non mi avete mai vista qui in città, ma ho portato dei doni, per tutti. Vi prego di mettervi in fila>>
Ad uno ad uno iniziai a servire la pasta, mentre un soldato teneva la pentola nelle mani gli altri due distribuivano le cose che c'erano dentro i cestelli.
<<Vi ringrazio, nessuno si accorge che qui stiamo soffrendo, io ho 5 nipoti e 3 figli, capita giorni in cui non ho niente da mettere a tavola. Speriamo tutti qui che con il vostro arrivo qualcosa cambi>>
Abbracciai la vecchietta e le diedi 10 piatti di pasta per poter sfamare la famiglia.
Si fece sera, e decidemmo di tornare al castello, ho chiesto gentilmente alle guardie di non dire niente ai sovrani.
Mi recai a cena, senza nemmeno cambiarmi.
<< Allora signorina com'è stata la visita al villaggio?>>
Come non detto!
<<è stato bello conoscere i cittadini del villaggio, sono molto educarti>>
<<Talmente educati che avete deciso di portagli metà della nostra dispensa>>
<<Vostra maestà, non hanno niente, non hanno cibo per poter sfamare i propri figli. Noi ne abbiamo di mangiare. Non mangerò io per poter dare il cibo a una delle famiglie se questo è il problema>>
<<Mia madre non sta dicendo questo Hella, forse ne doveste parlare prima di fare qualcosa di insensato>>
<<Non è insensato dare del cibo a gente povera>>
<< Si che lo è!>>
<< Per me è più insensato trattenersi con una concubina! Cosa che voi avete fatto>>
Mi alzai dalla sedia buttando sul tavolo il fazzoletto che avevo sulle gambe
>>Eric! Gridò la madre alzandosi- E vero quello che dice?>>
<<Madre>> sussurrò
<<Mi hai davvero deluso figliolo>>
Stavolta fu il re a parlare
Adolfo non parlava, stava in silenzio. Fissando il vuoto.
<<Scusatemi>> Dissi mentre me ne andavo
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L'amore mio per te
Fiction HistoriqueCercava sola nella sua stanza un'altra strada, un'altra via d'uscita da quel matrimonio. La sua famiglia, benestante per com'era aveva molti debiti per qua e per di la. Debiti che aveva lasciato il padre prima di morire, la madre lo seguì pochi mes...