Continuammo a camminare senza mai aprire aprire bocca finché non decise di prendere parola. 

<<Allora signorina non so ancora il vostro nome>>

<<Mi chiamo Hella, Hella Bennet>>

<<Nemmeno io, vostra altezza so il vostro nome>>

Continuai

<< Eric, il mio nome è Eric. potete chiamarmi così, essere chiamato Principe o sua maestà dalla propria futura moglie è frustante>>

Ridemmo, continuammo a parlare per tutta la durata della passeggiata, facemmo almeno 12 volte il giro del castello. In un attimo però il principe diventò serio, mi guardò poi finalmente spiegò il motivo del suo turbamento. 

<< Non ve ne dovrei parlare Hella, ma siete la mia futura sposa e avete tutto il diritto di sapere. Prima di voi c'è stata un'altra proposta, una principessa aveva chiesto la mia mano, per poter rendere più grandi i nostri regni e avere un esercito maggiore. Ma io vi avevo incontrato in un ballo, in cui voi nemmeno mi avete guardato, ma avete catturato la mia attenzione e così rifiutai la principessa.                                                                                                                                                            Proprio lei con il suo esercito organizzò l'attentato alla corona, sono risultato illeso e niente toglie che potrebbe fare del male a voi o alla vostra famiglia, state attenta ve ne prego. Non potrei sopportare che qualcuno stesse male a causa mia>> 

Talmente fui presa dal suo raccontare la vicenda che non notai quanto il mio nome stesse bene nelle sue labbra, pronunciato delicatamente come se non  volesse sporcarlo. 

<<Non dovete preoccuparvi, non succederà niente sono al sicuro. Non fasciamoci la testa prima che si rompa. E ora godiamoci la nostra passeggiata, raccontami delle cose belle...Dai vi voglio conoscere. Cosa fate nel tempo libero, se vi piace la musica o leggere, il vostro cibo preferito e se avete un animale domestico. Vi piace cavalcare?>>

Iniziai a fare domande a raffica volevo conoscerlo e sapere di più sulla sua vita. Avevo voglia di farne parte pure io. 

<< Ahahaha, quante domande signorina cercherò di rispondere a tutte >>

<< Allora, Nel tempo libero mi piace leggere, scrivere anche. Adoro praticare scherma e cavalcare. Proprio per questo che nelle stalle tengo due bellissimi cavalli dalla criniera nera e una dalla criniera bianca. Andiamo ve lo mostro, non è lontano dal castello>>

 Ci incamminammo verso le stalle ogni tanto dopo pochi metri incontravamo la servitù. Tutti che al nostro arrivo si inchinavano, noi però continuavamo a sorridere e camminare. 

<< Lui è Artemis, Lei è Era e il piccolino li sotto che si nasconde è il figlio dei due nato pochi giorni fa, e si chiama Ares.>> 

Cercai di avvicinarmi al cavallo più piccolo ma si allontanava ad ogni passo che percorrevo, allora andai dalla madre. La cavalla non dimostrò obbiezioni anzi, si fece accarezzare e iniziò a strusciare il muso bianco sul corsetto. 

<< Siete davvero fortunata Hella, la cavalla non si fa toccare da nessuno, solo da me. Siamo cresciuti insieme lei era piccola quando mio padre la fece arrivare dal regno di Scozia.>>

<<Da piccola cavalcavo insieme a mio padre è per questo che con i cavalli so cosa fare, partendo ho lasciato i miei cavalli li.>> 

<< Non preoccupatevi signorina se sentirete la loro mancanza andrò io a prenderli personalmente cercando di convincerli a venire nel mio regno>>

Ridemmo come matti, porgendomi il suo braccio iniziammo a camminare verso il castello, si era fatta ora di pranzo. Il nostro primo pranzo insieme. Mi lasciò davanti la porta della mia camera, dove sorprendentemente trovai Isa dentro.

<<è bellissimo>> 

Dissi sospirando mentre mi buttavo sul letto a faccia in su. 

L'amore mio per teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora