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mi feci una doccia senza i capelli, mi misi l'intimo e una felpa lunga, controllai l'orario e si erano fatte le 15.45.
cazzo.
dovevo assolutamente sistemare un po' la mia camera, ci stavano vestiti sparsi qua e là, bottiglie di plastica e di vetro per terra e tanto altro casino.
dopo aver fatto un po' di ordine scesi di sotto a lavare i piatti, oggi mi sentivo casalinga.
tornata sopra mi misi a fumare fuori dalla finestra.
vi starete chiedendo perché sto sempre da sola in casa, la risposta è semplice: mio padre ci ha lasciati soli per un'altra, mia madre lavora e mio fratello è un donnaiolo, ha 17 anni ma la sua prima volta l'avrà fatta a 13 se non 14 anni. tutt'ora continua a cambiare donna ogni giorno.
la casa di fronte faceva un casino assurdo, si sentiva la musica di quella casa anche a chilometri di distanza, per ribellione presi la mia chitarra elettica nera e bianca e iniziai a suonare molto, ma molto più forte di loro, ero bravissima modestamente.
sentì che la loro musica tacque ma la mia no, ora che ho iniziato sarà dura finire.
mi stoppò il campanello della porta, poggiai delicatamente la mia amata chitarra e scesi di sotto.
aprì e mi trovai zack, emily ed allyson, feci per chiudere la porta ma qualcosa, o meglio, qualcuno, mi stoppò. era tom seguito da suo fratello.
<<chi cazzo li ha invitati a questi?!>> alzarono tutti le mani, tranne allyson.
<<ALLYSON>> dissi incazzata.
<<scusa.. volevo chiedertelo ma sapevo che rifiutassi, quindi non ti ho avvisato e li ho portati comunque.. scusami ancora..>> disse con lo sguardo fisso sul pavimento, una lacrima le percorse il viso, mi avvicinai e con due dita le alzai il viso dal mento, asciugandole poi la lacrima, la abbracciai.
non era da me ma sentivo il bisogno di farlo. ovviamente lei ricambiò.
<<dai, entrate prima che ci ripenso>> dissi.
tom con quel sorrisino stupido entrò in casa mia, ispezionandola da capo a fondo.
bill invece era sul divano, mah fai come a casa tua c'è. ci si sedette pure zack che iniziò a parlare con lui.
invece tom era disperso, non si vedeva più.
da lì corsi di sopra e le mie amiche mi seguirono, lo vidi guardare attentamente la mia camera, non facendosi mancare nessun dettaglio.
t/n: <<vuoi guardare ancora o vuoi scendere? sai ci dovremmo preparare per stasera>>
T: <<penso che resterò qui a guardare>> disse con un sorrisino malizioso, vidi il suo sguardo scendere sulle mie gambe per poi alzarsi nuovamente sul mio viso ormai completamente rosso.
roteai gli occhi, lo presi dal braccio e lo buttai fuori da camera mia.
emily e allyson se la ridevano come matte, la loro risata contagiò poi anche me.
ci iniziammo a preparare, avevo fin troppi vestiti, non li avevo mai messi ma decisi di cambiare per stasera.
non volevo vestirmi larga ma volevo essere provocante.
erano le 17.00, cazzo, la festa iniziava alle 18.30.
le mie stronzette si andarono a fare la doccia insieme dato che due bagni erano occupati, uno da zack e l'altro da penso bill.
io iniziai a farmi un'acconciatura a caso, non volevo lasciarli lisci.

io iniziai a farmi un'acconciatura a caso, non volevo lasciarli lisci

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li feci così, poi passai al trucco.

li feci così, poi passai al trucco

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forse ti amo tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora